L’ultimo caso è solo di qualche giorno fa: una donna di 66 anni ha partorito due gemelli.
Ma negli ultimi anni di mamme-nonne ne abbiamo viste veramente tante.
Di parole, sul se sia giusto, corretto, morale, umano, eccetera, eccetera, andare contro-natura e partorire anche dopo i 50 anni, ne abbiamo spese in abbondanza.
Oggi, però, è arrivata una notizia che mai mi sarei aspettata: la mamma inglese che ha partorito a 57 anni la sua bimba ora si dice pentita.
E’ stato uno sbaglio avere un figlio a 57 anni, ha detto Sue Tollefsen, la neomamma più anziana della Gran Bretagna, 4 anni dopo la nascita della piccola Freya. Continua a leggere
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Se il bimbo chiama mamma e papà solo per nome
A me piace ogni tanto chiamare la mia mamma per nome: “Melina”.
E’ un suono dolce, melodioso. Racchiude in tre sillabe quello che è il mio punto di riferimento, il mio conforto e ogni tanto la mia palla anti-stress. 😉
Ma se i miei figli mi chiamassero solo per nome, “Maria” e non mamma, forse ci rimarrei un po’ male.
Ogni tanto lo hanno fatto, ma solo per scimmiottare il papà e farci sorridere tutti.
Eppure ci sono tanti bambini che chiamano i genitori solo per nome. E non pronunciano mai le parole “mamma e papà”. Perché?
E’ solo un vezzo o c’è dell’altro? Ce lo spiega la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli. Continua a leggere
Mamma dopo l’autotrapianto ovarico
Diventare mamma, per alcune, è un desiderio talmente forte, talmente profondo che neppure la malattia riesce a fermarle.
In tante si sarebbero rassegnate nelle stesse condizioni. Lei no. Questa mamma, anche dopo una malattia grave come la beta talassemia non si è persa d’animo. Ha lottato. Ed ora stringe tra le sue braccia la sua creatura, una bellissima e sana bambina di 3670 grammi concepita con autotrapianto di tessuto ovarico. Continua a leggere
Voleva un figlio, la sclerosi non l’ha fermata
“Ho ricevuto la diagnosi di sclerosi multipla a 18 anni e ho passato molti anni a pensare che non avrei potuto avere un figlio poi mi sono informata, ho chiesto un parere al mio neurologo che non mi ha detto ‘no’. E’ stato allora che ho deciso di avere un bambino”.
Flaminia Carega, 35 anni e un bimbo di quattro e mezzo racconta il percorso che l’ha portata a decidere di avere un figlio, nonostante sia malata di sclerosi multipla da 23 anni.
In occasione della campagna ‘Gardenia Aism’ (nelle principali piazze italiane sabato 3 e domenica 4 marzo ), l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla devolverà il ricavato proprio ad un progetto scientifico che sta studiando la relazione tra gravidanza e sclerosi multipla al Centro di riferimento regionale del Piemonte, presso l’ospedale di Orbassano, Torino. Continua a leggere
Maternità e carriera scientifica, un binomio impossibile!
Figli e carriera. Ahi! Ahi! Ahi! Cosa ho detto!
Due parole difficili da mettere vicino se a voler fare dei passi avanti nel mondo del lavoro è la donna-mamma!
Ma a quanto pare, noi lavoratrici italiane non ci dobbiamo sentire sole. Figli e carriera scientifica non vanno d’accordo neanche negli Stati Uniti.
Le donne con lauree specialistiche in questo settore accademico, infatti, finiscono per abbandonare la ricerca non per via di performance poco brillanti o difficoltà e sottovalutazioni nei colloqui di lavoro, ma soprattutto perchè vogliono dei figli. Continua a leggere
Arriva un bebè, i papà come gli scimpanzè: devono proteggere i nuovi confini della famiglia
Siamo arrivati all’appuntamento del mercoledì con la Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli.
Ed è con immenso, infinito piacere che vi annuncio che anche la nostra dottoressa aspetta un bimbo. Proprio così, Francesca è incinta!
