Abbiamo imparato a riconoscere il mitomane, lo spavaldo, ma anche il bugiardo, il geloso, tutto semplicemente dalla grafia.
Ma l’aggressivo? Come si fa a capire se una persona è aggressiva o potenzialmente tale?
Dal comportamento direte voi. Certo! Ma a volte l’aggressività è celata, controllata. E allora?
La grafologia ci può correre in aiuto.
Fate scrivere al vostro lui o alla vostra lei una frase tipo: “E’ stata una bella giornata”.
La nostra grafologa Candida Livatino ci spiegherà come interpretarla correttamente.
Vi anticipo solo una cosa: guardate bene la lettera “T”: Continua a leggere
Archivio mensile:Gennaio 2013
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Lo smog può causare l’autismo infantile, drammatico studio di un’università Usa
Se è vero… è inquietante: tra le cause che possono portare all’autismo infantile, un problema che colpisce sempre più bambini, ci potrebbe essere l’inquinamento atmosferico.
Biossido di azoto e polveri sottili (Pm 10 e Pm 2.5) potrebbero essere devastanti in gravidanza e nel primo anno di vita del bambino. La notizia è sul blog Stradafacendo
La pappa: quando il cibo diventa un’arma a doppio taglio
Eccoci arrivati all’appuntamento con la Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli.
Oggi tocca un argomento a me molto caro: il momento del pasto.
Non vi anticipo nulla, vi dico solo che fa riflettere…
Mi hanno colpito soprattutto le ultime frasi!
A voi: Continua a leggere
Chicchi di felicità per bimbi speciali
“Sarebbe bello che nel giorno di San Valentino, dedicato all’amore, il pensiero andasse ai milioni di bambini abbandonati nel mondo. Sarebbe bello che aiutare i bambini diventasse un impegno di tutti, supportando associazioni come Ai.Bi. (Amici dei bambini) che da anni si dedicano a trovare una famiglia a bambini privati dell’affetto dei genitori. Ogni uomo, ogni donna, ogni papà e ogni mamma sa che i bambini rappresentano la forma più pura di amore: nel giorno di San Valentino aiutiamo Ai.Bi. a farli crescere con un piccolo, importante segno come Chicco di Felicità”. A scrivere queste parole è stata Ilary Blasi, mamma di due bambini fortunati.
Ma nel mondo si contano 168 milioni di piccoli che stanno crescendo senza una famiglia (stime Unicef). Se li mettiamo uno dietro l’altro, vicini vicini, formano una fila lunga come l’equatore. In pratica fanno il giro del mondo.
E’ una emergenza drammatica e silenziosa e l’associazione Amici dei Bambini si è posta un obiettivo, una sfida da vincere: trovare una famiglia per ogni bambino. Continua a leggere
Bimbi dai 15 mesi ai due anni: le loro scoperte e i libri più adatti per loro
Dopo una breve pausa è tornata a parlarci di libri “la bionda prof“.
Devo essere sincera: “Leggere per crescere” cominciava a mancarmi 😉
Ma di cosa ci parla oggi Elisabetta Belotti? Dei libri più adatti ai bambini dai 15 mesi ai due anni.
Ecco cosa ci consiglia:
“Nello scorso post parlavamo del linguaggio del bambino attorno ai dodici mesi; dobbiamo però ricordare che l’acquisizione del linguaggio è un processo graduale e diverso per ogni bambino. Gli stimoli sono importanti, poiché i bambini imparano per imitazione e ascoltando i genitori che parlano tra loro e con loro. In questo modo l’attenzione del bambino è richiamata sugli oggetti indicati o sulle azioni che si stanno per compiere, rendendo possibile lo sviluppo del piccolo linguaggio, che si manifesta attorno ai dodici-quindici mesi. Continua a leggere
Le paure dei bambini: ecco come riconoscerle nei loro disegni
Abbiamo parlato tante volte delle paure dei bambini. C’è la paura del buio, la paura dei mostri, dell’uomo nero e della strega cattiva, ma anche la paura di perdere la mamma, l’affetto dei cari.
A volte sono gli stessi bambini a esternarci i loro timori. A volte, invece, lo possiamo capire dalle loro parole dette e non dette, dai loro atteggiamenti e dai loro disegni.
