Dopo il parto, tutti a casa in sei ore

mamma_neonato_HDalla sala parto al salotto di casa in sei ore.

Se il parto è andato bene, se non ci sono state complicazioni di sorta, se mamma e bambino stanno bene, dopo sei ore dalla nascita, bebè e neomamma possono lasciare l’ospedale e tornare a casa.

Nell’Ospedale Torregalli di Firenze da qualche mese stanno sperimentando le “dimissioni precoci”.

Dalle classiche 48 ore a sei ore. Cosa ne pensate? Continua a leggere

L’esercizio fisico in gravidanza riduce il rischio del cesareo del 20%

yoga-gravidanzaIn Italia, lo sappiamo bene, nascono tanti, troppi bambini con il taglio cesareo. Dati alla mano, circa un bambino su quattro.
In pratica deteniamo il triste primato mondiale dei parti medicalizzati.
In questa sede non voglio approfondire il perché, il discorso ci porterebbe troppo lontano, ma vi vorrei invece parlare del risultato di una ricerca canadese, dell’Università di Alberta, pubblicata sulla rivista Obstetrics and Gynecology, che ci dà qualche speranza sulla possibilità di partorire naturalmente.
Pare, infatti, che l’esercizio fisico in gravidanza riduca il ricorso al taglio cesareo e le chance di avere un bambino più grande rispetto a un peso normale.

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Il parto in Italia? Negli ospedali pubblici e con i padri presenti

parto1Oggi vi do un po’ di numeri.
Non da giocare al lotto, ovviamente. Ma un po’ di numeri sul parto.

E’ stato pubblicato il Decimo Rapporto sull’evento nascita in Italia del ministero della Salute e curato dall’Ufficio di Statistica sulla base dei dati rilevati nel 2011 dal Certificato di Assistenza al Parto. E ci sono diversi dati molto interessanti.

Volendo fare una sintesi: le donne italiane preferiscono (nell’88% dei casi) partorire in ospedali pubblici e accanto a sé vogliono il padre del bambino (90%). Ma questo succede prevalentemente al Nord.  Al Sud solo la metà dei papà può assistere al parto poiché molti ospedali non sono ancora attrezzati in tal senso.

E a proposito di parto, scusatemi se mi permetto una parentesi, ho appena saputo che Marika, una storica amica, lettrice e compagna di viaggi e di avventure di questo blog, sta per dare alla luce fra il suo terzo figlio!!! 🙂
Arriverà fra qualche settimana.
Che si fa in questi casi? Si fanno i complimenti? Gli si dice “in bocca al lupo”? O cosa? 🙂
In ogni caso ha tutta la mia più grande e sincera ammirazione!

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Le varie tipologie di parto, qual è il migliore?

parto

Parto naturale o cesareo?
In acqua o a casa?
Veri e propri dilemmi per chi deve affrontare questo importante momento.
Ma quali sono le differenze tra i vari tipi di parto e come sceglierli?

Ne hanno parlato sabato scorso nella trasmissione In Forma Dimensione Benessere, condotto da Tessa Gelisio, in onda su #Canale5 alle 08:45.

Ecco cosa è stato detto:

“Quello più consigliato, ovviamente, è il parto naturale. Inizia spontaneamente e si mantiene tale fino alla nascita del bambino. Continua a leggere

L’attesa è finita, ecco come prepararsi al momento del parto!

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Qualche giorno fa una mia amica mi ha inviato un’immagine sul cellulare, una di quelle massime che viaggiano da cell in cell, e che in genere cancello quasi subito. Ma questa l’ho letta e l’ho riletta e ho pensato: “E’ proprio così, è proprio vero”
C’era scritto: “Il parto è l’unico appuntamento al buio in cui hai la certezza che incontrerai, abbraccerai e bacerai il grande, vero amore della tua vita!”

E non importa che sia il primo, il secondo o il quinto… l’emozione e la gioia che si provano  (oltre che il dolore 😉 ) sono sensazioni uniche e irripetibili.

