Mille palloncini bianchi per l’ultimo saluto

“I bambini non hanno bisogno di preghiere per il Paradiso. Non si può pregare per una bimba di 18 mesi, perché lei è già lì. Le preghiere servono soprattutto per noi e per i suoi familiari”.
Così, con queste parole, il parroco di Bottegone, ha salutato la bara della piccola Alessia, la bimba investita dell’auto del papà mentre faceva retromarcia.
Un Suv troppo alto, troppo grande per riuscire a scorgere la bimba che era dietro.
Una disgrazia, una tragedia che potrebbe capitare a chiunque e che ha toccato le corde del cuore di tutti.
Non posso neppure lontanamente immaginare il dolore di quei due genitori.
Non ci sono parole di conforto. Mi auguro  solo che il tempo possa lenire le loro sofferenze.

Saluti da…

Saluti da Francesca Santarelli, la nostra Psicologa Amica.
Qualche giorno fa ci siamo sentite e il suo primo pensiero è stato per voi. Mi ha chiesto: “Come stanno le amiche del blog?”.
Lei è alle prese con pannolini, allattamento e notti insonni. Andrea cresce, ma come tutti i neonati dà un bel da fare alla sua mamma!
Ma tornerà appena possibile ad aiutarci con i suoi preziosi consigli.
Intanto vi manda i suoi più cari saluti! Continua a leggere

In Val d’Ayas con i bimbi, dove la natura trionfa

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Eccomi qua a raccontarvi il resto della mini-vacanza a Champoluc.
Ormai mi conoscete, lo sapete, di base sono una gran chiacchierona.
Mi piace ascoltare le storie, conoscere gente, scambiare idee, opinioni.
Per questo quando andiamo in giro, se dobbiamo pernottare fuori, preferisco trovare un albergo piccolo, a conduzione familiare. Mi sento più a casa mia, decisamente più a mio agio.
Quelle grandi catene, anche pluristellate, con tutti i servizi di questo mondo inclusi, con i camerieri impettiti, guanti bianchi e papillon, mi sembrano talmente tanto impersonali e freddi, che mi viene il gelo solo a pensarci.
Non sono tipa da Grand Hotel!
Stavolta però, per il weekend in Val d’Ayas, l’albergo non l’ho scelto io, ma mio cognato. L’ha trovato navigando in rete e ha prenotato sulla fiducia delle recensioni lette.
E devo dire che ci è andata bene.
L’albergo, ve lo dico anche, si chiama “Le Rocher”, un tre stelle, è un po’ fuori dal paese, completamente immerso nel verde. Non è piccolo, ma molto accogliente. E soprattutto familiare.
La prima cosa che mi ha colpita è il prato grande e spazioso che c’è fuori, con tanti giochi per i bambini. E non parlo solo dello scivolo, dell’altalena, della rete per saltare, ma anche bici, palloni, macchinine e quant’altro.
Poi c’è un recinto con un cavallo bianco pezzato.
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Maternità e sicurezza sul lavoro: le novità

Questo credo che sia un argomento che interessa tutte noi.
Il Ministero del Lavoro ha stilato delle nuove linee guida per tutelare le future mamme e le creature che portano in grembo.
Ci sono dei diritti che spettano alle  gravide e dei doveri che gravano sul datore di lavoro.
Il blog Il Professionista risolve ha scritto un articolo molto interessante sull’argomento.

Tutto per voi: Maternità e sicurezza sul lavoro: arrivano le linee guida del Ministero del Lavoro

Champoluc, dove ti aspetti di trovare la nonna di Cappuccetto Rosso, gnomi e folletti

Siamo reduci da un weekend stupendo, bellissimo.
Siamo stati in montagna, in Valle d’Aosta, in un posto da favola: Champoluc, in Val d’Ayas.
‘Mamma è qui che vive la nonna di Cappuccetto Rosso?’, continuava a chiedermi Luca.
E io: “No,la nonnina non abita qua”
E lui: “E il lupo c’è”.
“No piccolo, niente lupi”.
Ha due anni e una paura assurda per il lupo che sto cercando di esorcizzare in ogni modo. Ma questa è un’altra storia!

