Balie moderne: il latte di mamma si trova sul Web

L’idea all’origine era delle più nobili e riprendeva, in versione moderna, quello che si faceva ai tempi delle nostre nonne, quando tra mamme c’era molta solidarietà e ci si aiutava a vicenda. Se una non aveva latte e un’altra ne aveva in abbondanza quest’ultima allattava anche i bambini dell’amica. Insomma faceva da balia.
Ma allora c’era la guerra, si pativa la fame e senza latte materno i bambini difficilmente riuscivano a sopravvivere. Ora invece, per fortuna, le condizioni sono cambiate. Chi non ha latte a sufficienza può ricorrere senza problemi a quello artificiale.

Eppure negli Usa, dove l’allattamento materno è quasi una ‘mission’, ha preso piede uno strano trend: le balie sul web.
Proprio così. Sono nate diverse community su Facebook e su altri social network dove ci si incontra per trovare latte materno o per offrire il proprio, quando madre natura abbonda, ad altre donne meno fortunate.

Un movimento che si è allargato a macchia d’olio al punto da portare la Food and Drug Administration (Fda), l’ente governativo statunitense per il controllo su farmaci e alimenti, a emettere lo scorso autunno una nota che mette in guardia le americane dall’acquisto di latte materno da sconosciute o attingendo a contatti su Internet.
I rischi potrebbero essere molteplici, ha avvertito la Fda, compresa la contrazione del virus Hiv o l’assunzione, per il bebe’, di inquinanti chimici o droghe attraverso il prezioso alimento.

Su Facebook e altri social network la pratica funziona così, racconta un articolo apparso sul Washington Post: le neomamme postano dei messaggi in cui dichiarano se hanno bisogno di latte materno o se ne hanno in abbondanza, al punto da poterne offrire ad altri bebè. A questo punto ci si incontra, solitamente di persona, e si consegna il latte congelato.

“Ho pensato che fosse la cosa più strana della quale avevo sentito parlare” – ha raccontato Su zanne Terry, di Frederick, nel Maryland, che ha scoperto dopo quattro mesi dalla nascita della sua bimba che il proprio latte non era sufficiente alla piccola. “Mi dava i brividi l’idea di dare a mia figlia un latte materno che non fosse il mio, ma non volevo nutrirla con del latte artificiale. Ero, come si sul dire, tra l’incudine e il martello”.

Alla fine Terry ha deciso di nutrire sua figlia con il latte di altre neo-mamme. L’allattamento artificiale le sembrava meno salutare, e dunque più rischioso, del latte di una perfetta sconosciuta.

Una percezione molto diffusa negli States anche grazie alla forte campagna di sensibilizzazione ‘il seno è meglio’, lanciata da diverse istituzioni e società scientifiche americane come quella dei pediatri e, in ultima istanza, anche dalla first lady Michelle Obama.

Secondo l’Aap, ad esempio, l’allattamento al seno riduce la probabilità di incorrere in un gran numero di malattie infettive. Tantissimi, poi, gli studi che ne documentano, prove alla mano, i benefici.

E questo messaggio alle statunitensi è arrivato talmente chiaro e forte che ha anche oltrepassato i confini degli Usa arrivando in Canada dove Emma Kwasnica, una madre di Montreal, nell’ottobre scorso ha lanciato su Facebook un gruppo a livello mondiale chiamato ‘Eats on Feets’ che ha appunto l’obiettivo di mettere in contatto madri per lo scambio gratuito di latte naturale.

Ma voi allattereste vostro figlio con il latte di una perfetta sconosciuta?

Io sinceramente no. Con il latte di un’amica… forse.
Per fortuna madre natura è stata generosa con me, ho avuto e ho ancora tanto latte.
Ma in caso contrario, in barba a tutti gli studi, non avrei esitato neppure un attimo a dare ai miei pargoli il latte artificiale. Forse ha meno proprietà di quello naturale, ma sicuramente è più controllato!

18 risposte a “Balie moderne: il latte di mamma si trova sul Web

  1. Ciao a tutte, la mia cucciola ha 16 mesi e ancora la allatto, starò esagerando?
    La pediatra dice che fino a due anni va benissimo, anzi lo consiglia vivamentel’OMS.
    Ormai non ho granché e stamattina, per la prma volta, non l’ho allattata…
    vedremo cosa succede quando torno da lei!