Proprio così, anche dai loro disegni. E oggi la nostra grafologa, Candida Livatino, ci aiuterà proprio a capire come fare a individuare e ad interpretare le paure dei bambini dai loro capolavori. Continua a leggere
Anticipatari a scuola: si o no? Ecco il consiglio della psicologa
Ai miei tempi si chiamava “primina”, i bimbi nati nei primi mesi dell’anno, potevano essere preparati da insegnanti privati e frequentare, dopo aver sostenuto un esamino, le elementari in anticipo.
Oggi i bambini nati dal primo gennaio al 30 aprile, su richiesta dei genitori, possono frequentare la scuola primaria con un anno di anticipo.
In pratica sono cambiati i termini e i modi, ma la sostanza, fondamentalmente, è la stessa.
E, da generazioni e generazioni, la domanda che tutti i genitori, alle prese con questa difficile scelta, si pongono è sempre la stessa: è un bene o un male per i bimbi saltare l’ultimo anno di materna e approdare in anticipo alla scuola dell’obbligo?
Ho chiesto alla dottoressa Francesca Santarelli, la nostra Psicologa Amica, di darci un consiglio. Ecco cosa ci dice: Continua a leggere
Iscrizioni a scuola, sito in tilt? L’ex ministro Profumo: “Fretta immotivata!”
Come stanno andando le iscrizioni online? l’Ex ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, è convinto di aver imboccato la strada giusta nonostante il sistema che gestisce le iscrizioni sia già andato più volte in tilt da quando, a mezzanotte di domenica, è partito il calcio d’inizio di questo processo che per la prima volta nella storia della scuola, consente alle famiglie di effettuare le iscrizioni alla scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado esclusivamente in rete.
Tra stop e go, le iscrizioni comunque vanno avanti. Ieri mattina (22 gennaio) il sito del ministero ha registrato quasi un milione di accessi (con picchi nelle fasce orarie che vanno dalle 9.00 alle 13.00).
Numeri alla mano le domande inserite sono state 52.501, 36.384 quelle inoltrate alle scuole. Le Regioni dove si è registrato il più elevato numero di domande inserite sono: la Lombardia (14.248 domande), il Lazio (6.403), il Veneto (4.581) e il Piemonte (4.348). Continua a leggere
L’iscrizione alla materna… è andata!
Fatto!
In pausa pranzo sono andata a scuola, in segreteria, e ho consegnato la domanda cartacea per l’iscrizione di Luca alla scuola materna.
Eh, sì! Sta diventando grande pure lui. L’anno prossimo comincerà un nuovo importante ciclo.
Questa volta, però, non sono né spaventata, né dispiaciuta.
So cosa l’aspetta e mi piace.
Ricordo quando, tre anni fa, consegnai la stessa domanda per Marco. Andai a vedere la scuola, l’edificio che avrebbe frequentato e mi venne lo sconforto. “Che triste, che brutta struttura rispetto al nido. Che ambiente povero”, pensai.
Ed effettivamente rispetto al dorato, ovattato e ricco nido c’era un abisso.
Ma quel che non sapevo è che quell’abisso lo avrebbero colmato gli stessi bambini con i loro lavori, con le loro mani, con le loro corse e rincorse, con le loro urla e le loro risate.
Quel che non sapevo è che avrebbero avuto al loro fianco delle insegnanti capaci, brave e pazienti pronte non solo a coccolarli, ma anche a spronarli e a farli crescere. Continua a leggere
Il beauty baby fai-da-te!
A volte si pensa di conoscere una persona solo perché la si incontra ogni giorno in ufficio, magari per anni e anni.
Poi basta un caffè o una chiacchierata per caso, per scoprire dei lati, delle virtù nascoste che mai avremmo immaginato esistessero. Vi è mai capitato?
A me sì, l’ultima volta con Maria Altomare, una ragazza che conosco da non so quanti anni, ma tanti.
Qualche settimana fa è venuta da me dicendomi: “Sai ho partecipato ad un concorso per giovani blogger e ho conosciuto tante mamme che hanno blog sui bambini, ti interessa?”
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