Ha organizzato tutto mio marito con suo fratello.
L’idea era quella di far stare insieme i nostri figli, 4 simpatici pargoletti che vanno dall’età minima di un anno, all’età massima di 5.
Quattro pesti vivacissime e rumorosissime.
Il rischio c’era, ed era quello che ci bandissero da tutti i locali. Ed effettivamente abbiamo fatto perdere la testa a diversi ristoratori.
Per fortuna abbiamo azzecato l’albergo. Ma scriverò un post apposta perché secondo me merita un racconto a parte.
Ovunque, appena entravamo con questi quattro bambini, ci guardavano come per dire “Oh, no! Addio pace”. Continua a leggere

La generosità? Un dono che si legge tra righe

Che cosa è la generosità?
Di sicuro un gran dono.

Sul dizionario alla voce “generoso” si legge: “Munifico, largo nel dare, magnanimo e altruista”.

Avere un papà e una mamma “generosi”, è il massimo!

Ma come si fa a riconoscere se una persona è generosa dalla semplice grafia?
Ce lo svela la nostra grafologa Candida Livatino, in queste settimane impegnata a 360 gradi nella promozione del suo libro “I segreti della scrittura”.

Beh! Se ormai si è diventati genitori, anche se si scopre che la dolce metà non è proprio magnanima, è difficile tornare sui propri passi.

Ma chi è ancora nella fase della “scelta del partner”, oltre a chiedere delicatamente il suo estratto conto in banca, i possedimenti familiari, il cv, e l’esame del sangue, può anche fargli scrivere una bella lettera d’amore in corsivo (mai in stampatello!) e quindi accertarsi che oltre agli averi materiali, il pretendente è anche disposto a donare, il che non guasta! 🙂  Continua a leggere

Detersivo o caramelle di gelatina?

I colori sono invitanti, accesi, sempre più sgargianti: blu elettrico, verde acido. Al tatto sono morbide e gommose. Agli occhi dei bambini delle perle invitanti.
No, non sto parlando delle ultime caramelle in vendita nei supermercati, ma delle capsule di detersivo da inserire in lavatrice o in lavastoviglie.
In Gran Bretagna alcuni bimbi le hanno scambiate per caramelle, le hanno assaggiate finendo dritti dritti in ospedale.

Lo so che la polemica, soprattutto in Rete, è in voga già da tempo.
Ma ora ci sono stati dei casi veri: cinque bimbi sotto i due anni sono stati ricoverati al Royal Hospital for Sick Children di Glasgow (GB), per aver mangiato le capsule.

Così i medici britannici in una lettera pubblicata su ‘Archives of Disease in Childhood’ hanno lanciato un appello ai tutti i genitori affinché mettano questi prodotti in posti sicuri, in alto, o comunque lontani dalla possibile presa dei piccoli. Continua a leggere

Sensi di colpa… addio!

Sono tornata lunedì a lavoro, dopo circa un mese di assenza tra ferie e congedo parentale.

Tutte le mie colleghe con cui ho avuto modo di chiacchierare mi hanno chiesto: “Beh, come sono andate le tue vacanze? Ti sei riposata?”

E la risposta mi è venuta spontanea: “Riposata? Con tre bambini? Care, le mie vacanze cominciano oggi, perché non c’è posto dove io mi riposi di più che non sia al lavoro!” 🙂

Mi hanno guardato con una faccia come per dire: “Questa è matta!”. Continua a leggere

La partenza diesel

Oggi si sono riaperte le porte della scuola materna di Marco. Per lui è l’ultimo anno. L’anno prossimo zaino in spalla, quaderni a quadretti e a righe, comincerà la prima elementare.
Ma l’emozione? Nulla!
Almeno in apparenza.
Ricordo che quando ero piccola fremevo all’idea del rientro tra i banchi. Ci pensavo già giorni e giorni prima.

Ieri sera: “Marco, oggi devi andare a letto prima”

E lui: “Perché?”

E io: “Perché domani si va a scuola”.

E lui: “Uffa, che noia, neanche per sogno”. Continua a leggere