Generazione… mamme sole e bimbi senza papà

Una mamma su cinque non dà al figlio il cognome del padre. Sono donne che hanno in media 35 anni, un alto livello di studio e una carriera ben avviata.
Che dire… Questo sì che è un segno dei tempi che cambiano!
Della serie che arrivate ad una certa età si aziona una vocina nel cervello che sussurra costantemente: “l’orologio biologico non si ferma, sveglia, c’è ancora poco tempo e poi si può dire addio alla maternità!”.
E così con partner o senza tante donne decidono di buttarsi in questa nuova avventura, di soddisfare il loro desiderio e quindi di diventare MAMME (… ma anche papà!).
Succede a Milano, alla clinica Mangiagalli, ossia “la fabbrica dei bambini” del Nord Italia (dove solo quest’anno sono nati quasi 6.500 bambini, tra i quali anche il mio :o)).

Nel 2008 erano solo il 7% le neomamme che non indicavano il nome del papà. Nel 2009 la percentuale si era già raddoppiata, passando al 15,9% fino ad arrivare al 22% nel 2010, praticamente quasi 1.300 bambini.

Secondo la sociologa Chiara Saraceno fondamentalmente i motivi che portano a questi numeri possono essere due: “Gli uomini sono spaventati dalla paternità e messi di fronte al fatto compiuto scappano, oppure le donne si sentono talmente indipendenti e forti che si sentono pronte anche a fare un figlio da sole”.

Più provocatoria Sabina Guancia, consigliere di parità supplente in Regione Lombardia, secondo la quale “molte donne si dichiarano single, anche se hanno un partner, perché quando si è sole è più facile fare tante cose, per esempio superare le graduatorie e far ammettere il bambino all’asilo nido pubblico”.

Quest’ultima dichiarazione, seppure provocatoria, secondo me è tanto vera quanto scioccante. Anche io, nel mio piccolo, conosco diverse “mamme non proprio single”, che effettivamente hanno beneficiato di alcuni “privilegi”, tra cui il nido comunale. Ma ho conosciuto anche coppie che si sono separate “per finta” per godere delle stesse priorità. Ma il punto è un altro: si può considerare il nido pubblico un “privilegio”? Non dovrebbe essere più un diritto?  
Ok, ho divagato. Ma per me come per tante famiglie costrette a pagare 600 euro di nido al mese (più baby sitter quando il bimbo si ammala)… questa è una nota dolente.

Comunque tornando a bomba sulle mamme sole… che dire: in bocca al lupo a tutte!
E’ già dura allevare i figli in coppia, non oso neppure immaginare come possa essere farlo da sole, senza un papà!

16 risposte a “Generazione… mamme sole e bimbi senza papà

  1. Per Alessandra: mi dispiace tantissimo. Che brutta storia. Ma fatti coraggio, siamo tutti con te! e sappi che un figlio sa veramente renderti felice. E’ incredibile ma da quel fagotto ti arriverà talmente tanta forza, talmente tanta energia che neanche immagini. E basterà un suo sorriso per ripagarti di tutti i sacrifici! In bocca al lupo!

  2. Il mio compagno, dopo 6 anni di fidanzamento ed 1 di convivenza, dopo tante promesse di futuro e di una famiglia insieme(diceva di amarmi) e dopo che l’ho mantenuto per laurearsi e per trovare un lavoro che non arrivava mai, appena ha saputo che ero rimasta incinta mi ha mollato dicendomi che sono una rovina famiglie (7 anni prima quando l’ho conosciuto lui stava con un altra) che l’ho incastrato e che non voleva questo figlio (ammesso che sia il suo) e neanche me.
    Sono avvilita perchè speravo di avere un uomo accanto che mi amasse e che fosse speciale, sono amareggiata perchè volevo dare a mio figlio una vera famiglia con tanto amore, sono distrutta perchè per lui ho fatto tanto e sono stata ripagata nel modo più brutto.
    PS anche la madre che fino a un minuto prima mi adorava mi ha detto le stesse cose del figlio senza che lui fosse presente. Come può una donna fare così schifo?comunque il consiglio di abortire non lo accetto.
    Ho 34 anni, una famiglia alle spalle,una casa ed un buon lavoro e loro per me sono morti però mi fa star male che non pagheranno mai il male che mi hanno fatto e forse lo faranno ancora ad un’altra donna perchè la gente non cambia mai.

  3. ..e chi ragazza madre lo è per davvero, le agevolazioni non le ha.. w la mia famiglia d’origine, che non mi ha sbattuta su una strada, anche se questo ha significato pagare tutto tariffa piena e farmi un gran c..o. E alle presunte madri single (pieno il mondo) dico solo vergogna, state rubando! e vergogna a chi i controlli non li fa, che nei piccoli centri tutti sanno tutto di tutti e se volessero… mentre nelle graduatorie le vere madri single sono in posizioni più basse di quelle che barano, scandaloso!

