Il 60% degli italiani è favorevole all’aborto, e voi?

Siete favorevoli all’aborto? E alla piccola abortiva Ru486?

A fare questa domanda agli italiani è stato il Censis. E sapete qual è stato il responso di questa indagine? Ben il 60% degli Italiani ha dato parere positivo. Il 26%, invece, ha detto di essere contrario.
In merito alla pillola abortiva (la Ru486),  il 54% si è detto favorevole e il 29% contrario.
Le quote di chi non sa esprimere un parere rispetto alle pratiche di interruzione della gravidanza si aggirano intorno al 14%: più numerosi gli anziani e le persone meno istruite.

Non so voi, ma questi numeri mi hanno sorpresa.
Non pensavo che ci fosse una maggioranza così schiacciante. L’Italia è un paese Cattolico e la Chiesa è assolutamente contraria all’aborto.
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Non ci sono dubbi: il feto sbadiglia

Il feto sbadiglia già quando è nell’utero e, inoltre, sbadigliare rappresenta un processo che potrebbe potenzialmente indicare lo stato di salute di un feto. Lo ha dimostrato una ricerca effettuata dalla Durham University  e pubblicata su PLoS ONE.

In passato, mentre alcuni scienziati sostenevano che il feto sbadigliasse, altri non concordavano e ritenevano che, semplicemente, aprisse la bocca.
La nuova ricerca distingue però chiaramente fra lo sbadiglio e il movimento di apertura della bocca basandosi sulla durata di questo gesto. Continua a leggere



Sabato 17 novembre si celebra la giornata mondiale del neonato prematuro

Un bambino su dieci nasce prematuro. Ogni anno, nel mondo, sono circa 15 milioni.
A lanciare l’allarme è l’Organizzazione Mondiale della Sanità in occasione della IV giornata mondiale del neonato prematuro che si celebra domani, 17 novembre.
Un dato che riguarda da vicino anche l’Italia dove ogni anno nascono pretermine (cioè prima della 37esima settimana) 40 mila neonati (6,9% dei nati vivi). Continua a leggere



Arriva un nuovo bebè. La gelosia? Per Tata Lucia non esiste

Arriva un fratellino o una sorellina in casa. E per quanto mamma e papà abbiano cercato in precedenza  di preparare il bambino più grande al lieto evento, le cose non vanno per il verso giusto.
Il primogenito non perde occasione di alzare la voce, strillare, fare capricci, saltare, cantare o sbattere degli oggetti per terra proprio quando il nuovo arrivato riposa.
Scena  vista e rivista? A casa mia migliaia di volte.
Cosa fa la mamma?
Chiede al “grande” di fare silenzio, di non svegliare il fratellino.

Ricordo che Marco mi chiedeva di andare in bagno tutte le volte che vedeva Luca attaccato al seno.
Io ero sul disperato andante. Se staccavo Luca, povero, cominciava a piangere come un disperato. Se non portavo Marco in bagno mi allagava casa.

Ahi, che pena!
Marco mi ha fatto tribolare parecchio dopo l’arrivo di Luca.
Gelosia? Io l’ho sempre definita così. Ma tata Lucia non è d’accordo.  Lei è assolutamente contraria all’uso di questa parola.
Per lei è piuttosto qualcosa di nuovo che accade in casa, che stravolge tutto e il bambino più grande non trova più la sua giusta collocazione. Invece lui, che è sempre e comunque un bambino, deve continuare ad avere il suo posto. Deve poter continuare a fare le cose che faceva prima. Continua a leggere



Infertilità? Interruzione di gravidanza? La causa potrebbe essere il sangue denso


Una donna su cinque colpite da ripetuti aborti spontanei soffre di una patologia che rende il suo sangue troppo denso e rischia di far arrivare al bimbo poco ossigeno, causando interruzioni della gravidanza.
Ma ancora oggi poche donne sono sottoposte al test che svelerebbe la presenza del problema, mentre molte vengono ‘etichettate’ come infertili.
A evidenziare il fenomeno sono gli esperti intervenuti a una conferenza a Londra, presso il Royal College of Physicians, sulla sindrome di Hughes, caratterizzata dal sangue ‘viscoso’. Continua a leggere



I neonati succhiano il latte quando riconoscono l’odore della madre

Non aveva ancora aperto gli occhi, era appena venuto al mondo, ma già cercava il mio seno. Mi sembrò una magia. Una sensazione unica.