Chiacchierando con lei, e ovviamente scherzando, le ho detto: certo che tu sei fortunata, sai già tutto! Non hai bisogno di consigli, te li dai da sola 🙂
Ma dimmi, se non fossi psicologa, cosa ti vorresti sentir dire in questo periodo? E tuo marito come sta vivendo questa esperienza?
Mi ha preso in parola. Ed ha scritto un pezzo (concedetemelo: stupendo!), dedicato a tutte le neo-mamme e ai neo-papà. Ma focalizzandosi su un momento particolare: l’attimo in cui nasce una famiglia, una famiglia a tre e sul ruolo del papà: guardiano dei nuovi confini.
Tutto per voi: Continua a leggere
Di notte? Papà dorme, la mamma va in standby
Venerdì scorso ero a pezzi. Le occhiaie erano talmente nere e talmente profonde che mi sono spaventata da sola guardandomi allo specchio! 🙁
E allora alle nove e mezza di sera ho salutato marito e Marco e sono andata a dormire con Luca.
La notte è stata lunga e difficile.
Io ero raffreddatissima e non riuscivo a respirare. Il piccolo, come al solito, ha dormito poco e male. Anche lui era tutto intasato.
Sabato mattina, al posto della moglie fresca, riposata e pimpante, così come sperava, mio marito si è ritrovato accanto… un catorcio. Ero sempre io!
Mi fa: “Eh! Aveva ragione mio nonno, mi diceva sempre: quando la moglie arriva a quarant’anni bisogna rottamarla con due da venti”. Continua a leggere
Le neomamme che lavorano sono più felici e in forma!
Le mamme con bambini piccoli dovrebbero lavorare, piuttosto che restare a casa spinte dalla tenera età dei figlioletti. Lo suggerisce una ricerca della University of North Carolina di Greensboro, secondo cui le donne con neonati o bambini in età prescolare che lavorano sono più in salute e più felici rispetto a quelle che preferiscono non lavorare per dedicarsi tutto il giorno alla cura dei figli.
A questa affermazione mi piacerebbe rispondere facendo una faccia simile a quella della signora nella foto, ovviamente con urlo incorporato. 🙂 Continua a leggere
Gianna Nannini e il suo modo di essere mamma
Felicemente mamma, tenera ma non troppo, dolce ma non sdolcinata, grintosa e frizzante. Questa è la Gianna Nannini che si racconta a Vanity Fair.
Quando è nata Penelope, così si chiama sua figlia, ho pensato: chissà che ninnananne fantastiche gli canterà.
E invece la Gianna nazionale ha inventato una filastrocca un po’ ‘sui generis’: ‘Parapaponzi Parapaponzi la ninnananna degli stronzi’. A suo dire funziona sempre e la bimba ride!
La Nannini ha svelato che per un po’ uscirà di scena, niente stadi, né teatri, ma solo tante coccole con la figlia che, ha ammesso, le consuma un sacco di energie. ( Ci credo… :)) Continua a leggere
Il telelavoro è la soluzione ideale per le mamme-lavoratrici?
Conciliare lavoro, casa, bambini, marito, ce lo siamo dette un sacco di volte, è molto, molto, molto complicato.
E un bel telelavoro? Dite la verità, ci avete mai pensato?
Con le nuove tecnologie sarebbe come essere in ufficio, ma con la libertà di stare a casa propria!
Mi viene in mente quella pubblicità dove durante una conference call lui era in giacca e cravatta sopra e in costume da bagno sotto 🙂
La pausa caffè? Il momento giusto per fare una lavatrice o stendere i panni
La pausa pranzo? Il momento ideale per rifare i letti e passare l’aspirapolvere.
Niente chiacchiere con i colleghi, ma massima concentrazione sul lavoro. Forse, in termini produttivi, si renderebbe ancora di più!
Ma lo stress?
Incredibile a dirsi, ma lo stress aumenterebbe e non di poco! Continua a leggere