Le neo-mamme che allattano cosa possono mangiare e cosa devono evitare?

Oggi voglio affrontare un argomento a me molto caro: l’alimentazione delle mamme in allattamento.
Quando ero incinta del primo nano, Marco, poiché non ero risultata immune alla toxoplasmosi, ho dovuto rinunciare per ben 9 mesi alle cose che mi piacevano di più: prosciutto, crudo, salame e tiramisù!
(Pensate che il giorno in cui ho partorito la mia amica Mirka mi ha portato in ospedale una vaschetta di tiramisù fatto da lei e io non solo l’ho mangiato tutto ma ho anche pulito la vaschetta con le dita!).

Quando finalmente è nato il mio re pensavo di essermi liberata di ogni privazione. E invece no. Mia madre, le zie e tutti quelli che mi venivano a trovare (e che dispensavano consigli di ogni genere ripescando anche tutti i detti popolari dal 500 A.C. ai giorni nostri!) hanno cominciato a dirmi che non dovevo mangiare carciofi, broccoli, cavolfiori, ceci, fagioli, cime di rape, formaggi stagionati, aglio, cipolla e una marea di altre cose, per evitare le coliche al piccolino.

Ovviamente una neo-mamma inesperta farebbe di tutto per far star bene la sua creatura. E quindi… dieta forzata!! Continua a leggere



Bimbi in ufficio per un giorno con mamma e papà

Quanto sarebbe bello portare almeno per una volta i nostri bambini a lavoro con noi per fargli vedere che cosa facciamo concretamente quando non siamo con loro!

Proprio qualche giorno fa chiacchieravo con Marco, il mio nano grande:
“Marco, se qualcuno ti chiedesse “che lavoro fa la tua mamma”, tu cosa risponderesti?”
E lui: “Che lavori in ufficio“.
“Ok, giusto, e che cosa faccio in ufficio?”
E lui: “Il blog
“Mhhh… più o meno, fuochino…”.
“E che cosa è il blog?”
E lui: “Boh!”

E’ chiaro, non ha la più pallida idea di quale sia il mio lavoro e di che cosa faccio.  Continua a leggere



I figli gemelli sono un elisir di lunga vita: le mamme sono più forti, sane e longeve

I gemelli sono un vero e proprio “elisir di lunga vita” per le mamme. (Per chi riesce a sopravvivere ai primi mesi, o meglio ai primi anni,… aggiungerei :o).
Saranno sicuramente più difficili da tirar su, ma chi li mette al mondo senza ricorrere a terapie che potenziano la fertilità, vive di più a lungo ed è anche più prolifera.
E’ stato dimostrato, infatti, che le donne-mamme di gemelli riescono a rimanere incinta tutte le volte che lo desiderano e senza tanti problemi.
Queste le conclusioni a cui è giunto uno studio dell’università di Utah, pubblicato su ‘Proceedings of the Royal Society B’. Continua a leggere



Poppando al seno si cresce “angioletti”: il latte materno è un elisir anti-bullismo

Giusto per rimanere in tema di poppate, vi riporto questa notizia: il latte di mamma fa bene al corpo, ma anche alla mente. I bebè allattati al seno per almeno 4 mesi, oltre a essere più protetti dal pericolo di infezioni e obesità, sono anche meno a rischio di sviluppare problemi comportamentali nell’infanzia. La poppata naturale, insomma, funziona come una specie di ‘elisir’ anti-bullismo. Continua a leggere



La vuole perfetta, mamma inietta botox alla figlia… di sette anni

Mi si rizzano i capelli in testa quando leggo notizie tanto folli. Sì, perché secondo me di follia si tratta. Sharon Evans, trentatreenne originaria di Wes London e mamma single di Bree, una bambina di soli sette anni, ogni due mesi interviene sul faccino di sua figlia con iniezioni di botox e filler.
Non solo, per far diventare perfetta la sua bimba le ha anche tatuato le sopracciglia.

L’obiettivo è quello di far diventare la piccola bella come Willow Smith, la baby star figlia dell’attore di Hollywood Will Smith e Jada Pinkett. Continua a leggere



L’età è il primo nemico della fertilità delle donne

Lo sapete qual è la prima causa di infertilità femminile? L’età della donna. E, per la prima volta nella storia dell’umanità, nel 2020 il numero di persone con età superiore ai 65 anni supererà quello dei bambini al di sotto dei 5 anni.
E’ quanto è emerso dal congresso “Reproductive ageing: a basic and clinical update” promosso da Serono Symposia International Foundation (SSIF).

Insomma…saremo un immenso popolo di vecchietti.

