Il parto: in ospedale o nelle Case Maternità?

Partorire in casa come facevano le nostre nonne. Ci avete mai pensato?
Io devo essere sincera no. E non mi sono mai posta neppure il problema di cercare una alternativa all’ospedale. Anzi, sono andata alla ricerca di quello più attrezzato in caso di problemi del piccolo. Infatti ho partorito entrambe le volte alla Mangiagalli di Milano, una vera e propria “fabbrica di bambini”, ma centro d’eccellenza per le patologie neonatali.
L’assistenza al parto, devo ammettere, che è stata eccezionale. Quella post parto… meno. Forse perché erano nati troppi bambini. Ma mi sono sentita un po’ abbandonata. E dopo appena 48 ore ero già a casa alle prese con un fagotto piagnucolante che non sapevo neppure prendere in braccio, allattare e cambiare. Un’avventura!
Ovviamente tutto è stato più semplice con il secondo bambino. Avevo già un background sufficiente per cavarmela da sola in cambi pannolini, cura dell’ombelico e allattamento.

Eppure ultimamente il parto in casa sta riprendendo piede. E ancora di più il parto nelle Case Maternità. In Italia sono già cinque. E rappresentano una alternativa per le donne che scelgono un luogo più intimo e accogliente dove dare alla luce il proprio figlio.

Guardate questo bellissimo servizio di Verissimo: IL VIDEO
Di sicuro le Case Maternità sono meno attrezzate delle strutture sanitarie, ma più monitorate rispetto alle mura domestiche e offrono assistenza sia pre-parto che post parto.
Tutte le donne, o meglio tutte le neo-mamme, possono tornare in ogni momento nella struttura, farsi aiutare nelle difficoltà, farsi consigliare e sentirsi così meno sole e abbandonate anche nell’affrontare i piccoli problemi quotidiani. In questo modo, assicurano gli esperti, si riducono anche le possibilità di depressione post-parto.

Io, ammetto l’ignoranza, non sapevo neppure che dell’esistenza di questi centri. E ormai in tema di figli… ho già dato! Ma questo post può essere comunque di aiuto alle future mamme!

11 risposte a “Il parto: in ospedale o nelle Case Maternità?

  1. Ho avuto il parto naturale in ospedale, durante la gravidanza avevo pensato di partorire in casa o in una casa famiglia ma non conoscevo ne un’ostetrica che mi potesse far partorire in casa ne ero a conoscenza di case famiglia nelle mie zone, quindi ho optato per l’ospedale dove sono stata trattata come una regina…ho avuto assistenza per tutto il tempo e anche dopo sono stata seguita dalle puericultrici che mi hanno dato consigli preziosissimi.
    Anch’io ho visto il servizio della casa famiglia in TV e vi dirò che per il prossimo figlio ci penserò seriamente…
    partorire è una cosa meravigliosa, subito dopo aver messo alla luce la mia creatura (parto indotto e lo hanno tirato fuori con la ventosa) ho subito chiesto a mio marito di farne un altro…lo rifarei altre mille volte, di quel giorno non ricordo di certo il dolore…

  2. io ho partorito in ospedale…in quello che è considerato da tutti il migliore di roma…l’ospedale dei vip…sono stata abbandonata a me stessa..unica vicina a me è stata una santa ostetrica che ha avuto pena! dopo di che mi hanno lasciato a me stessa…risultato: i punti messi male hanno fatto infezione e il bimbo che non è riuscito mai ad attaccarsi(causa anche del frenulo attaccato e non visitato!) ha fatto sì che in pochi giorni mi venisse la mastite al seno! 48 ore e liberare la barella (premetto:parto naturale indotto perchè oltre tempo-42 settimane +2 IN BARELLA!!!)…non ho sofferto di depressione ma sono stati momenti difficili…ma rifarei tutto…in sala parto già volevo un altro figlio! il mio desiderio di maternità è troppo forte…e infatti ora che un altro figlio non arriva sto entrando in paranoi!!! comunque credo che andrei sempre in un ospedale(sicuramente un altro!) perchè serve assistenza sanitaria in alcuni casi…e io l’ho provato sulla mia pelle!!!

  3. Per Naturale: chiedi aiuto, a tuo marito a tua madre, a un’amica!
    Le crisi post partum si superano e poi rimangono solo un brutto ricordo.
    Troppe volte si ascoltano opinioni degli altri che fanno apparire la maternità una passeggiata, non è così e tu ora non puoi non parlarne con qualcuno, non stai facendo niente di male e ogni mamma è diversa da un’altra!

  4. chi mi conosce sul blog sa che per il momento non ci penso proprio ad avere un altro figlio ma ho sempre pensato che il secondo l’avrei fatto naturalmente ( il primo cesareo), non prendetemi per matta si può fare seguita da un ostetrica e senza epidurale la cosa è fattibile ….. inoltre conosco una signora che dopo il primo cesareo ha fatto altri 3 parti naturali e lo rifarebbe altre 1000 volte e stiamo arlando degli anni 70!!!

