Peccato che non siamo “Coco-girl”!

C’è chi il senso materno ce l’ha e lo fa pesare sul mondo intero, chi invece pur avendolo lo indirizza solo sugli interessati, ossia la prole, e chi invece proprio non ce l’ha.
Credo che in linea di massima si possano creare queste tre macro-categorie.

La “razza” peggiore? Indubbiamente la prima. Sono le mamme perfettine (almeno in apparenza), quelle che hanno la risposta a ogni domanda, che hanno come missione di vita “diffondere il verbo” (che nel loro caso è “partorire”), che non mostrano nessun altro interesse se non per i loro pargoli (che, inutile sottolinearlo, rasentano la perfezione e non hanno difetti), che in ogni circostanza tentano di far sentire inadeguate nel loro ruolo di madri tutte le altre e che guardano come marziane le donne appartenenti alla terza categoria, ossia quelle che per scelta non vogliono figli.

Sono impazzita? No. Sono solo andata ad un divertentissimo pranzo con Francesca Caetani Lovatelli, l’aristocratica blogger di Movida, e Daniela, la mia amica blogger di Fiori e Foglie.
Ci siamo messe a parlare di figli, mamme, cosa che faccio abitualmente.
Ma loro mi hanno fatto vedere le cose da una diversa prospettiva: da chi mamma non lo è.

Ma avete idea di quanto possiamo essere noiose e monotone parlando di pappe, nanna e tette con chi questi temi non li sente propri? Continua a leggere



I bambini cancellano i loro disegni? Paura dell’abbandono

Eccoci arrivati al giovedì, per noi ormai sinonimo di disegni, di bambini e di appuntamento con Candida Livatino, la nostra grafologa!
Innanzi tutto vi volevo ringraziare per il calore e l’affetto con il quale ogni settimana accogliete questi post!
Oggi ad essere analizzato è il disegno di Miriana.
Sua mamma ci scrive:
“Salve, finalmente riesco a spedire uno dei disegni della mia bambina di 4 anni compiuti a luglio che si chiama Miriana. La nostra situazione familiare è molto particolare in quanto lei è figlia di un compagno che ho avuto dopo la fine del mio matrimonio. Come papà, purtroppo, non è molto presente nella vita della bimba, si fa sentire solo ogni tanto telefonicamente.
La bambina ha un carattere già molto forte e ribelle e ha anche problemi (credo) col fratello che ha 10 anni e che invece è figlio del mio ex marito, il quale invece è abbastanza presente nella vita del figlio. Inutile dire che sono entrambi gelosi l’uno dell’altro.

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Una sberla è veramente la fine del mondo?

Su tutte le riviste che parlano di bambini (e vi assicuro che in quest’ultimo anno ne ho fatto una scorpacciata considerevole, al limite con l’indigestione ;)) ogni volta che si affronta l’argomento schiaffo o sculacciata la posizione degli esperti è la stessa: un NO categorico.
Le sculacciate non servono e sono solo diseducative. Bisogna invece parlare, dare poche regole, certe e chiare e soprattutto dare il buon esempio!

Ok, siamo d’accordo su tutto.

Ma se scappa uno scappellotto è poi così drammatico? E’ la fine del mondo?

Ovviamente no! Ma una cosa deve essere chiara: lo schiaffo serve solo se è “eccezionale”. Continua a leggere



La nascita e il post parto: gioie e dolori

Visto che ci sono tante pancine e pancione tra di voi e avendo ascoltato la nostra Psicologa amica a Mattino Cinque parlare di parto e dei sentimenti che le madri possono provare nel periodo successivo alla nascita, le ho chiesto di scrivere qualcosa anche per noi sull’argomento.
Un tema tanto delicato quanto spesso considerato tabu. Perchè? Ce lo spiega la dottoressa Francesca Santarelli.

“Si parla molto di “tristezza da parto“, depressione post partum, ecc., ma l’esperienza pratica mi dice che, come tutte le cose, rimane sempre molta confusione e molta poca informazione reale di come stanno veramente le cose.
Nella mia attività clinica, spesso si presentano in studio donne che hanno partorito da pochi mesi (a volte anche da più di un anno) che vengono a chiedermi aiuto per uno stato depressivo o di ansia che non le abbandona e che le fa percepire spesso, come “cattive mamme”, o “mamme inadeguate” o molte volte, fa provare loro un profondo sentimento di solitudine perche non riescono a parlarne con nessun’altro. Continua a leggere