  2. io tra alti e bassi diciamo che va bene, sono un pò stanca, ma come tutte le mamme 😉 ogni volta che leggo un tuo post, mi si stringe il cuore, nn fraitendermi, è solo che ad esempio quando hai scritto ma purtroppo è andato via a causa di una evento gravissimo e quindi è stato necessario ricorrere a quello artificiale, avrei voluto dirti che sei una grande mamma e sopratutto forte x i tuoi figli….da dove scrivi (curiosità femminile) 🙂

  3. In altri tempi avrei potuto essere d’accordo, ma oggi come oggi ricorrerei al latte artificiale. Ho allattato Alessio fino a 6 mesi, mentre Chiara si è attaccata una volta sola e quindi è cresciuta con il latte artificiale. Ovviamente avrei preferito allattare anche lei, ma purtroppo è andato via a causa di una evento gravissimo e quindi è stato necessario ricorrere a quello artificiale. Sinceramente non me la sentirei di dare a mio figlio il latte di una perfetta sconosciuta, per quanto possa essere controllato e sicuro.

  4. non so se col prossimo mi andrà meglio, con marco il mio primo cucciolo non l’ho alalttato granchè lui è nato piccolo e prematuro e non aveva la forza di succhiare, son ricorsa quasi subito al altte artificiale e non me ne pento, almeno me lo godevo emntre prendeva i suoi 30 gr di latte in 45 minuti…una lumaca insomma… non avrei sopportato dif arlo allattare da altre mamme piu fortunate 🙂

  5. Come gia detto, avevo poco latte, per cui fino al 4/5 mese ho dovuto dare sempre anche l’aggiunta, poi per nn impazzire sono arrivata alla scelta dell’artificiale al 100%. I primissimi mesi, avevo un’amica che nn aveva latte, avendo partorito 1 ora dopo di me, mi chiese di allattare il suo bambino, sinceramente nn me la sono sentita…..

  6. la pratica di allattare un bambino non tuo era diffusissima qualche anno fa, chi non poteva allattare si rivolgeva ad una signora che poteva, questo accadeva soprattutto nei paesini come il mio dove tutti si conoscevano e quindi bene o male sapevi “che latte” davi a tuo figlio.
    Certo io non me la sentirei di nutrire il mio bambino con il latte di una perfetta sconosciuta, ma se conosci la persona forse si (ma anche no, vedi sotto!:-))
    Dopo aver partorito, ci siamo incontrate noi neo mamme che avevamo seguito il corso preparto insieme, ed eravamo lì tutte con le tette al vento ad allattare i nostri cuoccioli tranne una. Siccome l’incontro si era protratto troppo, la sua bambina piangeva a squarcia gola perchè aveva fame e lei non aveva preparato nulla, e con naturalezza le ho chiesto “vuoi che l’allatti io?”, lei ha accettato la mia proposta e mi ha passato la sua bimba che si è attaccata a me ciucciando un bel pò. devo ammettere che anche per me è stata una strana sensazione vedere quella bimba attaccata al mio seno, però è stata una cosa molto bella e adesso i due folletti sono “fratellini di latte”…non è stata la stessa cosa quando un pò per gioco ho chiesto ad un’amica di provare a vedere se Cesare si attaccava al suo seno…(ero stra-convinta non lo avrebbe mai fatto) e quando ho visto la scena di lei con il mio pupo che ciucciava, sono diventata bordeaux in faccia e le ho chiesto di smettere perchè non ce la facevo a sopportare questa cosa…cuore di mamma attaccatissima!
    Però so di donne che non possono allattare che si rivolgono alle banche del latte e di altre che lo donano

  7. Io sono d’accordo con te, ho avuto la fortuna di allattare mio figlio fino a 7 mesi, poi causa lavoo e stress mio ,il latte scarseggiava e sono passata a quello artificiale, certo è che anche io non avrei esitato un attimo a darglielo quello artificiale, non lo so non mi piace il pensiero di dare il latte di qualcun altra a mio figlio, forse è anche una forma di gelosia la mia…..e pensare che mia nonna allattava mio padre e il nipote contemporaneamente……

    Rosa

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