S.O.S varicella: oltre 180mila casi in Italia
Cosa bisogna fare? I consigli del pediatra

In classe di Marco è praticamente una epidemia: 10 bambini su 25 sono allettati. Io incrocio le dita, finora mi è andata bene, ma non mi faccio tante speranze, prima o poi piomberà anche in casa mia l’antipaticissimo ospite: la varicella.
Avendo due bimbi, poi, ho il terrore di doverla sopportare per un bel po’ di tempo, visto che, in genere, da uno passa all’altro, ma non in contemporanea… bensì in differita. sigh!
Intanto (lo ripeto per farmi forza!) incrocio le dita. Ma so per certo che sono tante, tantissime le mamme che in questi giorni sono alle prese con i “bimbi a pois”.
Secondo Italo Farnetani, pediatra e docente a contratto dell’Università di Milano-Bicocca, si stimano circa 180 mila casi nel Paese, per lo più in bimbi di 3-4 anni, e in generale concentrati fra i piccoli sotto gli 8 anni”.

Il picco della varicella arriverà a maggio
“Quest’anno – ha spiegato il pediatra – rispetto al normale andamento dei casi, che iniziano ad aumentare in dicembre, si è registrato un leggerissimo ritardo nell’esplosione del virus, dovuto al rientro a scuola il 10 gennaio, dunque qualche giorno dopo l’Epifania”.
Attualmente, comunque, i casi sono in aumento progressivo. “Mentre il picco si registrerà a maggio. Queste malattie infettive sono infatti influenzate dal fotoperiodo, dunque l’allungamento delle giornate ‘rinforza’ il microrganismo e la sua capacità di contagio”.

Nel caso della varicella, poi, “il virus di per sè si diffonde facilmente, complice anche la frequentazione della scuola materna ed elementare”. Se l’infezione può costare qualche fastidio e molto prurito sotto i 12 anni, “dopo – avverte – si possono avere complicanze a livello dell’apparato respiratorio e del sistema nervoso, dunque è meglio contrarre la varicella da piccoli”.

Cosa bisogna fare
La malattia, come tutti sicuramente saprete, si manifesta con una vescicolina iniziale sul torso o sulla schiena, cui ne seguono altre che compaiono nel corso di circa 4 giorni. Nel frattempo le prime si essiccano, si forma una crosticina che poi cade.

“Dopo 5 giorni dalla comparsa della prima vescicola – ha concluso Farnetani – il bimbo non è più contagioso e può tornare a scuola. Non serve mettere prodotti strani sulla pelle, e la vecchia usanza di evitare di lavare il paziente è decisamente sbagliata: lavaggi frequenti ridurranno anzi il prurito. E’ bene, infine, tenere al bimbo le unghie corte e fargli lavare spesso le mani”.

10 risposte a “S.O.S varicella: oltre 180mila casi in Italia
Cosa bisogna fare? I consigli del pediatra

  1. mia figlia sinceramente ha fatto solo i vaccini obbligatori e quelli consigliati ma facoltativi, la varicella(almeno per la ns. asl di parma) non rientra ne’ nell’una ne’ nell’altra categoria, e’ da richieder nel caso si voglia fare, anche i lpediatra non ne ha fatto cenno, perche’ la varicella non ha conseguenze gravi, come invece possono avere le altra malattie…quindi se la fa pace!!!
    (Almeno speriamo)
    spero almeno non la faccia col caldo…

  2. La mia bimba di 15 mesi inizierà a marzo il nido!!! Sono terrorizzata dalle malattie! Stando a casa si è beccata solo una faringite catarrosa (4 giorni) e la gostrointerite (una settimana!)….
    Le farò anche il vaccino della varicella, antipneumococcica e antimeningococco….in piu’ da ottobre fa un vaccino speciale contro la bronchiolite….
    Povera cara…..

  3. La mia bimba che ha due anni l avuta ad ottobre scorso appena ha iniziato il nido infatti è il primo anno è stata da settembre a novembre sempre malata ed ha beccato anche la varicella con tutto il vaccino fatto…però senza febbre la presa in maniera leggera per fortuna….adesso sta bene menomale speriamo di non prendere altre malattie….

  4. I miei due ometti (4 e 2 anni) l’hanno avuta l’anno scorso a maggio e devo dire che sono felice che l’abbiano fatta da piccoli. Il piu piccolo l’ha fatta in modo molto leggero, il più grande, che l’ha presa dal fratellino, un po’ più forte ma visto che non era ancora scoppiato il caldo, l’hanno passata abbastanza bene. Poca febbre e tutto sommato non troppi puntini. Ero preoccupata per quelli sul viso ma, con un po’ di attenzione a non farli grattare, come sono venuti se ne sono andati! E siamo a due fatte: varicella e sesta malattia. E per dirla tutta, con la sesta malattia ci hanno anche ricoverati perchè la febbre non accennava a calare… Ma tutto è bene quel che finisce bene. Anche i miei hanno fatto tutti i vaccini obbligatori e anche quelli per la meningite ma la varicella no. Non è stata tragica e i due discoli si sono presi qualche giorno di vacanza 🙂

  5. Io ho fatto l’esavalente, quindi i bimbi sono stati vaccinati contro morbillo, pertosse, parotite, eccetera, ma non contro la varicella. Sigh!

  6. La mia bimba è ancora piccola non va al nido…ma che tenerezza nel vedere la foto di quel bimbo a pois è troppo dolce….chissà quando l’avrà non penserò più che è tanto dolce…ma intanto io posso dire la mia perchè ho preso la varicella ha 17 anni quindi la ricordo benissimo…o meglio ricordo il prurito benissimo “mi viene già da grattarmi”….in bocca al lupo a tutte le mamme alle prese con la varicella..

  7. CIAO A TUTTE!
    noi l’abbiamo fatta a novembre…lunga!! in classe di Francesco l’hanno avuta tutti! un record! e da noi è passata ai cuginetti! un paio di giorni di febbre, poi le bollicine per una settimana e un’altra settimana con le crosticine…meno male che lui è stato bravissimo! per le cure: tachipirina,antistaminico per il prurito e uno spray a base di aloe per alleviare un pò il fastidio! e anche questa è andata!!!! la paura era per il babbo che nn l’aveva avuta,anche se soffre di herpes labiale e il medico ci ha detto che è un altro modo con cui si manifesta…infatti entrambi i virus si chiamano ZOSTER! io non lo sapevo…a questo punto era immune anche lui!!! in bocca al lupo per i tuoi bimbi!

  8. grazie per l’articolo…al nido stamattina ho letto un cartello dove le maestre avvisavano che si erano verificati due casi di varicella…… INCROCIAMO LE DITA!!!!!

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