Siamo un po’ fuori tempo con questo tema, ma ho letto questa agenzia, mi è sembrata utile, per cui ho pensato di proporvela ugualmente: “Se il bambino si ammala spesso nel periodo dell’inizio della scuola d’infanzia o nei primi mesi di frequenza al nido non è poi così negativo. Il piccolo deve costruirsi pian piano gli anticorpi che nel tempo lo difenderanno dalle infezioni”. Parola di Giuseppe Di Mauro, presidente nazionale della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), che raccomanda ai genitori di evitare la corsa ai farmaci se non è indispensabile e consigliato dal pediatra: “E’ importante lasciare all’organismo del bambino e alla natura la risposta migliore alla malattia, garantendo un’alimentazione giusta, ricca in frutta e verdura, uno stile di vita attivo, prevalentemente all’aria aperta e non in ambienti chiusi“. Continua a leggere
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Bimbi moderni… sempre più deboli!
“Alla tua età alzavo i macigni con una mano sola, anzi con il pollice e il mignolo! E invece tu sei stanco già se alzi un granello di sabbia… con tutte e due le mani!”, dice scherzosamente mio padre a Marco…
Non mi è mai piaciuta tanto questa battuta, ma a leggere questa agenzia potrebbe non essere tanto lontana dalla realtà.
Infatti un po’ per l’effetto di videogiochi e televisione, un po’ per le mamme sempre più apprensive, i bambini di oggi sono molto più deboli fisicamente rispetto ai loro coetanei di 10 anni fa.
Lo ha rivelato uno studio pubblicato dalla rivista Acta Pediatrica. Continua a leggere
Sculacciata sì o sculacciata no? Ecco cosa vi consiglia Tata Simona
“Tata Simona davanti alle monellerie dei bambini i genitori, se è il caso, possono intervenire con una sberla? Insomma sculacciata sì o sculacciata no?”
Sicuramente sculacciata no!
Ma se dovesse capitarvi la cosa importante è ammettere il proprio errore, quindi, dopo la meritata sgridata è bene parlare con i bambini spiegando loro che la mamma o il papà hanno sbagliato a dargli una sberla, ma che è stata una rezione data, per esempio, dallo spavento perchè quello che poteva succedere sarebbe stato molto grave.
Dare un esempio di ammissione di colpa ai bambini è un insegnamento bellissimo perchè permette al genitore di ricordarsi di non essere perfetto e al bambino di imparare a perdonare e a chiedere scusa quando si sbaglia. Continua a leggere
“Chi salva un bambino salva un mondo intero”
Non ne ho mai fatto un mistero e ve l’ho confidato già tante volte: tra i miei terrori di mamma c’è anche quello di non essere in grado di soccorrere i miei bambini in caso di bisogno.
Quando aspettavo Marco, il mio primo nano, avevo bandito tutti i vestiti, magliette e pigiami con i bottoni, perline, strass, paillettes, eccetera, perché temevo che, succhiando tutto e tutti, potesse ingoiare qualcosa e affogarsi.
(L’ottimismo è il profumo della vita, mi prendeva in giro mio marito. Prevenire è meglio che curare… rispondevo io!). Continua a leggere
Tata Lucia: “Ai bambini bisogna dire sempre la verità, anche sulla sessualità”
A quattro anni i bambini, si sa, sono molto curiosi. Ma quando pongono delle domande sulla sessualità i genitori come si devono comportare? Quando chiedono quali sono le differenze tra gli organi sessuali maschili e femminili, cosa devono rispondere? E’ meglio dribblare l’argomento, evitarlo, dirottarli su altro oppure affrontarlo? Questa la prima domanda rivolta a Tata Lucia, ospite nel salotto di Federica Panicucci a Mattino Cinque.
La Tata ha detto che ai bambini va detta sempre la verità con tranquillità e serenità. Continua a leggere
Il cellulare per i ragazzi è come il “cordone ombelicale”, senza vanno nel panico!
L’altro giorno ho pubblicato un post sulla proposta di vietare i cellulari a scuola. Mi sono divertita molto leggendo i vostri commenti. Molti di voi si sono detti decisi a non concedere il telefonino ai bambini-ragazzini per lungo, lungo tempo.
Altri genitori, con figli in età adolescenziale, invece, hanno detto che è quasi impossibile privare i ragazzi di questi apparecchi perché si sentirebbero esclusi dal loro gruppo. E che quindi, pur controvoglia, hanno dovuto cedere alle loro incessanti richieste e quindi comprare il “famigerato” cellulare.
Stamattina ho trovato questa agenzia che pare dare ragione proprio a questi ultimi. Leggete un po’ che sta succedendo ai ragazzi cosiddetti “nativi digitali”. In pratica è già scattato l’allarme per “dipendenza da cellulare”. Ed è un S.O.S. molto serio! Continua a leggere
Un orto per guarire i bimbi in ospedale
Questo articolo l’ho “scippato” pari pari dal blog della mia amica Daniela di Fiori & Foglie. Mi è piaciuto troppo!
Si parla dell’ “L’orto dei sogni“, una iniziativa inaugurata venerdì scorso e pensata per i piccoli ricoverati nel Reparto di pediatria dell’ospedale Sacco di Milano.
L’idea è delle più nobili: curare l’orto per alleggerire il soggiorno in ospedale.
In pratica i bambini autorizzati dalla struttura si potranno dedicare alla cura del giardino. Questa attività li distoglierà dal pensiero dalla malattia. E la cura delle piante incentiverà questi piccoli ricoverati anche a guarire.
A tre anni è normale non dire la verità. Perchè? Siamo nati bugiardi!
Siamo “nati bugiardi”. Quindi, mamme, non preoccupatevi se i vostri bambini mentono, poiché raccontare bugie è una caratteristica dell’essere umano, soprattutto nei primi anni di vita. A sostenerlo è lo scrittore inglese Ian Leslie che sull’argomento ha scritto addirittura un libro “Born Liars”.
Tra i due e i quattro anni, si legge nel volume, raccontare piccole bugie è normale e si fa principalmente per evitare le punizioni. “L’arte del mentire” però, si manifesta appieno tra i tre anni e mezzo e i quattro anni e mezzo: l’abilità si affina e questo va di pari passo con un aumento della capacità di riconoscere, da soli, falsità e verità.
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La celiachia? Dipende anche dalla data di nascita!
Chi nasce in primavera e in estate ha più probabilità di diventare “celiaco”. E’ quanto è emerso da uno studio americano presentato alla Digestive Disease Week (DDW). In pratica c’è un legame tra celiachia, ossia una forte intolleranza al glutine, e mese di nascita del bambino.
Gli esperti parlano di una particolare connessione di fattori stagionali e ambientali. Continua a leggere
S.O.S.: urge “parcheggio” estivo per i bambini!
Lo so, siamo ancora a maggio. Ma le scuole materne chiudono fra poco più di un mese. E poi?
Gli anni scorsi, poiché il nano grande frequentava il nido, aperto praticamente tutto l’anno o quasi, e il nano piccolo era appena arrivato su questa terra, il problema non si poneva. Eravamo coperti…
Quest’anno invece dal 30 di giugno scatta l’emergenza nano grande: dove lo mandiamo? Con chi? Per fare cosa?
Centri estivi? Alla fine non mi pare che ci siano tante alternative.
Ma come si fa a scegliere un centro estivo? Continua a leggere