Secchiello, paletta e tanta voglia di giocare, crescere e imparare

bambini mareDi foto con mio marito che gioca con la sabbia con Marco e Luca ne ho a centinaia.
Da quando erano piccolissimi ad oggi!

Costruiscono vascelli, galeoni, navi pirata. Lui fa la struttura, i bambini lo aiutano e poi vanno a cercare conchiglie, pezzi di legno o altri piccoli oggetti per abbellire e rifinire il loro capolavoro.
A me piace molto guardarli e fotografarli. Rare volte, anzi quasi mai, mi unisco a loro.
Eppure fare castelli di sabbia in riva al mare non è solo un bel passatempo. Ma può essere anche un’occasione di crescita per i bambini.

Oggi la psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli ci spiega cosa imparano e come e con quali giochi li possiamo aiutare:

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Le pulizie…

Sabato scorso siamo stati a casa di un amichetto di Marco a prendere il the!
Una famiglia simpaticissima con la quale mi trovo molto molto bene.
Entrati in casa era difficile non notare una cosa che nella mia umile dimora manca ormai dalla notte dei tempi: l’ordine!

Uahoo! Che meraviglia! Non pensavo che in una casa con due bambini potesse regnare cotanto ordine!

Tutto aveva una collocazione. Tutto aveva un posto. Ma soprattutto non c’erano giochi sparsi in ogni angolo del pavimento.

Casa mia? Stendiamo un velo pietoso per favore. Continua a leggere

Baby consumatori già da piccoli! Che fare?

Qualche giorno fa Ale 10 ha lasciato un commento che mi ha fatto pensare tanto. Ci ha scritto: “Stamattina Mattia non voleva mettersi assolutamente una felpa che avevo scelto per lui per andare in asilo, così come sono settimane che lotto per fargli mettere delle scarpe più comode e appena comprate. Dopo varie urla mi ha detto: “Non voglio questa felpa e queste scarpe, perché quando vado al nido, Matteo mi dice che la mia maglia non è di niente e anche le scarpe!”. Insomma l’amichetto lo prende in giro perché non mette ogni giorno una maglia dei vari Ben10, Spiderman ecc… Ma mi chiedo: si può già cominciare con queste cose a 3 anni? Ha solo 3 anni e già di pensa alle firme? Assurdo!”
Ebbene, sull’ultimo numero di “Figli Felici” ho trovato un articolo che fa per lei e per tutte le mamme che si trovano nelle stesse condizioni, ossia che lottano quotidianamente con i “Baby-consumatori”!
Come comportarsi?
La regola numero uno è: “Non cadere in questa trappola”.
Il bambino vuole l’ultimo modello di un gioco? Oppure un altro pacchetto di figurine? Va bene! Ecco il gioco e le figurine. In fondo, che c’è di male? Fino a che si può… si fa.
E poi? Al primo no, apriti cielo. Crisi isteriche, pianti disperati. Sembra la fine del mondo.

Cari genitori non perdiamo di vista una elemento importante: si tratta di capricci
E allora? Continua a leggere

Una bambola che dice le parolacce!

Quando si dice: dare il buon esempio!
Passiamo le ore a rimproverare i nostri figli, cercando di fargli capire che le parolacce non si dicono!
Cerchiamo di moderare noi stessi, e anche quando ce l’abbiamo sulla punta della lingua, praticamente sulla rampa di lancio, ingoiamo tutto per non farle sentire (anche se, diciamocelo, ogni tanto scappano … e i bambini come se avessero dei radar fatti apposta le captano immediatamente, le memorizzano e le ripetono all’istante, grrrr!).
E ora, dall’America arriva una bambola che anziché piangere, fare la pipì, avere la febbre, chiamare mamma o papà… dice proprio le parolacce!
Ma dico: dove stiamo arrivando?
Passi pure la bambola “Pippa”, passino pure le bambole con le tette e le labbra siliconate e quelle che fanno la cacca, ma una bambola volgare proprio no!
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La bambola è per la bambina o per il papà?

La domanda sorge spontanea: “La bambola è per la bambina o per il papà?”.
Il giocattolo in questione è la “bambolina” che raffigura Pippa Middleton, la sorella di Kate, Duchessa di Cambrige, ora sposa del principe William d’Inghilterra.
Il giorno del matrimonio regale lei, Pippa, incantò tutti con quell’abito bianco fasciante che valorizzava molto il suo lato b.
E ora è diventata una bambola. Stesso abito, stesse curve. Prodotta negli Usa dalla ‘Herobuilders’, costa 31 sterline (36 euro). Continua a leggere

Il Festival della sostenibilità

Pochi, pochissimi hanno capito che il futuro si costruisce partendo dall’amore per le nuove generazioni. Ossia dai bambini. In pratica dai nostri figli. Borgo Futuro mi pare di sì.
Per questo ho deciso di dare spazio anche nel nostro blog a questa bellissima manifestazione che si tiene in questo weekend, dall’1 al 3 luglio, nel Comune di Ripe San Ginesio, un piccolo paesino in provincia di Macerata, organizzata proprio da Borgo Futuro: il Festival della Sostenibilità.

