Ogni volta che si parla di tv, di videogame, di playstation, di Wii, legata alle attività dei ragazzi, si sentono sempre e solo raccomandazioni: attenzione a non lasciare da soli i piccoli, a non farli giocare troppo, a non fare questo e a non fare quello.
Proprio per questo motivo la notizia che sto per darvi mi ha piacevolmente sorpresa: giocare ai videogame con i papà fa bene alle ragazzine adolescenti. Le fa sentire più legate alla famiglia e si comportano meglio.
I ricercatori della Brigham Young University’s School of Family Life hanno condotto uno studio proprio sui videogiochi e i bambini tra gli 11 e i 16 anni. Scoprendo che le ragazzine che si dedicavano a questo passatempo con un genitore godevano di un certo numero di vantaggi. Continua a leggere
Archivi categoria: Il mondo del bebè
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I bebè e la “legge della giungla”:
a 10 mesi sanno chi comanda
Chiamatelo istinto animale, chiamatelo rispetto per il capo branco o anche “legge della giungla”, fatto sta che i bambini già a 10 mesi capiscono chi comanda.
Sanno appena gattonare, a stento riescono a dire “mamma” o “papà” eppure hanno ben chiara una cosa: a dominare sono i più grandi. E così, ancora prima di aver spento la prima candelina sulla torta, i bebè sanno quale ruolo gerarchico ricoprono all’interno della famiglia. E sanno perfettamente che è “la taglia a fare la differenza” e quindi che il fratello o la sorella più grande hanno la meglio su di loro, ultimi arrivati.
Ma l’istinto della sopravvivenza li porta anche a studiare e mettere in pratica delle tecniche di rivalsa e di difesa. Tipo: se piango… mamma mi prende in braccio! Continua a leggere
Tata Lucia: “La notte è notte, bimbi nel lettino a luci spente”
I figli vanno mantenuti anche … da sposati
I figli sono come i diamanti: “sono per sempre”. Care mamme e cari papà avete un mutuo per 30 anni? Ebbene potrebbe non essere la cosa più lunga da “mantenere”. Il primato potrebbe spettare proprio ai vostri pargoli. I figli infatti vanno mantenuti anche da ultramaggiorenni, anche se sposati, se sono studenti universitari e non si sono ancora realizzati professionalmente. Continua a leggere
Scarpe con i tacchi per le bimbe: moda o danno?
Finora pensavo fosse un vezzo tutto suo, di Suri Cruise, la figlia del noto attore Tom e Katie Holmes, che più e più volte è stata ripresa e immortalata a passeggio con i suoi, con ai piedi delle scarpine con il tacco. Molto fashion, comode… non so!
Le bambine, si sa, impazziscono per queste cose. In genere scippano le scarpe alla mamma e passeggiano in casa con tacchi alti, collane e, quando riescono, con rossetto e unghie smaltate!
Imitare i grandi è il loro gioco preferito. Lo fa anche Marco, che è un bel maschietto! Anche se trovare in casa mia rossetti, scarpe con tacchi e smalto è una vera impresa titanica. Io ormai mi vesto come un maschiaccio per correre dietro ai miei uomini, sigh! Ho messo in cantina la mia femminilità… (la trousse è sepolta in chissà quale scatolone).
Ho divagato, scusate. Tornando alle scarpine con il tacco, quello che pensavo fosse solo un vezzo di Suri Cruise ho notato che invece sta diventando una vera e propria moda.
E, ahimè, sono sicura che a breve vedremo anche altre bimbe Vip, e non solo, passeggiare con il tacco ai piedi. Continua a leggere
Bimbi iperattivi? Da grandi nei guai finanziari
Care mamme il vostro bambino è iperattivo? Ha poco autocontrollo? Un consiglio: cercate di rimetterlo subito in riga, di riportarlo al più presto sulla “retta via” oppure da grande avrà “seri guai finanziari”. Più o meno entro i 32 anni di età.
E le brutte notizie non finiscono qui. Sempre a causa dell’iperattività questi bambini saranno anche i più inclini ad andare incontro a problemi di salute e a incappare nelle dipendenze come fumo, alcol, droghe. Insomma… una catastrofe annunciata.
A proferire tale “sentenza” non è Nostradamus (anche se potrebbe sembrare!), ma uno studio condotto dai ricercatori della Duke University diretti da Terrie Moffitt e Avshalom Caspi. Continua a leggere
Nido bilingue? Non è mai troppo presto
La filosofia del riuso, una manna per il portafoglio!
Lettini, culle, seggiolini auto, ma anche, girelli, fasciatoi, sdraiette e box, per non parlare dei piumini e paracolpi. Sono tutti oggetti che quando aspettiamo il primo bambino non vediamo l’ora di comprare e portare a casa. Tutto deve essere pronto, perfetto e coordinato.
Per lo shopping del bebè visitiamo i migliori negozi, selezioniamo le migliori marche.
Ebbene sì, per il futuro erede tutto deve essere al top e così spendiamo anche i “migliori euro”. Ma per lui…, si sa, non si bada a spese!
Ovviamente da belle inesperte ci facciamo consigliare dalle sapienti negozianti, che ci rifilano un sacco di cose non dico inutili, ma quantomeno “evitabili”. Continua a leggere
Fashion victim, l’innocenza dei sette anni dov’è?
Non ho avuto il coraggio di commentarle subito, sono troppo impulsiva e avrei rischiato di andare giù in maniera molto dura. Allora ho aspettato tempi migliori.
Ma oggi prendo spunto da un bellissimo articolo scritto da “Mamme a Milano” dal titolo Fashion Victims per riprendere il tema delle baby-modelle fotografate in pose sensuali e provocanti pubblicate su una rivista di moda lo scorso mese.
L’oggetto di questo servizio (perché si tratta di oggetti e non di soggetti!) sono bambine di circa sette anni truccate di tutto punto, acconciate e agghindate come delle adulte e riprese con il faccino imbronciato e pieno di torbide promesse. Vestite in oro e sdraiate, con fare ammiccante, su un letto adornato di cuscini leopardati. Ci mancava solo la sigaretta in mano…
E quale sarebbe il messaggio di questa pubblicità? E rivolto a chi? Ai genitori? Ai figli? Continua a leggere
Pit stop bebè? Ma dove? Il fasciatoio non c’è!
Come è possibile che all’alba del 2011 ancora nella maggior parte dei ristoranti, dei negozi e dei luoghi pubblici italiani non ci sia uno spazio dedicato al “pit stop dei bebè”? Non chiedo 10metri quadri attrezzati, arredati e corredati, ma un semplice fasciatoio, anche di quelli apri e chiudi, che occupano pochissimo spazio.
E’ incredibile, ma sono veramente pochi i posti che offrono questo servizio, quando invece, a mio avviso, dovrebbe essere obbligatorio, esattamente come lo è il bagno per le persone portatrici di handicap. Ci vuole per forza una legge? Non basta il buon senso? Continua a leggere