Come ti chiami? Andrea! Ma sei maschio o femmina?

La Cassazione ha sentenziato: anche in Italia il nome Andrea è un nome bipartisan, per cui si può tranquillamente dare sia ad un maschio che ad una femmina, senza timore che ingeneri confusione tra i sessi.
La notizia è sul Tgcom.
La Suprema Corte ha spiegato che “la natura sessualmente neutra” del nome in questione “nella maggior parte dei paesi europei, nonché in molti paesi extraeuropei, tra i quali gli Stati Uniti, per limitarsi ad un ambiente culturale non privo d’influenze nel nostro paese, unita al riconoscimento del diritto d’imporre un nome di provenienza straniera al proprio figlio minore nei limiti del rispetto della dignità personale, non può che condurre ad una soluzione opposta a quella fornita dalla sentenza di secondo grado”. Continua a leggere

Nomi strani: in Egitto è nata Facebook, ma ci sono anche bimbi Linux, Google, 2.0…

Come avreste reagito se i vostri genitori vi avessero chiamato MD.80, oppure Walkman o magari Commodore 64 in onore dello sviluppo della tecnologia? O più simpaticamente Wikipedia nella speranza di farvi crescere con una cultura enciclopedica?
Di sicuro sarebbe stato originale. Esattamente come “Facebook”, il nome dato ad una bambina egiziana nata il 18 febbraio scorso.

I genitori hanno scelto per lei questo nome in onore del social network più famoso del mondo. O meglio in segno di gratitudine per il ruolo svolto da Facebook nella rivolta che ha portato alle dimissioni del presidente Hosni Mubarak lo scorso 11 febbraio. Rivolta che è stata soprannominata proprio “la rivoluzione di Facebook”.
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Toto-nome: Francesco e Giulia
sono i più diffusi in Italia

Ci sono migliaia di nomi a disposizione, ma poi alla fine noi italiani scegliamo sempre gli stessi o quasi. Tra i maschietti i nomi più gettonati sono: “Francesco, Alessandro, Matteo, Antonio e Giuseppe“. Tra le femminucce Giulia e Sofia.
Nomi che sempre più spesso vengono usati anche dagli stranieri che vivono nel nostro Paese.  E’ quanto è emerso da “L’Atlante dell’Infanzia“,  l’ultimo rapporto di Save the Children presentato alla Banca d’Italia.

Francesco, comunque è in testa alla classifica nazionale. Come dire: un classico intramontabile. Ma è più diffuso al Centro-Sud, nelle regioni di Lazio, Sardegna, Puglia, Molise, Calabria e Basilicata. Continua a leggere