Per quanto una si sforzi di immaginare o per quanto i racconti delle altre che ci sono già passate possano essere esaurienti, l’esperienza del parto è straordinariamente personalissima e intima.

Ma come ci si prepara al parto? Di questo ci parla oggi la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli.

Ecco cosa ci racconta: Continua a leggere

Oltre la metà dei papà rimane attaccato al cellulare o al tablet durante il parto

Ricordo ancora come se fosse ieri il momento in cui è venuto al mondo Marco.
Oltre all’immenso, infinito e intenso dolore del parto, ho ben in mente lo sguardo di mio marito. Non l’ho mai più visto così emozionato e felice, neppure quando è nato Luca.
Lui era di fronte a me, accanto all’ostetrica e mi incoraggiava: “Dai, ci siamo quasi”; “Forza”…

Momenti unici, indimenticabili.

Forse per questo sono rimasta di stucco quando ho letto questa notizia: “Oltre la metà dei papà rimane attaccato al telefonino o al tablet durante il parto, anche durante le fasi clou, mentre il loro supporto attivo sarebbe cruciale per la compagna che sta partorendo”. Continua a leggere

Da dove vengono i bambini?

Sul blog di Giro Giro Bimbo, che riprende il programma in onda su La5 e condotto da Hellen Idding, la pecialista pediatra Lucia Romeo ci dà qualche suggerimento sul tema: “cosa rispondere se il bambino chiede: da dove vengono i bambini?
L’esperta consiglia ai genitori di dare delle risposte certe (del tipo: “è frutto dell’amore tra mamma e papà”) e di non provare neppure a dare delle spiegazioni tecnico scientifico, almeno fino a che i bimbi sono molto piccoli.
In età scolare, quando saranno in grado di comprendere meglio, magari si potrà riprendere il discorso con maggiori approfondimenti. Continua a leggere

Parto con epidurale? Ancora una chimera per molte donne

…E il Signore disse: “Donna, tu partorirai con gran dolore. Uomo, tu lavorerai con gran sudore…”.
Sul secondo punto, beh! dipende molto dai lavori. E in ogni caso molto è cambiato dalla notte dei tempi. Sul primo punto la domanda è: “Perché?”
Perché continuare a soffrire anche adesso che c’è l’epidurale?
La risposta è semplice, anche se infelice: perché in Italia sono veramente pochi gli ospedali che garantiscono questa prestazione 24 ore su 24, gratuitamente, e per tutte le donne che lo richiedono. Continua a leggere

A Milano parto super: nasce bimbo di 6,3 chili

Alla clinica Mangiagalli di Milano una donna egiziana ha partorito un bimbo del peso di 6,3 chilogrammi.
Praticamente un bebè da guinnes.
Per fortuna sia il piccolo (mica tanto piccolo :)) che la mamma stanno bene.

Quando ho letto il titolo della notizia sul Tgcom24 ho pensato: “Spero per lei che le abbiano fatto il cesareo, oppure una epidurale formato famiglia! Altrimenti non posso neppure lontanamente immaginare il dolore che deve aver provato questa povera donna!”

Fatti i conti 6,3 chili è esattamente il doppio di quanto pesava Marco alla nascita… E già per me fu un bel Parto, con la P maiuscola. Continua a leggere

Per il parto meglio l’ospedale con nido chiuso o aperto?

State per partorire, dovete scegliere l’ospedale.
Meglio quello con il nido chiuso, ossia quello in cui sono le puericultrici ad occuparsi del neonato,  o quello con il nido aperto, ossia quello che permette alle mamme di tenere il bimbo in camera?

In entrambi i casi ci sono i pro e i contro e la psicologa Maria Cecilia Corradini, li evidenza nel blog GiroGiroBimbo.
Nel primo caso, la mamma ha la possibilità di riposare e riprendersi dalle fatiche del parto.
Nel secondo caso, invece, la famiglia può cominciare a conoscere il piccolo, a prendere confidenza con questo nuovo arrivato, e a chiedere consigli alle puericultrici in caso di dubbi. Continua a leggere