  4. X LAURA:
    svegliati!!!!!! ma ke hai un mostro vicino, mamma mia la figlia è di entrambi allora fatti licenziare, urla, protesta…nn capisco come può un padre fare cosi? Mio marito è esagerato che lo kiamo “Mammo”, tanto è presente e anke li a volte è troppo e nn lo sopporto ma a sentire te mi devo reputare fortunata…..cmq di a tuo marito di darsi una mossa I FIGLI SONO DI ENTRAMBI I GENITORI!!!!!!!!!!!
    Ciao e Auguri

  5. Un libro nell’interesse dei figli, dalla parte di tutti i genitori responsabili.

    * Nel nome dei figli/di Vittorio Vezzetti. Un libro da non perdere

    Un romanzo da non perdere. http://www.nelnomedeifigli.it
    Un ritratto della società contemporanea attraverso gli occhi dei bambini, la crisi della famiglia, il mondo dei tribunali.
    Il libro è il primo romanzo italiano interamente ambientato nei meandri del Diritto di Famiglia: dal patto di sangue tra un anziano avvocato e un suo cliente si sviluppa un’appassionante vicenda ricca di colpi di scena che attraversa in modo specifico tutte le tematiche della crisi della famiglia e delle sue soluzioni giuridiche, sociali e psicologiche.
    L’autore, esperto riconosciuto nel campo della tutela legale dell’infanzia, ha voluto abbracciare in modo originale il pubblico più vasto possibile elaborando un testo con diversi piani di lettura.

    – Un primo piano, elementare, basato sul racconto ricco di colpi di scena derivati dall’immaginario patto di sangue tra un anziano legale e un giovane cliente.

    – Un secondo piano, più complesso, rivolto ai genitori separati e ai professionisti del settore che potranno apprendervi molti dettagli innovativi.

    – Un terzo piano legato alla riflessione su temi eterni quali il contrasto giustizia assoluta-giustizia degli uomini, quello fra libero arbitrio e destino prederminato, il rapporto uomo-donna nella famiglia e nella società.

    Altre informazioni utili, con i primi commenti dei lettori :

    http://www.finanzaonline.com/forum/aren … ttori.html

    L’autore e’ a completa disposizione dei lettori, per qualsiasi informazione e commento
    La mail dell’autore : vittorio.vezzetti@crs.lombardia.it

    Vi ringrazio per l’attenzione, Buon Natale a tutti !

    Rw

  6. Federica, tieni duro, come tutte le mamme!!! Emiliano sarà il tuo piccolo grande amore.
    Ho letto l’articolo e potessi tornare indietro anche io non denuncerei il padre. Per me si tratta di un’ingiustizia verso noi mamme e mi viene il nervoso a sapere che mia figlia debba portare il cognome del padre, che è anche mio marito. Il fatto è che io faccio tutto per la piccola + il lavoro + la casa. Mi sveglio alle 5.30 perchè lavoro lontano, torno alle 18.30, prendo la piccola al nido, pappa, metto lei a nanna, lavo, stiro, pago le bollette, sistemo le cose e verso le 24.30 forse riesco ad andare a dormire, alzandomi 2-3 volte poi durante la notte perchè la piccola non dorme. Ora non riesco più a gestire i ritmi e ho dovuto fare richiesta per un part-time, così avrò anche la pensione più bassa. In 10 mesi ho accumulato oltre 40 giorni di assenza al lavoro, non avendo i nonni, per portare la piccola alle vaccinazioni, dal pediatra, in ospedale, e stai a casa se sta male…ho rischiato anche di perdere il posto di lavoro, proprio per le assenze e lui? Torna a casa la sera, cena e si sdraia sul divano, stanco morto per la giornata!!! Io dormo 3-4 ore e devo essere riposata, lui 7 ed è stanco. Non sa chi sia il suo pediatra, non ha avuto la paura come me di perdere il posto di lavoro per le assenze e quanto glielo ribadisco mi dice che non può essere vero.
    Guai se alla piccola cade un pezzo di pasta dal piatto, io dove guardavo? e se cade? io dov’ero? e se piange? perchè non ce l’ho in braccio??? e se io gli chiedo di svegliarsi la notte, che risponde? ma io domani lavoro. Si, bravo, io inveve mi alzo alle 5,30 per sentire il gallo cantare!
    Sono STUFA, INKAZZATA di dover affrontare tutto questo con una persona che si fa chiamare PAPA’. E soprattutto, sono INDIGNATA che con tutti i sacrifici che facciamo noi mamme, poi i figli hanno il cognome di un padre che il massimo che fa è cambiare un pannolino, forse, se non è stanco.
    A chi fa un figlio da sola non posso che dire BRAVE e CORAGGIOSE!

  7. x Federica: mi spiace x te e il tuo bambino, ti auguro nella vita di trovare un uomo giusto x te, e un papà x emiliano che possa amarlo come mio marito ama e rispetta nostra figlia.
    Buon Natale a tutte!!

  8. E vogliamo parlare di quei genitori (come me…) che pur di mantenere il lavoro sono costretti a vivere in città diverse, affrontando non solo la lontananza dai propri figli ma anche il doppio delle spese per vivere? Che futuro ci aspetta?
    Un augurio di buone feste a tutti!

  9. ciao, avrei dovuto farlo anche io… dare a mio figlio il mio cognome, perchè con certe persone è meglio non ‘mischiarsi’ già in partenza:mi ha fatto vivere una gravidanza brutta, senza un aiuto e semmai con dei bei calci e delle forti denigrazioni colui che si spaccia oggi per il padre, eppure l’ho fatto assistere al parto, eppure gli ho concesso il riconoscimento… troppo buona io, troppo sfortunato mio figlio… che oggi ha un padre molto part time.
    donne, da sole ce la facciamo!
    Federica (Roma) mamma di Emiliano (9 mesi e mezzo)

  10. Anch’io credo si tratti per la maggior parte di “finte single”. I matrimoni sono in calo a picco perchè non si è più capaci di prendere un impegno a vita. Quindi le coppie non avendo i privilegi delle famiglie “vere” cercano tutti gli escamotage possibili.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *