Ahi, ahi, ahi, anche noi colpiti dall’influenza!

La settimana scorsa avevo letto la notizia: “L’influenza ha raggiunto il suo picco massimo, sei bambini su 10 sono a letto“. Mammamia… un disastro!
Ed effettivamente tra varicella ed influenza alla scuola materna di Marco c’erano veramente pochi bimbi.
Ma egoisticamente, mi sono detta: “Beh, quest’anno miracolosamente l’abbiamo scampata!”. Continua a leggere

I bebè e la “legge della giungla”:
a 10 mesi sanno chi comanda

Chiamatelo istinto animale, chiamatelo rispetto per il capo branco o anche “legge della giungla”, fatto sta che i bambini già a 10 mesi capiscono chi comanda.
Sanno appena gattonare, a stento riescono a dire “mamma” o “papà” eppure hanno ben chiara una cosa: a dominare sono i più grandi. E così, ancora prima di aver spento la prima candelina sulla torta, i bebè sanno quale ruolo gerarchico ricoprono all’interno della famiglia. E sanno perfettamente che è “la taglia a fare la differenza” e quindi che il fratello o la sorella più grande hanno la meglio su di loro, ultimi arrivati.
Ma l’istinto della sopravvivenza li porta anche a studiare e mettere in pratica delle tecniche di rivalsa e di difesa. Tipo: se piango… mamma mi prende in braccio! Continua a leggere

La depressione? Più dopo un parto che dopo un aborto

La mia collega mi ha consigliato di non scrivere questo pezzo. “E’ troppo triste e intristisce il blog”, mi ha detto. “Bisogna divertire chi legge”. Ma per onore di cronaca io voglio ugualmente parlarvi di questo tema piuttosto delicato che interessa tante di noi: la depressione.
Se non vi va… cambiate pure post, non mi offendo :o)
Partiamo da un dato di fatto: il mal di vivere è rosa. Le donne che ne soffrono sono più del doppio degli uomini. Detto questo, la cosa che mi ha stupito di più è che per il gentil sesso il rischio di cadere in un stato depressivo, ansioso o di alterazione mentale, è più alto dopo un parto che dopo un aborto. Continua a leggere

La storia della “mela magica”

Cosa non si fa per i figli!
Ogni volta, per convincerli a fare qualcosa che proprio non vogliono fare, bisogna inventarsene una. Anche due!
Con Marco siamo alla frutta… Nel senso che lui proprio non vuole mangiarne. Di nessun tipo, di nessun genere. Si rifiuta. E così per invogliarlo ad assaggiare almeno la mela… ci siamo inventati la storia della “mela magica”. Continua a leggere

Tata Lucia: “La notte è notte, bimbi nel lettino a luci spente”

Tata Lucia nel salotto di Federica Panicucci, a Mattino 5, ha risposto alle domande delle mamme. A Laura che ha un bimbo di sette mesi e mezzo che si sveglia costantemente di notte, anche ogni due ore, la tata ha consigliato di lasciare il piccolo nel lettino e di non prenderlo in braccio per nessun motivo. E questo anche se piange e si dispera. Lo si può coccolare con qualche carezza, questo sì, ma al buio. Mai accendere la luce. Il bambino deve rendersi conto che la notte è notte e che la vita è quella nel suo lettino. Non altro. Non bisogna dargli gli stessi stimoli che si danno di giorno, altrimenti lo si manda in confusione.
La tata poi, per consolare la mamma, le ha detto: “Vedrà basteranno pochi giorni. I bambini si abituano in fretta”.  GUARDA IL VIDEO

Sarà vero, chissà, non lo saprò mai perchè io, lo ammetto, questo consiglio non riesco proprio a seguirlo.
Sentire il bambino piangere… mi mette addosso uno stress infinito.
Non riesco a rimanere tranquilla nel lettone sapendo che lui è nel lettino e si dispera. Mi dispiace, ma proprio no. 
Mi sta chiamando, mi sta cercando. Capricci? Forse, ma chiede di me, vuole un po’ di consolazione e magari una dose piccola di coccole o semplicemente il seno per tranquillizzarsi e riaddormentarsi. E’ l’ora sbagliata? Sicuramente.
Ma come faccio a negarmi? A far finta che non ci sono?
E infatti alla fine cedo. Loro sono felici e tranquilli, io in carenza di sonno, stanca morta e cado a pezzi…

Ma di una cosa sono certa: passerà. Cresceranno e troveranno da soli i loro ritmi della nanna.
Con Marco è andata così.
Tutti mi dicevano: “Non andrà mai più via dal lettone”. E invece da tempo dorme felice nella sua camera, nel suo lettino, a luci spente e non ha paura del buio.

