Chiamatelo istinto animale, chiamatelo rispetto per il capo branco o anche “legge della giungla”, fatto sta che i bambini già a 10 mesi capiscono chi comanda.
Sanno appena gattonare, a stento riescono a dire “mamma” o “papà” eppure hanno ben chiara una cosa: a dominare sono i più grandi. E così, ancora prima di aver spento la prima candelina sulla torta, i bebè sanno quale ruolo gerarchico ricoprono all’interno della famiglia. E sanno perfettamente che è “la taglia a fare la differenza” e quindi che il fratello o la sorella più grande hanno la meglio su di loro, ultimi arrivati.
Ma l’istinto della sopravvivenza li porta anche a studiare e mettere in pratica delle tecniche di rivalsa e di difesa. Tipo: se piango… mamma mi prende in braccio! Continua a leggere
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I bebè e la “legge della giungla”:
La storia della “mela magica”
Cosa non si fa per i figli!
Ogni volta, per convincerli a fare qualcosa che proprio non vogliono fare, bisogna inventarsene una. Anche due!
Con Marco siamo alla frutta… Nel senso che lui proprio non vuole mangiarne. Di nessun tipo, di nessun genere. Si rifiuta. E così per invogliarlo ad assaggiare almeno la mela… ci siamo inventati la storia della “mela magica”. Continua a leggere
Tata Lucia: “La notte è notte, bimbi nel lettino a luci spente”
Bimbi iperattivi? Da grandi nei guai finanziari
Care mamme il vostro bambino è iperattivo? Ha poco autocontrollo? Un consiglio: cercate di rimetterlo subito in riga, di riportarlo al più presto sulla “retta via” oppure da grande avrà “seri guai finanziari”. Più o meno entro i 32 anni di età.
E le brutte notizie non finiscono qui. Sempre a causa dell’iperattività questi bambini saranno anche i più inclini ad andare incontro a problemi di salute e a incappare nelle dipendenze come fumo, alcol, droghe. Insomma… una catastrofe annunciata.
A proferire tale “sentenza” non è Nostradamus (anche se potrebbe sembrare!), ma uno studio condotto dai ricercatori della Duke University diretti da Terrie Moffitt e Avshalom Caspi. Continua a leggere
Nido bilingue? Non è mai troppo presto
Fashion victim, l’innocenza dei sette anni dov’è?
Non ho avuto il coraggio di commentarle subito, sono troppo impulsiva e avrei rischiato di andare giù in maniera molto dura. Allora ho aspettato tempi migliori.
Ma oggi prendo spunto da un bellissimo articolo scritto da “Mamme a Milano” dal titolo Fashion Victims per riprendere il tema delle baby-modelle fotografate in pose sensuali e provocanti pubblicate su una rivista di moda lo scorso mese.
L’oggetto di questo servizio (perché si tratta di oggetti e non di soggetti!) sono bambine di circa sette anni truccate di tutto punto, acconciate e agghindate come delle adulte e riprese con il faccino imbronciato e pieno di torbide promesse. Vestite in oro e sdraiate, con fare ammiccante, su un letto adornato di cuscini leopardati. Ci mancava solo la sigaretta in mano…
E quale sarebbe il messaggio di questa pubblicità? E rivolto a chi? Ai genitori? Ai figli? Continua a leggere
Mamme e lavoro: i figli fanno da ostacolo …
ma solo nei primi due anni di vita
In Italia meno di una donna su due ha un posto lavoro, ma secondo Bankitalia questo dato non dipende dall’essere madri. Al contrario, secondo Palazzo Koch, e questa è una grande novità, anche in Italia si possono fare bambini senza problemi e senza rischiare di abbandonare l’ufficio. Ma c’è una prova del fuoco da superare: i primi due anni del piccolo. In questo frangente infatti si riducono le possibilità di avere un impiego. Dopo i 24 mesi, invece, avere un figlio può fare addirittura da sprone.
Sempre dalle analisi di Via Nazionale, c’è un altro dato importante, anzi importantissimo, che emerge: le mamme, per essere tali, spesso pagano un prezzo carissimo che è la carriera. Continua a leggere
Il manuale del bravo genitore? Forse l’ho letto al contrario
Oggi proprio non ci sono con la testa. E’ la quarta notte di seguito che passo in bianco e non so più come tenermi sveglia.
Per favore non ditemi di bere il caffè, perché secondo me …tiene sveglio solo Luca (che ancora allatta!).
Ogni volta, o meglio, ogni notte provo a giustificarlo con una scusa diversa: “poverino i denti”, “poverino non mi vede a sufficienza”, “poverino così, poverino cosà”.
E proprio mentre mi sto convincendo da sola “che non fa male, che posso resistere, che ci saranno momenti migliori più in là”, ecco che come il “giustiziere della notte” arriva mio marito (che fino a qualche secondo prima ronfafa allegramente nella stanza di Marco!) e mi dice: “Sono solo vizi cara, l’hai abituato male, e ora ne paghi le conseguenze!”. E per rincarare la dose aggiunge: “Questo è il secondo figlio, hai pure la recidiva!”. Prova a rileggerti “Fate la nanna”. (oddio quel libro proprio no, lo detesto, è quasi peggio del metodo delle madri orientali!) Continua a leggere
Arriva Carnevale e a casa mia arriva Spiderman!
“Mamma ti vesti tu a Carnevale?”
“Certo amore, come ogni giorno! Mi hai mai vista uscire di casa nuda?”
“Uffa mamma non capisci mai! Ti vesti di carnevale? Ti metti pure tu il vestito dell'”Uomo Ragno”?
“Ma…Marco ti sembro adatta ad un vestito così? Piuttosto da Principessa con tanto di coroncina!”.
Rimane un attimo sulle sue.
Quando fa così è pericoloso perché subito dopo sgancia la bomba. E invece stavolta si è limitato a dirmi: “No, tu Principessa no. Le Principesse sono bambine, tu sei grande”.
Beh, beh, beh, tiro un sospiro di sollievo, stavolta mi è andata bene!
Comunque rimane il fatto che… devo trovare al più presto la maschera dell'”Uomo Ragno”! Non mi fa impazzire…ma meglio dei Gormiti è, vi pare? Continua a leggere
S.O.S varicella: oltre 180mila casi in Italia
Cosa bisogna fare? I consigli del pediatra
In classe di Marco è praticamente una epidemia: 10 bambini su 25 sono allettati. Io incrocio le dita, finora mi è andata bene, ma non mi faccio tante speranze, prima o poi piomberà anche in casa mia l’antipaticissimo ospite: la varicella.
Avendo due bimbi, poi, ho il terrore di doverla sopportare per un bel po’ di tempo, visto che, in genere, da uno passa all’altro, ma non in contemporanea… bensì in differita. sigh!
Intanto (lo ripeto per farmi forza!) incrocio le dita. Ma so per certo che sono tante, tantissime le mamme che in questi giorni sono alle prese con i “bimbi a pois”.
Secondo Italo Farnetani, pediatra e docente a contratto dell’Università di Milano-Bicocca, si stimano circa 180 mila casi nel Paese, per lo più in bimbi di 3-4 anni, e in generale concentrati fra i piccoli sotto gli 8 anni”. Continua a leggere