Quando origliare una conversazione tra colleghe… stimola!

Sono qui in ufficio e sto ascoltando due mie colleghe che parlano di giochi e cartoni per bambini.
Una è mamma di due splendide bimbe piccole, l’altra è zia di una bimba e di un bimbo.

La mamma: “Ho deciso di non far vedere più a mia figlia le Winx in tv”

L’altra: “Perché?”

La mamma: “Perché mia figlia mi ha chiesto le scarpe tacco 12 per andare al parco!  E poi vuole vestirsi con gonnelline mini e top cortissimi proprio come le sue beniamine. Ma può essere che in tv diano cartoni così diseducativi? Ma vogliono trasformare le mie figlie in escort del domani?” Continua a leggere



A Luca essere figlio unico non piace proprio!

Marco è partito.
Da giovedì sera è in Puglia con i nonni e Rebecca, la cuginetta.
Il mio grande ometto è felice e tranquillo. Spesso non trova neppure il tempo per salutarmi al telefono. E’ sempre indaffarato.
Il problema è Luca. Non ha accettato la partenza del fratello. Anzi, a dirla tutta, l’ha presa malissimo.
E’ diventato capriccioso, piange in continuazione.
Si è attaccato a me in maniera morbosa.
Una disperazione.
Venerdì sera non voleva tornare a casa.
“Mamma, andiamo a mangiare fuori?”, mi ha chiesto.
L’ho accontentato. Siamo andati in un posto dove ci sono tantissimi giochi e bambini.
Ma lui continuava a bisticciare con tutti.
“Che ti succede?”, gli ho chiesto.
Mi ha guardata con un fare minaccioso e mi ha risposto: “Lo vuoi capire o no che io voglio giocare qui con mio fratello!”
Sigh!

Inutile dirvi che da gran mangione che è, da tre giorni mangia come un uccellino. Continua a leggere



Un sabato di divertimento puro a Minitalia Leolandia!

La settimana scorsa Marco mi ha chiesto: “Mamma, prima di portarmi dai nonni in Puglia, mi faresti lo stesso regalo che mi hai fatto l’anno scorso?”
Io: “Che regalo?”
E lui: “Non ti ricordi? Siamo andati io, tu e papà al parco divertimento, a Minitalia-Leolandia
“Marco, ma l’anno scorso Luca era piccolo, ora è cresciuto”, gli ho risposto.
“Evvabene, portiamo pure lui, ma andiamo? Ti prego, ti prego, ti prego”, mi ha detto con insistenza.
“Non so, vedremo…”, e ho chiuso il discorso.

Sabato mattina, stranamente eravamo tutti e quattro in buona salute (o quasi), li ho tirati giù dal letto dicendogli: “Sveglia, dobbiamo uscire, oggi andiamo a passeggio”

Ormai in macchina Luca ha cominciato a chiedere: “Dove andiamo?”
E io: “Non lo so”

Marco: “Papà dove stiamo andando?”
E lui: “Non lo so”

Ad un certo punto, ormai vicinissimi al parco divertimenti, Marco ha guardato bene fuori dal finestrino ed esultando ha detto al fratello: “Luca, io questa strada me la ricordo bene! Guarda… lì ci sono le montagne russe e lì il palo alto alto con la palla e le luci… Ma sì… evviva stiamo andando a Minitalia”.
E il fratello: “Evviva, evviva”. Continua a leggere



Si è aperta la prima finestrella nel sorriso: è caduto il primo dentino!

C’è una prima volta per tutto nella vita.
Ci sono, però, delle prime volte che scivolano e passano inosservate e altre, invece, che per loro importanza e natura, si fissano nella memoria di ognuno di noi e nascoste in un angolino, quasi rannicchiate, rimangono lì a farci compagnia senza far rumore, salvo poi tornare in mente all’improvviso.

Ieri a casa mia c’è stata una bellissima “prima volta”: a Marco è caduto il primo dentino.
Ebbene sì, si è aperta una finestrella nel suo stupendo sorriso. E lui la mostrava orgoglioso al mondo. Continua a leggere



La festa dei remigini

E’ passata già una settimana e nel frattempo, sempre alla scuola di Marco, c’è stata anche un’altra festa, quella di fine anno. Ma nulla in confronto alla giornata dei remigini.
Quella non è stata solo una festa, ma una giornata memorabile, immortalata da filmini e foto. Ricca di emozioni e di momenti straordinari.
Io sono arrivata con abbondante anticipo per dare una mano alle altre mamme impegnate ad allestire il buffet (questa è la scusa ufficiale, in realtà è perché ero agitata e non stavo più nella pelle…) e per occupare i posti in prima fila. Non volevo perdere neppure un secondo.
Quando sono entrata nell’atrio della scuola sono rimasta a bocca aperta: sembrava un teatro: sedie, allestimenti, stereo e amplificatori… Continua a leggere



La festa dei remigini

E sì, è arrivato il gran giorno.

Oggi vi abbandonerò un po’ prima, uscirò dall’ufficio alle 16.00 per partecipare alla “festa dei remigini”, ossia alla festa dei bambini che si apprestano a lasciare la scuola materna per iniziare un nuovo percorso di studio e di vita: la scuola elementare!

Ma sapete perché si chiamano “remigini”? Perché tanti anni fa, prima del ’77, il primo giorno di scuola per i bambini di prima elementare era il primo ottobre, ossia il giorno in cui si festeggia di S. Remigio!  🙂  Continua a leggere



Un viaggio nella terra del sole, del mare e dei babà

Amalfi

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Descrivere un viaggio così bello in poche righe è difficile, ma stavolta ho portato le prove, queste splendide foto!
Vi prometto che cercherò di essere sintetica.
Cominciamo dall’inizio, dal 25 aprile.

Potevamo partire proprio nel giorno del compleanno di Luca? E poi, per andare dove? Non avevamo ancora prenotato nulla!
Il sole splendeva a Milano, ma le previsioni meteo per il Nord non erano particolarmente positive.
Quindi una cosa era certa: bisognava dirigersi verso Sud. Continua a leggere



Eccomi di ritorno!

Ciao a tutti, eccomi di ritorno dopo una decina di giorni di pieno relax! Dove siamo andati? Esattamente dove ci ha portati il meteo! Il 25 aprile abbiamo visto le previsioni del tempo: al nord brutto tempo, al sud sole. E così abbiamo fatto le valigie, siamo saliti in auto e siamo partiti all’avventura. Stavolta, forse, un po’ più organizzati del solito, visto che almeno un posticino dove dormire l’avevamo prenotato via Internet: “Bleu Village” a Meta di Sorrento. Destinazione:  costiera sorrentina e amalifitana, Capri, il Vesuvio e finalmente Napoli! Uno spettacolo della natura. Ma vi racconterò tutto nei dettagli… Continua a leggere


Che bella lezione di vita!

Qualche settimana fa a casa di mio fratello ho conosciuto una coppia con un figlio di quasi 4 anni.
Un bel bambino, vispo, intelligente, allegro, curioso, molto simpatico e affabile.

Un bambino come tanti, direte voi. Sì, ma con una particolare storia alle spalle.
E’ nato a 25 settimane di gestazione e quando è venuto alla luce pesava poco più di 600 grammi.

Ha impiegato un po’ a recuperare, ha subito anche diversi interventi, ma la sua tenacia e la sua grinta hanno fatto di lui un bambino speciale, un dono della vita.

Ho provato grande stima e grande ammirazione anche per i genitori.
Si sono trovati catapultati in questa avventura senza preavviso, in un giorno qualunque, quando tutto, fino all’attimo prima, sembrava andare per il verso giusto. Una bella gravidanza.

Di punto in bianco delle contrazioni forti. La corsa all’Ospedale più vicino, per scoprire che quella struttura non aveva la TIN (terapia intensiva neonatale) e che se rimaneva lì il bimbo sarebbe morto. L’avrebbero fatta abortire. Continua a leggere



Sono uomini, che ci vuoi fare!

Oggi ho il dente avvelenato.
Stamattina, come tutti i giorni eccetto che uno, ho accompagnato Marco a scuola.
Sulla porta della classe c’erano i fogli con gli orari per i colloqui con i genitori.
Mezz’ora di tempo per ogni bambino.
Ogni genitore fissa l’appuntamento con l’insegnante firmando nella casella, ancora libera, con l’orario più consono alle proprie possibilità e ai propri impegni.

Ma i fogli erano quasi tutti pieni.

Erano rimasti a disposizione solo gli orari più scomodi (almeno per me) tipo 16:30-17:00.

Chiedo alle maestra: “Quando sono stati appesi questi fogli?”

Mi risponde: “Venerdì mattina, è venuto tuo marito ad accompagnare Marco, ma non ha messo la firma”

Cosa? Venerdì mattina? Non ha messo la firma?

Ma possibile che l’unica volta che accompagna il figlio fa pure danni? Continua a leggere