  5. Non sapevo dell’esistenza di questa case maternita’, su cui potrei fare un pensierino per un eventuale 2° figlio. Il parto in casa mi piacerebbe ma non mi da’ fiducia, ho sempre paura di un qualsiasi possibile imprevisto, non tanto per me ma per il piccolo, che avrei sulla coscienza per tutta la vita, all’ospedale per il 1° parto mi sono trovata benissimo, le ostetriche sono eccezionali, e quello che mi ha stupito e’che loro, abituate ogni giorno a vedere donne che soffrono, quindi dovrebbero esserci abituate, mai nemmeno per un attimo hanno banalizzato il mio dolore, e mi hanno assistita ogni istante. certo si’, 48 ore e via…liberare il letto! a casa con un esserina urlante sempre attaccata affamata bisognosa di coccole con le coliche e chissa’ che altro…pero’ come avevo gia’ detto nella mia citta’, parma, c’e’ questo progetto della dimissione assitita, per cui dopo 1 giorno dalla dimissione vengono a casa ostetrica e pediatra, e le ostetriche sono poi sempre disponibili al consultorio in modo gratuito…meglio di niente. il progetto e’ nato appunto per ovviare al problema che oggi le dimissioni dei parti sono molto rapide…
    pero’ in un futuro mi piacerebbe informarmi di piu’ su queste case maternita’…
    per Silvia: quando si e’ incinte di 7 mesi, me lo ricordo, cresce la paura del dolore e del parto, ero terrorrizzata, ma frequentando il corso pre parto ho avuto le informazioni necessarie per affrontarlo al meglio…anch’io volevo fare l’epidurale, perfortuna ci ho ripensato…l’ostetrica mi ha dato le basi per trovare la forza e il coraggio in me stessa per affrontare questa cosa meravigliosa che e’ stata la nascita di mia figlia…e ora non ricordo piu’ il dolore, le imprecazioni, la richiesta continua ma per fortuna inascoltata perche’ dettata solo dal dolore di un’anestesia, la paura, ma solo il suo faccino quando me l’hanno messa in braccio.
    ricordo il parto come un’esperienza bellissima, unica, inimitabile, che insieme alla gravidanza, ripeterei altre mille volte.invece, riallacciandomi a cio’ che ha scritto Rosa, non ripeteri altre mille volte il senso di inadeguatezza che provavo quando mia figlia piangeva disperata in preda alle coliche e io non riuscivo a calmarla…questo per dire che fare figli e’ davvero un’impresa tutta in salita, e credo che , per la mia esperienza, il parto sia stata la piu’ facile fin’ora…sono stata fortunata, ho avuto un bel travaglio e un bel parto, veloci, pero’ consiglio a tutte di viverlo.non si tratta di soffrire o non soffrire, ma di acoltare la forza che la natura ci da’ in quel momento…
    durante il parto si liberano ormoni che con l’epidurale sarebbero bloccati, e sono quegli ormoni come le endorfine che ci fanno provare subito dopo il parto un senso di pace che nient’altro mai ci dara’..con ns. figlio in braccio.
    ovvio queste e’ la mia esperienza, non voglio spaventare nessuno ne’ per il parto ne’ per il dopo, ne’ biasimare chi sceglie l’epidurale…consiglio solo di aspettare e vedere in quel momento se ce la facciamo o no…magari ce la facciamo, e se non ce la facciamo allora chiediamola senza timori, ma non chiediamola a priori, potremmo anche farcela senza…

  6. Cara Silvia, io ho partorito tutti e 2 i figli senza epidurale. Non mi ricordo neanche la sofferenza che ho provato in quei frangenti. Il brutto viene dopo. Perche nel mio caso son caduta in depressione, e forse se avessi avuto vicine quelle signore del video di Verissimo, ora non sarei sulla soglia di una crisi di nervi….nel migliore delle ipotesi. Perche se avessi il coraggio, farei di peggio.

  7. Ciao Silvia, io ho partorito con cesareo programmato causa problemi miei di salute, ovviamente ho sofferto quello che un cesareo può far provare prima durante e dopo. Tante amiche conoscenti hanno sofferto con il parto naturale, per cui mi auguro, per te, che l’epidurale possa alleviare la sofferenza fisica, però non pensare che avere figli sia “Proprio una passeggiata” sia in un modo che nell’altro, inoltre il parto è solo l’inizio di una GRANDE SCALATA, meravigliosa, ma pur sempre in SALITA! In Bocca al Lupo e Auguri, stai per entrare a far parte del MERAVIGLIOSO MONDO DELLE MAMME 🙂

  8. LA sofferenza dura quel tempo che dura ma poi va via.
    L’esperienza di partorire in una casa maternita, piena di calore e di umanita, di dolci colori e voci gentili, invece, ti rimane per sempre.

  9. E fare una via di mezzo??
    Io in ospedale mi sono sentita più sicura per l’assistenza al parto e ci ritornerei per un’eventuale seconda gravidanza.. mentre nel post parto (soprattutto se si è primapare) ci vorrebbe un pò più di sostegno secondo me. Anch’io mi sono sentita abbandonata a me stessa con una frugoletta urlante che non voleva saperne di attaccarsi al seno.. dopo 48 ore mi hanno dimessa e ancora avevo seri problemi con l’allattamento. A casa è stata durissima e sono caduta un pò in depressione.. non ero felice.. e ne soffrivo..

  10. Sono incinta al settimo mese. Ma io senza l’epidurale non partorisco neanche… MI RIFIUTO DI SOFFRIRE!
    E non credo che nelle case maternità ci siano gli anestesisti. Quindi … no grazie. Ospedale con epidurale, sempre, grazie!

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