Meduse, spine di tracina e scorfano: come rimediare ad eventuali incontri ravvicinati?

Anche le vacanze più belle, si sa, a volte possono essere parzialmente rovinate da avventure spiacevoli.
Qualche anno fa, camminando romanticamente sul bagnasciuga, mio marito, involontariamente, mise un piede su un riccio che, per ricordo, gli lasciò infiniti aculei conficcati nel tallone.
Addio passeggiata!
Non avendo a portata di mano l’ago della siringa e il disinfettante (in genere non li metto nella borsa mare!), andammo al centro medico e lì trovammo una fila gente, bimbi compresi, in attesa di essere visitata per punture di insetti vari, per la spina di tracina, la spina di scorfano, contatti ravvicinati con le meduse, etc.
Un universo parallelo fatto di sfighe incredibili!
Ovviamente la precedenza fu data ai piccoli, che strillavano come matti.
Ma cosa possiamo fare per alleviare il dolore in questi casi?
In realtà dei piccoli trucchi ci sono. Continua a leggere



La scrittura del narciso: lui non mette i puntini sulle “i”, ma i pallini!

 

Vi piace questa scrittura? Vi sembra chiara? Forse un po’ troppo tondeggiante? E i puntini sulle “i” vi sembrano dei pallini simpatici da vedere?
Ebbene, care mamme e cari papà, siete di fronte ad un chiaro esempio di scrittura del narciso. Di una persona che vede sè stesso al centro dell’universo e con la quale è difficile intrecciare un rapporto alla pari che duri nel tempo.
E quei pallini?
Non sono certo un buon segno.
Ce lo svela la nostra grafologa Candida Livatino. Ecco cosa ci dice:
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I bambini cosa ricordano delle vacanze?

Questa è una domanda che mi sono posta tante volte: cosa rimarrà nella memoria dei bambini al ritorno dalle vacanze?
Noi, anche durante l’anno, approfittando dei weekend, rinunciamo a tante cose per poter portare i bambini fuori, a fare passeggiate, nuove esperienze, ad esplorare posti nuovi e fargli provare nuove emozioni.

E’ una cosa che a me, un po’, è mancata.
Tornando indietro nel tempo, scavando nella mia memoria, purtroppo non ho ricordi di vacanze lunghe con i miei genitori. Loro, avendo delle attività in proprio non andavano mai in vacanza, non chiudevano mai!
Facevamo le gite al mare la domenica, quelle sì! Ma la durata massima era di una giornata!

Noi, invece, le vacanze per fortuna le facciamo.

E allora, quali tracce lasceranno nella loro vita questi momenti unici vissuti con mamma e papà? Di sicuro creeranno un archivio di emozioni e faranno scorta di coccole, risate e abbracci! E poi? Continua a leggere



Storie dell’altro mondo: nominata Ceo di un colosso, presto diventerà mamma

Marissa Mayer (nella foto), ex vice presidente di Google, è il nuovo amministratore delegato di Yahoo!
Uaho! Una donna è stata chiamata a guidare un’azienda così importante!
Già questa, per me, sarebbe una notizia da mettere in prima pagina su tutti i giornali!

Ma la cosa straordinaria, quasi incredibile è che questa donna ad ottobre diventerà mamma.
Proprio così, nel momento della nomina aveva un bel pancino!
Lo ha annunciato lei stessa su Twitter poco dopo la firma: “’Un’altra bella notizia oggi, Zachary Bogue (il marito) e io aspettiamo un bambino”. Continua a leggere



Perché il lattante piange?

Sul pianerottolo di casa mia da due giorni c’è un fiocco rosa. Alla mia vicina è nata una meravigliosa bambina, Laura.

E in estate, con le finestre aperte, è facile sentire il pianto di un bimbo.

Ieri sera ero a letto e nel silenzio della notte sentivo che c’erano diversi bambini intenti a tenere svegli i genitori (come non li invidiavo :)).
Provavo a distinguerli. Non è difficile.  Il pianto di un bimbo di sei mesi è completamente diverso da quello di due anni, e lontano anni luce da quello dei neonati.
E ieri sera c’erano tutti, anche quello della nuova arrivata. Un dolce suono per i vicini, una tortura per i genitori che spesso vanno in panico quando non riescono a placarlo.