Spero che anche Luca faccia lo stesso percorso. Io tengo duro.
E… seppure apprezzi tanto i consigli di Tata Lucia, sul metodo per fare la nanna… mi spiace, ma non riesco a seguirlo!

Una cosa però la devo dire: le mie amiche che lo hanno adottato… dormono allegramente tutta la notte… da sempre!

I figli vanno mantenuti anche … da sposati

I figli sono come i diamanti: “sono per sempre”. Care mamme e cari papà avete un mutuo per 30 anni? Ebbene potrebbe non essere la cosa più lunga da “mantenere”. Il primato potrebbe spettare proprio ai vostri pargoli. I figli infatti vanno mantenuti anche da ultramaggiorenni, anche se sposati, se sono studenti universitari e non si sono ancora realizzati professionalmente. Continua a leggere

Il Baby-Cooling salva i neonati dall’asfissia

“Speriamo che tutto vada bene”, questo è il pensiero che accomuna tutte le donne in attesa e vicine al fatidico giorno del parto. Già proiettate nel difficile mestiere del genitore, a preoccupare le future mamme non è tanto il dolore (che vi assicuro non è da sottovalutare!) ma la salute del proprio piccolo. Venire al mondo, infatti, a volte può essere difficoltoso e traumatico e alcuni bambini possono incorrere nell’asfissia. Un rischio che, purtroppo, è abbastanza diffuso. Ma oggi possiamo contare su un aiuto in più: si chiama Baby-Cooling ed è la terapia del freddo che salva i neonati dai danni dell’asfissia. Continua a leggere

Scarpe con i tacchi per le bimbe: moda o danno?

Finora pensavo fosse un vezzo tutto suo, di Suri Cruise, la figlia del noto attore Tom e Katie Holmes, che più e più volte è stata ripresa e immortalata a passeggio con i suoi, con ai piedi delle scarpine con il tacco. Molto fashion, comode… non so!
Le bambine, si sa, impazziscono per queste cose. In genere scippano le scarpe alla mamma e passeggiano in casa con tacchi alti, collane e, quando riescono, con rossetto e unghie smaltate!
Imitare i grandi è il loro gioco preferito. Lo fa anche Marco, che è un bel maschietto! Anche se trovare in casa mia rossetti, scarpe con tacchi e smalto è una vera impresa titanica. Io ormai mi vesto come un maschiaccio per correre dietro ai miei uomini, sigh! Ho messo in cantina la mia femminilità… (la trousse è sepolta in chissà quale scatolone).
Ho divagato, scusate. Tornando alle scarpine con il tacco, quello che pensavo fosse solo un vezzo di Suri Cruise ho notato che invece sta diventando una vera e propria moda.
E, ahimè, sono sicura che a breve vedremo anche altre bimbe Vip, e non solo, passeggiare con il tacco ai piedi. Continua a leggere

Bimbi iperattivi? Da grandi nei guai finanziari

Care mamme il vostro bambino è iperattivo? Ha poco autocontrollo? Un consiglio: cercate di rimetterlo subito in riga, di riportarlo al più presto sulla “retta via” oppure da grande avrà “seri guai finanziari”. Più o meno entro i 32 anni di età.
E le brutte notizie non finiscono qui. Sempre a causa dell’iperattività questi bambini saranno anche i più inclini ad andare incontro a problemi di salute e a incappare nelle dipendenze come fumo, alcol, droghe. Insomma… una catastrofe annunciata.
A proferire tale “sentenza” non è Nostradamus (anche se potrebbe sembrare!), ma uno studio condotto dai ricercatori della Duke University diretti da Terrie Moffitt e Avshalom Caspi. Continua a leggere

Nido bilingue? Non è mai troppo presto

I bambini da piccoli riescono ad imparare le lingue con una tale facilità che noi adulti ce lo sogniamo. Per loro sembra tutto così naturale.
E allora perchè non “sfruttare” questa loro capacità? Perchè non insegnargli più lingue sin da piccoli?
E’ una bella opportunità. Se i genitori non ne hanno le capacità o le possibilità un’idea potrebbe essere quella di mandare i bambini in asili nido bilingue. Sul blog “Tuttofare” c’è una intervista a Michela, mamma e insegnante madrelingua che gestisce un International Baby Club in provincia di Bologna.
Secondo la sua esperienza i bambini imparano giocando e divertendosi, senza alcuna fatica.
“Secondo il mio umile parere, dice Michela, non servono insegnanti che stanno dietro ad una scrivania e bambini seduti al banco, scrivere su una lavagna ed annoiarsi durante una lezione d’inglese anche nella scuola elementare oppure medie, ma servono insegnanti che sanno fare interagire il bambino, usando varie tecniche di insegnamento. I bambini piccoli, gli adolescenti oppure gli adulti stessi che frequentano un corso di lingua inglese si devono divertire ed interagire”.

Che ne pensate?