I neonati succhiano il latte quando riconoscono l’odore della madre

Non aveva ancora aperto gli occhi, era appena venuto al mondo, ma già cercava il mio seno. Mi sembrò una magia. Una sensazione unica.

Sapeva già tutto, sapeva perfettamente cosa fare e come farlo. Si posizionò vicino al capezzolo, aprì quella boccuccia come un uccellino, e cominciò a ciucciare con una tale forza che il giorno dopo avevo già i primi tagli (che dolore!).

“Possibile che abbia così tanta fame?”. Chiesi all’ostetrica che era con me.

“Si è attaccato come una ventosa – aggiunsi- ed è nato solo da due minuti”.

Lei sorrise e mi rispose: “Cerca la mamma”.

L’ostetrica aveva perfettamente ragione. Ed ora è stato dimostrato scientificamente: i neonati provano l’impulso a succhiare il latte quando riconoscono l’odore della mamma.
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Perché il calcio del latte materno non trasforma il seno in ossa?

Perché il calcio del latte materno non trasforma il seno in ossa?
Vi siete mai posti questa domanda?
Il latte materno contiene elevate quantità di calcio che in teoria potrebbero trasformare il seno in ossa.
Perché nella realtà non è così?
Da anni i ricercatori stanno cercando di dare una spiegazione a questo “mistero”.
Ora gli studiosi Carl Holt dell’Università di Glasgow (Regno Unito), e John Carver dell’Università’ di Adelaide (Australia), hanno pubblicato la loro teoria sul Journal of Evolutionary Biology. Continua a leggere

Nel latte materno la proteina anticancro che protegge il bebè

Sui benefici del latte materno se ne sono dette di ogni.
Ma siccome le meraviglie dell’allattamento al seno non si esauriscono, oggi i ricercatori ci hanno svelato un altro motivo per il quale è preferibile attaccare il bambino al seno piuttosto che al biberon.
E’ stato scoperto, infatti, che il latte materno contiene una proteina anticancro che protegge il neonato. Continua a leggere

Diossina nel latte materno

Il latte materno è sempre il nutrimento migliore?
Fino a 10 minuti fa avrei risposto di sì senza dubbi. Ora risponderei: dipende da dove vive e da cosa respira e mangia la mamma!
Pensate che in Italia, nelle aree più contaminate, come a Taranto, nel latte materno è stata trovata della diossina in quantità ben maggiore della dose tollerabile dall’organismo.
In particolare sono stati rilevati fino a 20 picogrammi per grammo di grasso, quando la dose settimanale tollerabile è stata fissata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità a 14.
A lanciare l’allarme è la Campagna nazionale per la difesa del latte materno dai contaminanti ambientali promossa da associazioni di pediatri, oncologi e genitori. Continua a leggere

L’assistenza post parto? In farmacia!

In passato abbiamo spesso parlato del senso di abbandono che provano le mamme dopo il parto. Ebbene, qualcosa in questo senso si sta muovendo. E’ ancora un piccola cosa, una piccola iniziativa, ma è pur un segnale: a Strigno, in Trentino, è nata la prima farmacia amica dell’allattamento materno.

Obiettivo del progetto, promosso dall’associazione ‘Il Melograno’, è di costruire una rete tra ostetriche, pediatri e farmacisti per sostenere le madri nell’allattamento esclusivo al seno almeno fino ai sei mesi di vita del bambino. Continua a leggere

Profumo di tetta: l’odore del seno materno rende irresistibile il latte per i neonati!

Ok, lo ammetto: ogni tanto (ma proprio ogni tanto) giusto per divertirmi un po’, quando i miei bimbi erano piccoli piccoli e volevano allattare, giocavo con la mia tetta.
Quando erano lì, pronti per la pappa, con gli occhi chiusi e la boccuccia aperta, come dei piccoli uccellini, io spostavo il capezzolo giù, su, a destra e sinistra e loro muovevano esattamente nello stesso verso la bocca, come se avessero un radar di precisione.
Avete mai provato? Sono incredibili!
Ora sono agli sgoccioli. Luca ha 17 mesi e pian piano sta smettendo di allattare. Si attacca solo la sera per qualche minuto prima di addormentarsi. E ogni tanto ancora gli faccio questo simpatico scherzetto e, anche adesso che è grandicello, ha un fiuto da mastino. Riesce a beccare il capezzolo ad occhi chiusi e a primo colpo!
Ma come è possibile che  questi piccoli riescano sempre e in ogni circostanza a trovare il capezzolo senza mancare un colpo? Continua a leggere

Balie moderne: il latte di mamma si trova sul Web

L’idea all’origine era delle più nobili e riprendeva, in versione moderna, quello che si faceva ai tempi delle nostre nonne, quando tra mamme c’era molta solidarietà e ci si aiutava a vicenda. Se una non aveva latte e un’altra ne aveva in abbondanza quest’ultima allattava anche i bambini dell’amica. Insomma faceva da balia.
Ma allora c’era la guerra, si pativa la fame e senza latte materno i bambini difficilmente riuscivano a sopravvivere. Ora invece, per fortuna, le condizioni sono cambiate. Chi non ha latte a sufficienza può ricorrere senza problemi a quello artificiale.

Eppure negli Usa, dove l’allattamento materno è quasi una ‘mission’, ha preso piede uno strano trend: le balie sul web.
Proprio così. Sono nate diverse community su Facebook e su altri social network dove ci si incontra per trovare latte materno o per offrire il proprio, quando madre natura abbonda, ad altre donne meno fortunate. Continua a leggere