L’aumento dell’aspettativa di vita si accompagna oggi a un notevole mutamento nella posizione sociale e professionale della donna che ha portato, come conseguenza, alla scelta di ritardare il momento del concepimento“, ha spiegato Antonio Pellicer, ginecologo ed esperto di fertilità dell’Università di Valencia e organizzatore scientifico del convegno. Continua a leggere



Tre donne su quattro per la carriera sono disposte a rinunciare alla maternità

Non ci posso credere: 3 donne su 4 sono disposte a rinunciare alla maternità per la carriera. Ma può mai essere vero un dato così?
Eppure è quanto è emerso da una indagine della Adecco fatta in occasione della Festa della Mamma.

In pratica alla domanda “Nella vita cosa vuoi prima di tutto?” Il 42,8% ha risposto di voler fare carriera e di voler conciliare la vita familiare. Ma, in realtà, poche ci riescono. E molte, loro malgrado, in azienda devono accontentarsi di ruoli meno di rilievo a differenza degli uomini.

Fin qui, sinceramente, non mi sembra ci siano grosse novità!  Sono cose che abbiamo detto e ridetto mille volte. A chi non piacerebbe sentirsi realizzata e appagata sul lavoro, magari occupare anche poltrone ai vertici,  e poi avere la “famiglia del Mulino Bianco” a casa? Continua a leggere



Festa della mamma, cosa vorrei? Una poesia

Care mamme, la nostra festa si avvicina. Mancano solo pochi giorni.
Lo so, sono un po’ in ritardo, ma non ho affrontato questo tema fino ad oggi perché, come vi ho già detto in occasione della festa di San Valentino e della festa delle donne, a me queste ricorrenze non piacciono tanto.

Mi sembra più un evento commerciale che altro. Pensate che, numeri alla mano, la festa della mamma genera un indotto di 720mila euro per fioristi, pasticcerie, cartolerie, librerie, gioiellerie e profumerie milanesi. E in media, per dimostrare eterno amore alla mamma, si spendono 50 euro per i profumi e per i gioielli, 21 euro in pasticceria, 18 euro in libreria, 14 euro in cartoleria, 13 euro dal fiorista e 8 euro al minimarket. E’ quanto è emerso da un’indagine condotta dalla Camera di commercio di Milano.

Io non amo i gioielli, non mi trucco se non in rare occasioni (mi ripeto tante volte che mi piaccio acqua e sapone, ma la verità è che non ho tempo per trucchi e parrucchi), sono tanto golosa (e purtroppo si vede a vista d’occhio!) e sui fiori, beh!, non ho proprio quello che si chiama pollice verde (anche se la mia amica Daniela del “Blog Fiori & Foglie” sta cercando di convertirmi ormai da anni!). Continua a leggere



Addio mamma-chioccia, si cambia rotta!

Mi devo sfogare.
Sono appena tornata dal colloquio con le maestre della scuola materna di Marco. Sono afflitta e distrutta. Volete sapere l’esito? Detto, fatto: ho un figlio un po’ svogliato.

Praticamente il mio nano non è molto interessato alle attività scolastiche. Dipingere e disegnare non gli piace. Non lo entusiasmano le attività manipolative. Ma soprattutto non gli piace seguire le regole di classe. Essere ingabbiato, seguire un percorso di disciplina insieme a tutti gli altri compagni, il rituale, se vogliamo chiamarlo così, non è per lui.
Lui è uno spirito libero e cantarino! Vive in una dimensione tutta sua e la realtà, se può, la evita il più possibile.
Gli piace correre, saltare, fare le piroette, le capovolte. Ma anche in quel caso, senza regole precise, ma guidato dal libero arbitrio.

Nulla di nuovo per me. Credevo fosse normale per un piccolino di tre anni e mezzo. Mi sono sempre detta: ha una vita davanti per adeguarsi alle regole.

Ma a quanto pare no. E’ da piccoli che si impara. Prima si comincia meglio è. Continua a leggere



Bambini confusi, la mamma fa i turni a lavoro

Come ogni lunedì eccoci arrivati all’appuntamento con la Tata Simona, ospite di Silvia Toffanin nel salotto di Verissimo.

Il primo argomento affrontato dalla tata è di quelli caldi, anzi caldissimi per noi lavoratrici. Una mamma di due bimbi, uno di sei mesi e uno di cinque anni, è tornata da poco a lavoro e ha ricominciato a fare i turni alternando mattina, pomeriggio e sera. Il risultato? A volte al mattino i bambini non li vede neppure, a volte riesce a portarli a scuola e anche a metterli a letto, e a volte li trova già a nanna quando torna la sera. Questa cosa sta creando un po’ di confusione nei piccoli, soprattutto al figlio più grande che non riesce a capire perchè a volte la mamma c’è e a volte no. Come spiegare loro questo cambiamento? Continua a leggere