Questo piccolo borgo in questi tre giorni sarà trasformato in un vero e proprio laboratorio di Sostenibilità costruito attorno alle esigenze dei più piccoli. Continua a leggere

I bambini non fanno sport? Facciamoli giocare con le console interattive

Si sa, i bambini vanno matti per i videogame e la tv. Ma sono proprio tastiere e monitor i ‘cattivi maestri’, quelli che portano ad una maggiore sedentarietà nei piccoli e, in molti casi, anche ad una maggiore obesità infantile. E allora come unire l’utile al dilettevole? Come permettere ai ragazzini di giocare con le console e fargli fare un po’ di movimento? Secondo alcuni ricercatori americani una soluzione potrebbe essere quella dei videogiochi interattivi dotati di rilevatori di movimento, come quelli che permettono di cimentarsi nella danza e nella boxe. A loro avviso questi “aggeggi” potrebbero rivelarsi addirittura salutari: in questo modo i bambini bruciano veramente energie. E’ scritto tutto nero su bianco su “Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine”. Continua a leggere

Videogame, giocare con papà fa bene

Ogni volta che si parla di tv, di videogame, di playstation, di Wii, legata alle attività dei ragazzi, si sentono sempre e solo raccomandazioni: attenzione a non lasciare da soli i piccoli, a non farli giocare troppo, a non fare questo e a non fare quello.
Proprio per questo motivo la notizia che sto per darvi mi ha piacevolmente sorpresa: giocare ai videogame con i papà fa bene alle ragazzine adolescenti. Le fa sentire più legate alla famiglia e si comportano meglio.
I ricercatori della Brigham Young University’s School of Family Life hanno condotto uno studio proprio sui videogiochi e i bambini tra gli 11 e i 16 anni. Scoprendo che le ragazzine che si dedicavano a questo passatempo con un genitore godevano di un certo numero di vantaggi. Continua a leggere

Regali, ma li conosciamo davvero i gusti dei nostri figli?

Vi è mai capitato di ricevere un regalo per i vostri figli che di primo acchito vi è sembrato quantomeno inadeguato o comunque avete pensato: “Questa cosa non gli piacerà mai”, oppure: “E che se ne fa?”. E poi invece siete stati smentiti alla grande?
Bene, a me è successo con un lettore Mp3.
Quando lo hanno regalato a Marco, lui lo ha visto, lo ha preso in mano, ma ovviamente non sapendo che cosa fosse è a che cosa servisse non lo ha degnato neppure di uno sguardo.
Io invece ho pensato: “Un Mp3 a 3 anni? Mhha! forse è prematuro”.
Poi invece mio marito ha caricato sul lettore tutte le canzoni dei bimbi.  Tante, tantissime canzoncine, dallo Zecchino d’oro degli anni ’60 ai giorni nostri. Ma anche brani di musica classica, pop e altro. Vi dico: un successone! Continua a leggere

Comprereste ad un bimbo una cucina con i fornelli?

Vorrei cominciare la settimana con una domanda per voi: “Se aveste due figli maschi la comprereste una cucina con tanto di forno a microonde, lavello e scolapiatti, oppure delle bambole con i passeggini per farli giocare?“.
A casa mia, lo ammetto, a parte un set di pentole in acciaio inox che ho comprato io, ci sono solo giochi “per maschi”: camion, ferrovie, ruspe, macchinine di ogni forma, dimensione e specie, trattori, animali (anche qui di ogni dimensione e specie), poi supereroi come Spiderman e, ultimissime new entry, mostri, a mio avviso inguardabili, come Gormiti, Power Ranger. Ovviamente il 90% di questi giochi sono regali!
Abbiamo anche giochi di società come il domino, la tombola degli animali e tanti, tantissimi libri, ma sempre con un taglio prettamente maschile.
Eppure quando andiamo a casa di amici che hanno figlie femmine, i miei bambini, o meglio Marco, che è il più grande, gioca soprattutto con le bambole oppure… si mette ai fornelli.
E allora la domanda sorge spontanea: perchè condizioniamo in modo così forte i nostri bambini anche sui giochi? Continua a leggere