I consigli di Tata Simona: televisione sì o no?

Questa settimana nel salotto di Silvia Toffanin, a “Verissimo“, Tata Simona ha risposto alle domande delle mamme che sono giunte in redazione. I temi dibattuti sono stati diversi. Primo fra tutti quello della televisione. E’ giusto far vedere la tv ai bambini? Che programmi e per quanto tempo? Per Tata Simona la tv non deve essere negata, ma dosata e guardata insieme ai genitori. Mai “abbandonare” i bimbi davanti allo schermo. Continua a leggere



I baby Einstein? Sono i bambini
che fanno tanta nanna

Questa notizia mi ha fatto talmente tanto sorridere che ve la riporto così come l’ho trovata: i neonati che ronfano senza problemi per la gran parte della notte sono destinati ad avere funzioni cerebrali più rapide rispetto ai piccoli coetanei che dormono poco di notte, o che non dormono proprio!
Insomma chi riposa tanto da piccolo avrà più probabilità di diventare un “simil-Einstein” da grande. Continua a leggere



Toto-nome: Francesco e Giulia
sono i più diffusi in Italia

Ci sono migliaia di nomi a disposizione, ma poi alla fine noi italiani scegliamo sempre gli stessi o quasi. Tra i maschietti i nomi più gettonati sono: “Francesco, Alessandro, Matteo, Antonio e Giuseppe“. Tra le femminucce Giulia e Sofia.
Nomi che sempre più spesso vengono usati anche dagli stranieri che vivono nel nostro Paese.  E’ quanto è emerso da “L’Atlante dell’Infanzia“,  l’ultimo rapporto di Save the Children presentato alla Banca d’Italia.

Francesco, comunque è in testa alla classifica nazionale. Come dire: un classico intramontabile. Ma è più diffuso al Centro-Sud, nelle regioni di Lazio, Sardegna, Puglia, Molise, Calabria e Basilicata. Continua a leggere



Negli asili è giusto mettere le telecamere?

Negli asili è giusto mettere le telecamere? O bisogna fidarsi del proprio istinto e dell’impressione che abbiamo avuto delle insegnanti?

Ne hanno discusso nel salotto di Federica Panicucci, a “Mattino 5”, Paolo Liguori (direttore del Tgcom), Samantha De Grenet, alcuni esperti come Massimiliano Frassi (presidente dell’Associazione Prometeo onlus ) e Maurizio Bossi (medico andrologo), e anche due delle mamme che hanno mandato i loro bambini all’asilo Cip e Ciop di Pistoia, il nido degli orrori.

Vi propongo tre video che riprendono i momenti salienti della discussione. Inutile dirvi che la maggior parte delle mamme ha detto di essere favorevole alle telecamere. Continua a leggere



I figli unici sono più felici di quelli con fratelli

Quando ho letto questa notizia il mio cuore ha smesso di battere per qualche secondo: “i figli unici sono più felici di quelli con fratelli o sorelle“.

Ma come, ho insistito tanto per il secondo bambino, affrontando tutte le difficoltà del caso, proprio per dare una compagnia al più grande, un fratello, una persona su cui contare sempre e in ogni luogo, un compagno di giochi e d’avventure, un confidente, un amico, eccetera, eccetera, eccetera, e ora i signori ricercatori mi vengono a dire che è tutto sbagliato? Sigh! Sono senza parole.

Eppure uno studio condotto dalla Understanding Society dell’Institute for Social and Economic Research ha messo in evidenza proprio che la rivalità tra consanguinei può compromettere seriamente il benessere emotivo di un ragazzino. Continua a leggere



I neonati sognano ad occhi aperti

Sembra incredibile, ma anche i neonati riescono a sognare ad occhi aperti. I bimbi, contrariamente a quanto creduto finora, fin dalla culla riescono a immaginare il futuro, recuperando i ricordi e proiettandosi in situazioni ancora non accadute, poiché il loro cervello già dai primi giorni di vita crea le connessioni ‘giuste’. Lo hanno scoperto alcuni ricercatori dell’Imperial College di Londra. Continua a leggere



I consigli di Tata Simona

Tata Simona nel salotto di Silvia Toffanin, a “Verissimo”, risponde ad alcuni quesiti poste dalle mamme via e-mail come: “Portare i bambini a fare una passeggiata all’aria aperta d’inverno può farli ammalare?”. Oppure: “Perchè i bambini dicono le bugie?”. E infine: “Dormire con una piccola luce accesa può condizionare il loro sviluppo?”. GUARDA IL VIDEO

In casa mamme tuttofare e papà… per giocare

In casa alle mamme spetta il “dovere”, ai papà il “piacere”. E’ con questa frase cortissima che mi verrebbe da riassumere, senza fare ironia o suscitare polemiche, il rapporto dell’Istat pubblicato ieri.

Ed effettivamente, dati alla mano, la gran parte del lavoro di cura delle madri nei confronti dei bambini fino a 13 anni è rappresentato dal dar da mangiare, vestire, fare addormentare il bambino o semplicemente tenerlo d’occhio. Nel caso dei padri, invece, il tempo è soprattutto dedicato al gioco.

Snocciolando i numeri, l’istituto di statistica rivela che se la donna lavora resta a carico della madre il 65,8% del lavoro di cura nei confronti dei figli, contro il 75,6% se la madre non è occupata. Continua a leggere



Bambini più felici con le mamme che lavorano

“Mamma ma perché devi andare al lavoro? Rimaniamo a casa insieme, io non voglio andare alla scuola materna”. E io vorrei rispondergli: “Sapessi io che voglia che ho di andare in ufficio!”. Ma mi faccio seria e gli dico: “Marco, amore, perché ci servono i soldini per comprare le cose”. E lui: “Ma ce li porta papà”. E io: “Ma non ci bastano”. E lui: “Te li do io, guarda”. E mi mostra la sua manina con il pugno chiuso. Dentro ci sono i suoi denari, molto virtuali.

Iniziare così la settimana non è proprio il massimo. Ma arrivo in ufficio e sulla scrivania trovo l’ultimo numero di “Figli Felici” che titola: “Mamme al lavoro e bambini felici”. Sembra quasi fatto apposta. Continua a leggere



Maschio o femmina? In 7 settimane la risposta

Sarà maschio o femmina? Chi di noi non si è posta questa domanda dopo aver saputo di essere in dolce attesa? E per conoscere la risposta abbiamo dovuto aspettare almeno tre o quattro mesi, ossia l’esito della villocentesi o più semplicemente l’ecografia.
Nel frattempo però abbiamo fantasticato, pensato al toto-nome, immaginato il corredino e, perché no, la futura stanzetta.

Ma i tempi cambiano, la medicina fa passi da gigante, e ora un particolare esame del sangue promette di scovare il sesso del nascituro quando l’embrione è ancora di 7 settimane, quindi con tre mesi in anticipo rispetto alle attuali tempistiche. Continua a leggere