Le gambe nei disegni dei bambini

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Continuiamo a parlare di disegni, continuiamo a parlare di bambini con la nostra grafologa Candida Livatino che oggi ci spiega come interpretare le gambe disegnate dai piccoli artisti.

Gambe corte? Gambe lunghe? Gambe incrociate?

Ecco cosa significano:


“Cari genitori,
quando i bambini vi mostrano i loro disegni nei quali sono rappresentate figure umane osservate bene le gambe.
Così come le braccia ci danno indicazioni sulla loro capacità di relazionarsi e di comunicare con gli altri, le gambe ci aiutano a capire quale considerazione hanno di se stessi.

Ci dicono cioè se si sentono sicuri o insicuri, in grado o meno o meno di affrontare il mondo.

Il bambino che disegna gambe lunghe ed affusolate è curioso, per nulla spaventato dalle novità, perché sicuro di se stesso.

Se poi sono esageratamente lunghe, cosa che ritroviamo spesso nei disegni dei bambini più piccoli (meno di sette anni), evidenziano la voglia di crescere, di sentirsi grandi.

Se invece il bambino rappresenta delle gambe corte, non proporzionate rispetto al tronco, segnala scarso dinamismo e la propensione ad essere passivo.
Ha paura ad uscire dal suo guscio per affrontare il mondo e quindi va aiutato ed incentivato.

In alcuni disegni le gambe non vengono rappresentate parallele, ma incrociate. E’ un modo per esprimere un certo disagio, un senso di inibizione e la tendenza a chiudersi in se stessi.

Nei bambini più grandi può anche segnalare qualche problema attinente alla sfera sessuale.
Quando invece le gambe sono messe in grande evidenza, ad esempio molto colorate, possono rivelare qualche difficoltà del bambino riguardo alla motricità.

Un caro saluto.

Candida Livatino”

 

Se volete conoscere cosa dice la grafologia sulle affinità di coppia, o scoprire se il vostro partner è fedele, o se il vostro collega è invidioso, vi ricordo che Candida Livatino ha scritto il secondo libro proprio su questo tema: “Le sfumature della scrittura” editore: Sperling & Kupfer.

Candida Livatino ha anche un sito Internet in cui racconta tutte le sue esperienze lavorative e tanto altro ancora.

L’indirizzo :
www.livatinocandida.it

 

 

5 risposte a “Le gambe nei disegni dei bambini

  1. Gentile Luciano ho studiato grafologia all’università e mi creda la parte scientifica me l’ha spiegata un medico e non uno qualunque …se solo aprissimo le menti ed invece di catalogare tutto quello che leggiamo come un mera e semplice interpretazione soggettiva di quello che vediamo potremmo arrivare a capire che dietro al gesto grafico c’è un cervello che reagisce ad uno stimolo e da un impulso alla mano per scrivere.. non è questa la sede né il mio compito è spiegare a lei quello che ho studiato per tre anni con illustri specialisti ma faccia un tentativo di andare oltre quello che legge frettolosamente…. è uno strumento sensibile per capire l’essere umano… è ovvio che leggendo un articolo si è portati a generalizzare ma quello che mi piace leggere dalla dott.ssa Livatino è sempre l’interesse a non giudicare mai il gesto grafico in se ma nell’ampiezza del contesto vuoi che questo sia un intero disegno o una scrittura…

  2. Caro sig. Massimo, dalle sue parole si legge un certo disagio di vita con i propri parenti,per i miei figli e quelli di tanti altri sono una fonte immensa di ricchezza; detto ciò screditare la grafologia per un “suo” problema mi sembra piuttosto banale e patetico… si informi, sia lungimirante, grazie al cielo ci vengono forniti dallo studio e dalla scienza vari strumenti per capire i nostri figli ed uno tra questi, tra i più delicati e meno invasivi, è proprio il disegno… certo che i disegni cambiano e per fortuna aggiungerei.. il perché spero lo capisca da sé. Saluti

  3. Le gambe che disegnavo io erano molto proporzionate…. però disegnavo spesso dei personaggi femminili con la gonna… quindi le gambe si vedevano poco…. chissà cosa significava 🙂

  4. Fatelo/a crescere, fatelo/a studiare, non infierite per ogni insuccesso, che purtroppo nel corso di una vita possono esserci. Non usate su di lui/lei violenza fisica o psicologica, tenete distante il più possibile i parenti dalla sua educazione, siate voi gli unici ad interagire con lui/lei nel processo di crescita ed educativo. Se dei parenti si credono più bravi nell’educare la vs. prole, mandateli a quel paese e fategli capire che la cosa non riguardo gli stessi.
    Non badate ai disegni che fanno da bambini, oppure a queste idiozie su come disegnano le gambe, sono tutte idiozie, la personalità di un individuo cambia, si modifica, si evolve a seconda non solo del suo carattere naturale e della sua indole, bensì anche in funzione degli stimoli che riceve dall’esterno. In primis da voi.
    Quando arriverà il momento delle scelte, basterà solo riuscire a fargli avere quello che gli permetterebbe di realizzare se stesso ed i suoi talenti. Non decidete il lavoro che voi vorreste fare al posto suo, lasciatelo/a libero/a, siate sicuri che se da voi ha ricevuto un buon esempio, lo stesso lo seguirà sino alla morte, siate solo voi stessi, non sforzatevi di essere quello che non siete. Quando arriverà l’età della ragione, se siete bravi genitori, la vs. educazione verrà fuori, se i vs. principi sono solidi anche quelli della prole lo saranno, oltre quello non potete fare, non sarà una grafologa od una chiromante ad indicarvi la strada per essere buoni genitori.
    Per essere tali, dovrete solo proteggere, aiutare, consigliare, ma sempre con razionalità ed intelligenza. Ognuno di noi, ha affrontato i suoi step di crescita, nessuno nasce “imparato”, il vs. unico compito è stargli vicino e tenere distanti tutti i parenti impiccioni, che si credono e sempre si crederanno migliori di voi, nell’educare la prole.

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