Il desiderio? Dopo il parto torna in tre settimane

Oggi parliamo di un argomento un po’ più caldo. E visto le temperature torride… ci sta 🙂
Il tema del giorno è: “il desiderio sessuale post parto”.
La domanda è la seguente: dopo quanto tempo ritorna la voglia di coccole (chiamiamole così!)?
Subito dopo l’arrivo del pargolo, gli uomini, si sa, guardandoci, vedono in noi più la neo-mamma che la donna che li ha fatti innamorare. E quindi… la voglia un po’ (ma solo un po’) gli passa. O forse si rassegnano!
E noi mamme? Dopo quanto tempo torniamo nel ruolo di partner?

Lo so, quando arriva un bebè in casa, la vita della famiglia viene stravolta. I ritmi rovesciati. Le notti si invertono con il giorno. Pappa, ninna nanna e pannolini diventano le tre parole magiche, priorità assolute. Si dorme poco e niente. La stanchezza prende il sopravvento e l’ultima cosa a cui si pensa è all’intimità.
E poi… vogliamo parlare del fatto che il corpo della donna è ancora tutto un “work in progress”?

La maggior parte delle neo-mamma pensa: ci sarà tempo per il resto!

Eppure una ricerca scientifica ha dimostrato che i problemi sessuali delle donne dopo il parto dipendono più da fattori psicologici che fisici, e il desiderio sessuale torna ai livelli pre-gravidanza nel giro di 3-4 settimane. Continua a leggere



Parto più lungo per le donne che hanno paura


La paura può incidere sulla durata del parto? E c’è una relazione tra fifa e travaglio?
A quanto pare sì.
Uno studio norvegese ha scoperto che sono proprio loro, le future mamme paurose, a impiegare più tempo per mettere al mondo il loro bebè: in media 8 ore, rispetto alle 6,5 delle gestanti rilassate e per nulla spaventate dall’evento più naturale del mondo.

Alzi la mano, a questo punto, chi è andato nella sala travaglio e nella sala parto senza timori, anzi con il sorriso sulle labbra e le contrazioni in corso…

Io, lo ammetto, ho avuto più paura la seconda volta, perché sapevo cosa mi aspettava 🙂 (poi invece è andata benissimo!)
La prima volta, invece, l’effetto novità, ma soprattutto i dolori hanno tolto spazio a ogni altra sensazione.
Sulle 8 ore invece avrei dei dubbi: a parte rari casi, ho visto più travagli e parti di 18 ore che di 8 🙂
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Bimba invalida, l’Usl risarcisce: 1,5 mln di euro

L’Usl 7 di Conegliano (Treviso) risarcisce con 1,5 milioni di euro i genitori di una bimba, tetraplegica e cieca dalla nascita, venuta al mondo nel 2002 nell’ospedale della città trevigiana.

Secondo i genitori, il medico ginecologo in servizio all’epoca avrebbe tentato troppo a lungo di farla nascere con un parto naturale, senza accorgersi che stava subendo una grave asfissia.  Continua a leggere



Rivoluzione in sala parto: addio forcipe e ventosa, arriva l’odon device!

Abbiamo parlato del parto col sorriso, quello fatto con il gas esilarante, del parto con epidurale, del parto naturale e di quello cesareo.
Oggi vi parlo di un nuovo dispositivo potrebbe rivoluzionare la gestione del parto. A 300 anni dall’introduzione del forcipe e a 100 dalla ventosa ecco che arriva l’Odon device’.

Deve il nome al suo inventore, Jorge Odon, un meccanico argentino che ne ebbe l’intuizione studiando un metodo per estrarre i tappi dalle bottiglie vuote.
L’Odon Device è costituito da una sorta di sacchetto di plastica con doppia intercapedine, collegato ad un applicatore del medesimo materiale, avvolge in maniera molto delicata, del tutto similmente a quanto potrebbero fare la coppia delle mani, la testa del feto che si presenta nel canale del parto aiutandola a scivolare più agevolmente lungo le pareti vaginali.

Tutto chiaro? Continua a leggere



Il miracolo della vita: a casa i tre gemellini nati poco prima della morte della loro mamma

Erano nati alla 27esima settimana, quando una normale gravidanza ne dura ben 40. La loro mamma li aveva dati alla luce poco prima di morire, a causa di un male incurabile. Ma oggi i tre gemellini nati il 30 maggio scorso alla Clinica Mangiagalli di Milano sono finalmente tornati a casa, a Cagliari, insieme al papà che è rimasto al loro fianco per tutto il tempo.