Sapeva già tutto, sapeva perfettamente cosa fare e come farlo. Si posizionò vicino al capezzolo, aprì quella boccuccia come un uccellino, e cominciò a ciucciare con una tale forza che il giorno dopo avevo già i primi tagli (che dolore!).

“Possibile che abbia così tanta fame?”. Chiesi all’ostetrica che era con me.

“Si è attaccato come una ventosa – aggiunsi- ed è nato solo da due minuti”.

Lei sorrise e mi rispose: “Cerca la mamma”.

L’ostetrica aveva perfettamente ragione. Ed ora è stato dimostrato scientificamente: i neonati provano l’impulso a succhiare il latte quando riconoscono l’odore della mamma.
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Ecografia in gravidanza? Fino a nove mesi di attesa

Fare una ecografia in gravidanza in una struttura pubblica può comportare anche un’attesa di nove mesi. In pratica il bambino fa in tempo a vedere la luce!
Assurdo vero? Eppure è quello che è emerso dalla rilevazione civica “Percorso nascita, indagine civica sulle prestazioni sanitarie. Focus sugli screening neonatali” presentata dal Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva.

E l’ecografia è solo un esempio. Poi c’è l’epidurale rara nei piccoli ospedali, screening neonatali adeguati solo in 4 strutture su 10, pochi mediatori culturali nei punti nascita.

Dobbiamo continuare? Continua a leggere



Diventeranno mamme grazie all’utero donato dalle loro madri


In Svezia è realtà: sono stati fatti i primi trapianti di utero madre-figlia.
Lo stesso utero che le ha generate permetterà così a due donne di diventare a loro volta mamme.
Il destino le aveva “costrette” a rinunciare al loro sogno, ma la chirurgia ha compiuto il miracolo: il trapianto da donatrice vivente da mamma a figlia.
Che cosa non si fa per avere un figlio!
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Laura Pausini presto mamma

Sono sempre di più i volti noti della tv, del cinema e della musica che comunicano direttamente con i propri fan attraverso i social network.
Prima erano le agenzie di stampa a contendersi le notizie, strappando gli scoop e le prime news.
Ora invece sono gli stessi Vip che bypassano tutto e tutti e postano foto, notizie oppure fanno annunci in pompa magna sulle loro pagine: dai fidanzamenti, alle nozze, alle nascite dei bebè, ai divorzi, ai bimbi in arrivo.
Gli esempi sono ormai tantissimi, e anche in terra nostra, non si contano più: dalla Marcuzzi e Francesco Facchinetti, alla Caterina Balivo, solo per citarne alcuni.

L’ultima della lista è stata Laura Pausini che proprio nello scorso weekend ha annunciato dalla sua pagina Facebook di essere in attesa della sua primogenita.

Aspetta una bimba. E’ incinta di 4 mesi e mezzo e già dalla foto pubblicata si vede un bel pancino. Continua a leggere



Italiane in Svizzera per evitare l’amniocentesi: la sindrome di Down si scopre con un test

Tempo fa vi avevo parlato di un test che permette alle donne in gravidanza di diagnosticare se il piccolo è affetto dalla sindrome di Down semplicemente con un prelievo di sangue, senza fare esami invasivi come villocentesi e amniocentesi. La nuova analisi si chiama Prenatest.
In Italia ancora non si fa (non mi chiedete il perché). Ma nella vicina Svizzera, dallo scorso 20 agosto, sì. Così come anche in Germania, Austria e Liechtenstein.

Sapete cosa è successo? Si è creata una bella processione di future mamme italiane verso il Paese elvetico, tutte pronte a mettersi in fila presso le cliniche specializzate del Canton Ticino per fare il Prenatest al prezzo di 1.524 franchi svizzeri (circa 1.270 euro), più i 7 franchi (5,8 euro) per il prelievo di sangue.
Dati alla mano, il 90% delle richieste arriva proprio dal Belpaese. Continua a leggere