Ma perché i neonati piangono? Su questo argomento c’è un articolo molto interessante sul numero di questo mese di Figli Felici.

Una frase in particolare mi ha colpita: “Il pianto è uno dei mezzi più efficaci e perentori che il bambino utilizza per comunicare con l’esterno. E se un bimbo piange in maniera vigorosa, con un dispendio notevole di energie, non sta male, sta solo manifestando un bisogno, una necessità, una esigenza non soddisfatta. Quando un bambino sta veramente male non piange, ma si lamenta, che è tutt’altra cosa!” Continua a leggere



La nostra psicologa amica, Francesca Santarelli è diventata mamma

E’ con immenso, infinito piacere che vi annuncio che oggi la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli è diventata MAMMA!

Ha dato alla luce il piccolo Andrea!

Non conosco i dettagli. So solo che è stato un taglio cesareo.  E che quel piccolo è proprio fortunato ad avere una mamma e un papà così!

Tanti auguri e felicità a tutta la famiglia. E buona vita ad Andrea!

La prima volta con la sabbia

Con tutti questi commenti che parlano solo di mare, mare, mare e vacanze…  mi state facendo venire una voglia di partire!
E visto che fisicamente devo rimanere ancorata alla scrivania del mio ufficio ancora per diversi giorni, ho preso il treno della fantasia e ho fatto un tuffo nei ricordi. Sono tornata indietro, al primo giorno di mare dei bimbi.
Vi ricordate la reazione che hanno avuto i vostri bimbi toccando per la prima volta la sabbia? E “pucciando” i piedi per la prima volta nel mare?
Io sì! Che nostalgia! Continua a leggere



Una mano di bianco nel weekend

Buon lunedì a tutti, come è andato il weekend? Noi, approfittando delle temperature meno torride, abbiamo deciso di imbiancare la camera dei bimbi. Non è stata una idea geniale. Dopo una settimana di lavoro, la stanchezza si fa sentire, e mettersi a fare certi lavori in casa, con un bimbo di due anni che vuole mettere le mani ovunque… è abbastanza faticoso. A dire il vero l’80% della fatica l’ha spesa il mio povero marito. Io ieri pomeriggio ho portato Luca ad una festa di compleanno di una sua amichetta! E nonostante l’impegno, non siamo riusciti a completare i lavori. Ora… Continua a leggere


“Le separazioni sono difficili e costose, ma non vale la pena tenere in piedi una relazione finita”

La notizia campeggia su tutti i giornali: siamo in crisi o meglio la famiglia italiana è in crisi.
Oramai si separa il 30% delle coppie. E i matrimoni, in media, durano appena 15 anni. (“Così tanto?” Ha commentato la mia collega, aggiungendo: “Ma la crisi non arrivava al settimo anno?”. Va beh!).

Ma se questi dati Istat sono ormai di dominio pubblico, ci sono delle info che, secondo me, vale la pena commentare.

Cominciamo da questa: nell’85,5% dei casi ci si dice addio in maniera consensuale. E per l’Istat è un buon dato. In pratica ci si separa perché il rapporto è finito per entrambi.
Ma siamo sicuri?
Secondo me, ma è una mia personalissima opinione,  le coppie che ricorrono alla separazione consensuale lo fanno semplicemente perché è più rapida, veloce e costa meno.
E uno dei due ex-coniugi, spesso, si ritrova ad ingoiare dei rospi giganti per “il bene dei figli” (e di questi casi, ahimè, ne ho visti tanti!).

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Per il parto meglio l’ospedale con nido chiuso o aperto?

State per partorire, dovete scegliere l’ospedale.
Meglio quello con il nido chiuso, ossia quello in cui sono le puericultrici ad occuparsi del neonato,  o quello con il nido aperto, ossia quello che permette alle mamme di tenere il bimbo in camera?

In entrambi i casi ci sono i pro e i contro e la psicologa Maria Cecilia Corradini, li evidenza nel blog GiroGiroBimbo.
Nel primo caso, la mamma ha la possibilità di riposare e riprendersi dalle fatiche del parto.
Nel secondo caso, invece, la famiglia può cominciare a conoscere il piccolo, a prendere confidenza con questo nuovo arrivato, e a chiedere consigli alle puericultrici in caso di dubbi. Continua a leggere