I tre piccoli sono Matteo, che alla nascita pesava solo 430 grammi, e le sorelline Sofia e Martina (che pesavano rispettivamente 830 e 850 grammi). Erano stati ricoverati subito dopo la nascita presso la Terapia Intensiva della Mangiagalli: tutti hanno avuto problematiche tipiche della prematurità; sono stati sottoposti ad assistenza ventilatoria e due sono stati operati dai chirurghi neonatali. Continua a leggere



La nascita e il post parto: gioie e dolori

Visto che ci sono tante pancine e pancione tra di voi e avendo ascoltato la nostra Psicologa amica a Mattino Cinque parlare di parto e dei sentimenti che le madri possono provare nel periodo successivo alla nascita, le ho chiesto di scrivere qualcosa anche per noi sull’argomento.
Un tema tanto delicato quanto spesso considerato tabu. Perchè? Ce lo spiega la dottoressa Francesca Santarelli.

“Si parla molto di “tristezza da parto“, depressione post partum, ecc., ma l’esperienza pratica mi dice che, come tutte le cose, rimane sempre molta confusione e molta poca informazione reale di come stanno veramente le cose.
Nella mia attività clinica, spesso si presentano in studio donne che hanno partorito da pochi mesi (a volte anche da più di un anno) che vengono a chiedermi aiuto per uno stato depressivo o di ansia che non le abbandona e che le fa percepire spesso, come “cattive mamme”, o “mamme inadeguate” o molte volte, fa provare loro un profondo sentimento di solitudine perche non riescono a parlarne con nessun’altro. Continua a leggere



In galleria d’arte per partorire un capolavoro

E’ vero che i figli sono le nostre opere d’arte più grandi, ma da qui decidere di farli nascere in bella “mostra”, mi sembra un tantino esagerato.
Eppure è quanto succederà la prossima settimana nella Grande Mela. Un’artista d’avanguardia newyorchese, Marni Kotak, di 36 anni, ha deciso che darà alla luce il suo o la sua primogenita come fosse un’opera arte sulla scia delle ‘piece’ da teatro sperimentale.
E per questo ha allestito una galleria d’arte a Brooklyn come una sala parto casareccia. Continua a leggere



Partecipa ad una maratona e poi partorisce!

Oggi è la giornata delle notizie strane!
Chi di voi non ha pensato di correre una bella maratona di 42 chilometri alla 39esima settimana di gravidanza?
Io no. Mi pesava la pancia! Facevo lunghe passeggiate, questo sì! Ma correre no. No, no, proprio no!
Per fortuna il mondo è bello perchè è vario.
Amber Miller una bella ventisettenne americana dell’Illinois, ha pensato di correre per 6 ore e 25 minuti.
Con il consenso dei medici ha preso parte alla maratona di Chigago insieme al marito. Ed è arrivata al traguardo!
Incredibile vero? Chissà che avrà pensato la piccina che portava in grembo! Forse era già abituata ad essere shakerata! 🙂 Continua a leggere



Il nuovo trend negli States? Il parto in casa

Le mamme d’America tornano a voler dare alla luce i propri figli tra le mura domestiche: il numero dei parti casalinghi è aumentato tra il 2004 ed il 2008 di un netto 20%. Con le madri di razza bianca che guidano il nuovo trend.

I dati resi noti dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) rivelano che una donna bianca su 98 nel2008 ha partorito a casa, contro una su 357 tra le afro-americane e una su 500 tra le donne ispaniche.
Globalmente un parto ogni 143 è avvenuto a casa nel 2008.
“Si sta sviluppando una cultura del parto naturale soprattutto tra le donne bianche e soprattutto in specifiche aree geografiche del Paese”, ha osservato Marian Mc Dorman dei Cdc, ricordando che la maggior parte dei medici sono nettamente contrari alla pratica per possibili rischi per i neonati.

Gli Stati con la palma del più alto numero di parti domestici – praticamente uno su 50 – sono tutti in aree montane e un po’ isolate: Montana, Vermont, Oregon ed Alaska.

Un buon trend? Lasciatemelo dire, secondo me no. Continua a leggere



Aromaterapia, il travaglio lo preferisci alla cannella o alla camomilla?

Visto che ci sono tante pance agli sgoccioli, o quasi, in questo periodo mi sto sbizzarrendo con i post su contrazioni, travaglio e parto!
Oggi di che vi parlo? Di aromaterapia!
Non vi voglio stupire con effetti speciali. Non vi dirò che gli oli essenziali “annullano” il dolore, e non vi dirò neppure che fanno partorire con il sorriso come il gas esilarante, ma vi posso dire però che aiutano il rilassamento che a sua volta influisce positivamente sull’andamento del travaglio.

E allora perché non alleviare il dolore delle doglie con questo metodo assolutamente naturale? Continua a leggere