Se il bimbo ingoia qualcosa, ecco come salvarlo

Nello studio di Mattino Cinque oggi si parla di disostruzione pediatrica ossia delle manovre che bisogna fare quando un bimbo ingoia qualcosa che ostruisce le vie respiratorie, impedendogli di respirare.
Ne abbiamo già parlato diverse volte, ma credo che per questo argomento così importante le volte non bastino maii!
Una distrazione, un attimo e il bambino ingoia un oggetto, una pallina, una nocciolina, qualcosa che gli impedisce di respirare. Che fare? Continua a leggere



Natale, arrivano i mercatini e le iniziative per i bimbi

E’ ancora troppo presto per parlare di Natale? Noooo!
Adoro il Natale, adoro andare a visitare i presepi viventi, le luminarie, gli alberi addobbati, passeggiare fuori anche se fa freddo e scaldarmi poi con cioccolato caldo e panna!
E la dieta? Tutti i pensieri sono rimandati alla prossima primavera, tanto i maglioni di lana nascondono bene i rotolini!
Mi piace l’aria che si respira nei giorni di festa, le rimpatriate di amici e parenti. E in quei giorni mi piace credere anche a Babbo Natale. L’eterna bambina? Lo ammetto: sì!
Sabato abbiamo comprato l’albero di Natale e ieri sera lo abbiamo montato per vedere se era integro. Era bellissimo! Marco felice e al settimo cielo. Luca al solito, un po’ maldestro, tirava i rametti, spennacchiandolo!
Ho detto a mio marito: “Perché non lo lasciamo qui, perché non lo addobbiamo?”
E lui: “No, bisogna aspettare la prima settimana di dicembre!”
Uff…
Intanto però le città si organizzano per il grande evento. E nelle località di montagna i mercati stanno per aprire i battenti. Dal 25 novembre è già festa!
Alcuni, quest’anno, riservano una serie di novità per i bambini: a Bolzano ci sono stand alla loro altezza dove possono preparare dolci e biscotti; a Brunico è stato messo a punto un ricco programma per farli divertire, con disegni, racconti e giri su trenini. A Merano potranno creare la propria tavoletta di cioccolato.

Eccovi tutti i dettagli, e beato chi ci potrà andare: Continua a leggere



Il “Magico paese di Natale” italiano

Sulle colline piemontesi del Roero c’è un luogo incantato.
É un piccolo paese che per le feste di Natale si veste di magia e si trasforma nel “Magico paese di Natale”. Questo paese è Govone e anche quest’anno, dal 2 dicembre al 6 gennaio 2012, è pronto a illuminare le proprie strade di mille luci colorate, a ospitare simpaticissimi elfi e fantasiosi personaggi, presepi nuovi e antichi, coinvolgenti concerti, un bellissimo spettacolo pirotecnico (11 dicembre alle ore 18 nel centro storico) e la fantastica casa di Babbo Natale, posta nel Real Castello Sabaudo. Leggi il resto dell’articolo sullo speciale Viaggi del Tgcom

Una bambola che dice le parolacce!

Quando si dice: dare il buon esempio!
Passiamo le ore a rimproverare i nostri figli, cercando di fargli capire che le parolacce non si dicono!
Cerchiamo di moderare noi stessi, e anche quando ce l’abbiamo sulla punta della lingua, praticamente sulla rampa di lancio, ingoiamo tutto per non farle sentire (anche se, diciamocelo, ogni tanto scappano … e i bambini come se avessero dei radar fatti apposta le captano immediatamente, le memorizzano e le ripetono all’istante, grrrr!).
E ora, dall’America arriva una bambola che anziché piangere, fare la pipì, avere la febbre, chiamare mamma o papà… dice proprio le parolacce!
Ma dico: dove stiamo arrivando?
Passi pure la bambola “Pippa”, passino pure le bambole con le tette e le labbra siliconate e quelle che fanno la cacca, ma una bambola volgare proprio no!
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Più figli unici, con un solo genitore e più tecnologici: questi i nostri figli visti dall’Istat

Sono sempre più figli unici, con un solo genitore, sono sempre più tecnologici e nonostante la diminuzione di paghette settimanali, hanno il telefonino, partecipano a formazioni extrascolastiche e frequentano di più cinema, teatro e leggono più libri (anche se ci sono differenze tra il Nord e il Sud).
Questi sono i nostri figli fotografati dall’Istat nel rapporto “Infanzia e vita quotidiana”.

Cominciamo la settimana con questa “numerata” dell’istituto di statistica.
Devo dire che ci sono diversi spunti di riflessione… Continua a leggere