Addio amniocentesi, ora per conoscere il Dna del feto basta fare un test del sangue

Fare l’amniocentesi o la villocentesi o no? Rischiare di perdere il bambino con un esame invasivo o accettare il rischio che non sia sano? Tutte, o quasi tutte, le future mamme in attesa si sono poste queste domande. Alcune si sono fermate agli esami di screening, tipo tri-test, traslucenza nucale, bi-test, che non sono invasivi ma che non danno neppure la certezza dell’esito, ma solo una probabilità che il bimbo sia sano. Ora invece è possibile conoscere il Dna del feto, e quindi sapere se una malattia genetica è stata trasmessa dal genitore al figlio senza aghi nella pancia per prelievi di liquido amniotico o tessuto coriale ma solo con un test del sangue che separa il Dna materno da quello del figlio. Continua a leggere



Stop alla depressione post-partum
arriva “un sorriso per le mamme”

Dovrebbe essere uno dei momenti più belli della nostra vita. Anzi per molte lo è. Diventare mamme è una emozione talmente forte, una gioia talmente grande che è difficile da racchiudere e descrivere con delle semplici parole. Solo chi ha avuto la fortuna di vivere questa esperienza può capire. Eppure in Italia circa 90mila donne all’anno vengono colpite dalla depressione in gravidanza e post-partum.

Numeri talmente importanti che hanno portato l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) con il patrocinio della presidenza del Consiglio dei Ministri e del ministero della Salute a lanciare “Un sorriso per le mamme“, una campagna volta a informare ed aiutare le neo-mamme in difficoltà. Continua a leggere



La fertilità? E’ una questione di “stagioni”

E’ talmente assurda e incredibile come notizia che non potevo fare a meno di riferirvela: da uno studio condotto dall’università di Vienna è emerso che la fertilità cambia con le stagioni. Proprio così. Si ha più probabilità di diventare genitori se si evita di nascere in alcuni periodi dell’anno.
In particolare gli uomini nati in autunno hanno meno figli di quelli nati in primavera, e le donne nate in estate tendono ad avere meno figli di quelle nate negli altri mesi dell’anno. Continua a leggere



Siamo o no delle “eco-mamme”?

Dite la verità, quasi tutte voi, in attesa del primo bambino, avete dato un’occhiata a qualche sito sui pannolini lavabili.
Ma poi, quante hanno messo in pratica il buon proposito?

I vantaggi sarebbero molteplici:
– per il sederino del bambino (a contatto con il tessuto piuttosto che con la plastica)
– per il portafoglio (un risparmio di circa 800 € in tre anni)
– per l’ambiente (una tonnellata di rifiuti in meno per ogni bambino).

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Siamo le mamme più vecchie d’Europa

Noi italiane abbiamo uno strano primato in Europa: siamo, come direbbe il mio ginecologo, le “primipere più attempate”. Insomma, per farla breve, siamo le mamme più vecchie del Vecchio Continente. In media, ci decidiamo a mettere al mondo il primo bambino alla veneranda età di 31,1 anni.

Ma consoliamoci, non siamo le uniche. Come noi anche le donne irlandesi e lussemburghesi. Sul fronte opposto della classifica, invece, ci sono le donne bulgare, che partoriscono il primo figlio a 26,8 anni, e le olandesi a 27,7 anni. Lo rivela l’Annuario statistico italiano 2010 dell’Istat.

Io nel mio piccolo ho contribuito ad alzare la media: primo bebè a 35 anni, il secondo a 37, ma confido nel detto: “Gallina vecchia fa buon brodo”.
Lo so, mi sto dando della “gallina” da sola! Ma fintanto che lo faccio io… me lo posso perdonare. :o) Continua a leggere



Con un ghiacciolo addio nausee in gravidanza

Per tutte le mamme in attesa e alle prese con quelle fastidiosissime nausee (per fortuna è solo un lontano ricordo, ;O) è arrivato un nuovo rimedio: il ghiacciolo anti-nausea.
Lo so, non è proprio il periodo migliore per mangiare ghiaccioli, brrrrrr… mi si gela il palato solo all’idea e sarebbe sicuramente stato meglio se avessero inventato la polenta anti-nausea, ma se funziona davvero… ben vengano!

Si chiamano Lillipops e in Inghilterra sono diventati già un cult fra le donne incinte. Disponibili in cinque gusti (pompelmo e mandarino, limone e menta, camomilla e arancia, lime e vaniglia, zenzero) promettono di eliminare il disturbo o di ridurlo fino al 95%. In Italia sono già in vendita nelle farmacie. Continua a leggere



Il bebè nasce già con le sue preferenze alimentari

Care mamme lo sapevate che la salute e i gusti culinari dei nostri bambini dipendono da ciò che abbiamo fatto durante i nove mesi di gravidanza? Proprio così. A sostenerlo sono diversi studi condotti sull’argomento e raccolti nel libro intitolato “How The Nine Months Before Birth Shape The Rest Of Our Lives” (Come I nove mesi prima della nascita possono formare il resto della tua vita), di Annie Murphy Paul.
A dire il vero anche mia madre in passato me lo aveva detto più volte, ma le avevo dato poco credito. Ora a “rivelarlo” sono le ricerche del Royal Veterinary College di Londra, del Monell Chemical Senses Center di Philadelphia e dalle Oregon State University. Continua a leggere



Maschio o femmina? In 7 settimane la risposta

Sarà maschio o femmina? Chi di noi non si è posta questa domanda dopo aver saputo di essere in dolce attesa? E per conoscere la risposta abbiamo dovuto aspettare almeno tre o quattro mesi, ossia l’esito della villocentesi o più semplicemente l’ecografia.
Nel frattempo però abbiamo fantasticato, pensato al toto-nome, immaginato il corredino e, perché no, la futura stanzetta.

Ma i tempi cambiano, la medicina fa passi da gigante, e ora un particolare esame del sangue promette di scovare il sesso del nascituro quando l’embrione è ancora di 7 settimane, quindi con tre mesi in anticipo rispetto alle attuali tempistiche. Continua a leggere