Il doppio cognome per i bambini

La madre è spagnola, il padre italiano (sardo per la precisione): la figlia pur essendo nata nel Belpaese porterà il doppio cognome, quello del papà e quello della mamma.
Lo ha stabilito, con un decreto, la prima sezione del Tribunale di Cagliari, accogliendo il ricorso presentato dai genitori dopo il no del Comune del capoluogo sardo alla registrazione con il doppio cognome.

A darne notizia sono stati gli stessi genitori della bambina. Per loro una grande soddisfazione. “Non avevamo alcun dubbio circa l’esito finale – hanno spiegato – tuttavia vorremo che se ne parli, che si abbia conoscenza di questi pronunciamenti”.

Papà e mamma avevano già ottenuto il riconoscimento di trasmettere il doppio cognome al figlio maggiore, con sentenza passata in giudicato da parte della Corte d’Appello di Cagliari.

Cosa ne penso? Beh! Io trovo giustissimo dare il doppio cognome ai figli. Anzi, a dirla tutta, io darei prima il cognome della madre e poi quello del padre. Continua a leggere



Festa del papà, che cosa state organizzando?

Lo so che in genere dovrebbe essere un blog a fornire informazioni ed idee, ma questa volta sono proprio a corto e i tempi stringono: sabato è la festa del papà! Voi state organizzando qualcosa?
Alla scuola materna dove va Marco le maestre hanno realizzato con i bambini dei piccoli lavoretti e gli hanno anche insegnato una specie di poesia.
Ieri sera il mio grande nano in un momento di slancio di intimità mi ha confidato questo straordinario segreto da non svelare al papà: mi ha detto qual è il lavoretto che ha preparato. Ovviamente essendo un segreto, e siccome mio marito di tanto in tanto dà una sbirciatina al blog, non ve lo posso rivelare (le promesse vanno mantenute!). Ma non è finita qui, Marco mi ha anche recitato questa specie di poesia che ricordava più o meno a metà.

La scena era sul ridicolo andante: lui davanti a me in piedi, io con un sorriso da ebete stampato in faccia e i lacrimosi che grondavano sul viso.
Era la prima volta che lo sentivo recitare con tanta enfasi e impegno una poesia che neppure ricordava. Avrà ripetuto 10 volte la stessa frase. Ma era bellissimo! Continua a leggere



Il papà migliore? Quello autoritario e severo!

“Nel tuo blog parli solo di mamme”. Questa la critica di mio marito.
“Beh!”, gli ho risposto: “Si chiama Viva la mamma!”.
“Ma ogni tanto potresti scrivere qualcosa sui papà. Ci siamo anche noi”.
“Ve bene. Quando troverò uno spunto… lo farò”.
E’ arrivato. Mi sono chiesta: “Che ruolo ha il papà nella famiglia moderna?”

Effettivamente la figura del padre negli ultimi anni è cambiata tanto, parecchio. Ma in meglio o in peggio?
Meglio un padre “mammo” oppure uno tosto e severo? Gli esperti di Riza non hanno dubbi. Il migliore è sicuramente quello autorevole e autoritario! Continua a leggere



Adozioni anche per i single, è giusto?

 E’ il tema del giorno. E’ l’apertura di tutti i giornali e di quasi tutti i siti e riguarda un tema piuttosto scottante che è ormai sul banco da diversi anni e che da sempre divide l’Italia: “Adozioni anche per i single”, sia pur con limitazioni, di bimbi soli o abbandonati. E’ giusto?

Per la Cassazione i tempi sono maturi. Sia pur con tanti paletti si potrebbe aprire la strada delle adozioni anche ai tanti aspiranti papà e mamme. Continua a leggere



Videogame, giocare con papà fa bene

Ogni volta che si parla di tv, di videogame, di playstation, di Wii, legata alle attività dei ragazzi, si sentono sempre e solo raccomandazioni: attenzione a non lasciare da soli i piccoli, a non farli giocare troppo, a non fare questo e a non fare quello.
Proprio per questo motivo la notizia che sto per darvi mi ha piacevolmente sorpresa: giocare ai videogame con i papà fa bene alle ragazzine adolescenti. Le fa sentire più legate alla famiglia e si comportano meglio.
I ricercatori della Brigham Young University’s School of Family Life hanno condotto uno studio proprio sui videogiochi e i bambini tra gli 11 e i 16 anni. Scoprendo che le ragazzine che si dedicavano a questo passatempo con un genitore godevano di un certo numero di vantaggi. Continua a leggere



Il test di paternità? Sui banchi delle farmacie

“Quel bimbo che mi sorride e mi saltella sulle ginocchia, facendomi gli occhi dolci è davvero mio figlio?” Vi sembra una domanda assurda? Follia? Mica tanto. Considerate che un recente studio ha rivelato che un bambino su 25 non è figlio di quello che si ritiene essere il padre. E tra coloro che hanno fatto il test, e quindi che nutrivano già un dubbio, la percentuale sale notevolmente: 1 bambino su 5 ha un padre biologico diverso. Così sono sempre di più gli uomini timorosi di infedeltà e tradimenti che acquistano i test di paternità su Internet in tutta segretezza e anonimato. Ma anche tante mamme incerte dei loro rapporti.
I numeri lo dimostrano. La crescita delle vendite è esponenziale: oltre il 300% negli ultimi 5 anni.
Ma da oggi, almeno per i papà inglesi, c’è una novità: il kit per cancellare dilemmi, o chissà per confermare il tradimento, lo potranno acquistare comodamente in farmacia al costo di circa 35 euro. Continua a leggere



Generazione… mamme sole e bimbi senza papà

Una mamma su cinque non dà al figlio il cognome del padre. Sono donne che hanno in media 35 anni, un alto livello di studio e una carriera ben avviata.
Che dire… Questo sì che è un segno dei tempi che cambiano!
Della serie che arrivate ad una certa età si aziona una vocina nel cervello che sussurra costantemente: “l’orologio biologico non si ferma, sveglia, c’è ancora poco tempo e poi si può dire addio alla maternità!”.
E così con partner o senza tante donne decidono di buttarsi in questa nuova avventura, di soddisfare il loro desiderio e quindi di diventare MAMME (… ma anche papà!).
Succede a Milano, alla clinica Mangiagalli, ossia “la fabbrica dei bambini” del Nord Italia (dove solo quest’anno sono nati quasi 6.500 bambini, tra i quali anche il mio :o)). Continua a leggere



La mamma è ko! Ci pensa papà?
… Oddio la casa va a pezzi

Alla mamma è concessa al massimo mezza giornata di malattia! La febbre? Meglio farla passare all’istante. La casa altrimenti non va avanti, non regge. Anzi diciamolo pure: va a pezzi!
Questo è stato il bilancio del mio week-end.

Venerdì sera mi sentivo già ko. Il sabato mattina avevo l’aspetto di un “carciofo lesso”.
Allora ho detto al maritino: “Caro, oggi per favore ti prendi cura di entrambi i bambini?”

Sentivo già le note del “Requiem di Mozart” di sottofondo. Continua a leggere



In ufficio le neomamme sono più produttive

Le donne con figli sul posto di lavoro sono più produttive. Riescono a gestire situazioni difficili e complesse in minor tempo e reagiscono con più tenacia allo stress. Tutto questo per l’azienda si traduce in un aumento del rendimento del 20%. Il dato arriva da una ricerca svolta dalla Kelly Service.
Posso sembrare ripetitiva, visto che sull’argomento ho scritto già altri post, ma è un concetto che mi piace sottolineare: noi mamme abbiamo una marcia in più. Continua a leggere