Un sabato di divertimento puro a Minitalia Leolandia!

La settimana scorsa Marco mi ha chiesto: “Mamma, prima di portarmi dai nonni in Puglia, mi faresti lo stesso regalo che mi hai fatto l’anno scorso?”
Io: “Che regalo?”
E lui: “Non ti ricordi? Siamo andati io, tu e papà al parco divertimento, a Minitalia-Leolandia
“Marco, ma l’anno scorso Luca era piccolo, ora è cresciuto”, gli ho risposto.
“Evvabene, portiamo pure lui, ma andiamo? Ti prego, ti prego, ti prego”, mi ha detto con insistenza.
“Non so, vedremo…”, e ho chiuso il discorso.

Sabato mattina, stranamente eravamo tutti e quattro in buona salute (o quasi), li ho tirati giù dal letto dicendogli: “Sveglia, dobbiamo uscire, oggi andiamo a passeggio”

Ormai in macchina Luca ha cominciato a chiedere: “Dove andiamo?”
E io: “Non lo so”

Marco: “Papà dove stiamo andando?”
E lui: “Non lo so”

Ad un certo punto, ormai vicinissimi al parco divertimenti, Marco ha guardato bene fuori dal finestrino ed esultando ha detto al fratello: “Luca, io questa strada me la ricordo bene! Guarda… lì ci sono le montagne russe e lì il palo alto alto con la palla e le luci… Ma sì… evviva stiamo andando a Minitalia”.
E il fratello: “Evviva, evviva”. Continua a leggere

Una giornata indimenticabile al Parco Minitalia Leolandia

Marco è partito. E’ andato in Puglia dai nonni, lasciando in casa un vuoto che non vi posso raccontare.
Ma prima di separarci per 20 lunghi giorni, abbiamo voluto regalargli una giornata indimenticabile: una gita al Parco divertimenti Minitalia-Leolandia con mamma e papà (Luca al nido!).
Mai scelta fu più azzeccata.
Minitalia-Leolandia per i bambini è meglio del Paese  dei Balocchi di Pinocchio. Tante attrazioni, tanti giochi, tanti spettacoli e poi una passeggiata tra le meraviglie del Belpaese in formato ridotto.
L’ideale è essere alti almeno 105 centimetri. Perché molte attrazioni, per Marco le più divertenti, hanno quel fatidico numero come limite di altezza.

Siamo andati di giovedì perché pensavamo di incontrare meno gente. E invece  c’erano migliaia di ragazzi appartenenti ai vari oratori.
All’inizio mi sono spaventata un po’. Invece, devo ammettere, per fortuna che c’erano perché hanno portato una bella ventata di allegria, di chiassosa spensieratezza e di gioia.

L’organizzazione del Parco è splendida.

Ad accoglierci all’ingresso c’era lui: Capitan Uncino in carne ed ossa, accompagnato da alcuni Pirati della sua ciurma. Brutti, ma talmente brutti che Marco si è nascosto dietro le mie gambe. Effettivamente facevano impressione, sembravano appena usciti dal libro fiabesco di Peter Pan. Continua a leggere