Dopo il parto, tutti a casa in sei ore

mamma_neonato_HDalla sala parto al salotto di casa in sei ore.

Se il parto è andato bene, se non ci sono state complicazioni di sorta, se mamma e bambino stanno bene, dopo sei ore dalla nascita, bebè e neomamma possono lasciare l’ospedale e tornare a casa.

Nell’Ospedale Torregalli di Firenze da qualche mese stanno sperimentando le “dimissioni precoci”.

Dalle classiche 48 ore a sei ore. Cosa ne pensate? Continua a leggere



Lo stress infantile: ne soffrono sempre più bambini. Perché e come intervenire?

bambino tristeL’infanzia è spesso considerata l’età della spensieratezza, della felicità, fatta solo di gioco, divertimento e pochi impegni.
Ma spesso non è così. Le aspettative dei genitori, la vita frenetica che spesso si riversa su di loro, la scuola portano anche i più piccoli ad avere problemi di stress.

Sembra incredibile a dirsi, ma sono sempre di più i bambini che nella società odierna soffrono di stress infantile.

Come riconoscere i sintomi e come intervenire? Ci spiega tutto la psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli.

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Bambini in ospedale, il vademecum per i genitori

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Bambini in ospedale, il vademecum per i genitori.
Già il titolo di questa agenzia è tutto un programma.
La cosa che mi ha fatto pensare è proprio che il titolo. Senza ombra di dubbio il vademecum è stato scritto per i genitori. Forse perché sono loro che ne hanno bisogno, che devono essere “educati”? O perché i bambini, sopratutto se piccoli, non sanno ancora leggere?
Domande idiote a parte, quando si tratta della salute dei propri figli, spesso, mamma e papà vanno in panico. Anche se il problema è chiaramente risolvibile, l’ansia spesso prende il sopravvento e il coraggio se ne va in cantina.

Ma come ci si deve organizzare? Quali sono le cose da tenere a mente?

L’associazione Amici del Bambino malato onlus ha realizzato un vademecum con 10 punti fondamentali.

”Quando ci si trova davanti alla necessità di ricoverare il proprio bambino – ha spiegato Susanna Esposito, presidente dell’associazione – spesso i genitori vengono assaliti da ansie e paure che trasmettono, inevitabilmente, ai loro figli. E’ importante che siano ben preparati su come affrontare al meglio la situazione”.

Ecco di seguito i 10 punti del vademecum: Continua a leggere



Il gioco? Per il bambino è un’attività serissima, fondamentale per il suo sviluppo

I bambini, si sa, pensano sempre e solo al gioco. E un vecchio detto recitava “giocando s’impara”, ed è proprio così.
Giocando i bambini imparano a stare in comunità, imparano a rispettare le regole, imparano a vincere, ma anche a perdere. Crescono e sviluppano non solo il fisico, ma anche l’intelletto.
Insomma giocare per i bambini è una cosa seria.
Ma ci sono giochi migliori di altri? Ci spiega tutto la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli. Continua a leggere



Una straordinaria storia d’amore tra una mamma e suo figlio Kanhaiya

Questa che vi propongo oggi è una storia vera, anche se sembra tratta da un best seller come “I mille splendidi soli”. Anche Kanhaiya è indiano. E se Edmondo De Amicis fosse vissuto ai giorni nostri, sicuramente gli avrebbe trovato una parte da protagonista nel libro Cuore, ovviamente tra i buoni.

Ma cosa ha fatto questo giovane indiano per far parlare di sé in tutto il mondo?

Ha lavorato sodo per pagare una cauzione e far uscire la mamma dal carcere.
Una vita di sacrifici per racimolare 138 euro. Continua a leggere



Perché i bimbi piccoli mordono? E cosa possiamo fare?

Vi è mai capitato di andare al nido e di trovare sul braccio del vostro piccoletto un bell’orologio che non fa tic tac, ma è il segno di un bel morso ricevuto da un compagno?
A me sì, tante volte.
E mi è anche successo di andare al nido e di sentirmi dire dall’educatrice: “Oggi suo figlio ha morso l’amichetto”.
Non solo, il bersaglio dei miei cuccioli spesso sono stata io. La loro “palla” antistress. Marco mi ha dato piccoli morsi almeno fino a due anni e mezzo. Poi basta.
Luca, invece, dai morsi è passato ai pizzicotti al collo, e continua a “regalarmeli” quotidianamente. Ma solo a me 😉
Ma perché? Perché i piccoli mordono? E come ci dobbiamo comportare noi genitori?
Vi anticipo subito, per tranquillizzarvi, che non si tratta di bambini aggressivi.
Il resto ce lo spiega la nostra Piscologa Amica , la dottoressa Francesca Santarelli. Continua a leggere



Due occhi non bastano, soprattutto se chiusi!

Che ci vuole a tener d’occhio un bambino?
Almeno due occhi aperti.
Se volete una conferma, chiedetelo al papà di Civitanova che si è addormentato mentre tentava di far schiacciare un pisolino al figlioletto di 4 anni.
La mamma era uscita per sbrigare delle commissioni.
Così il bambino ne ha approfittato per mettere a letto il papà, aprire la porta e andare a fare un giro fuori casa! Continua a leggere



Il pianto del bambino manda in tilt la mamma: come ci si deve comportare?

Io lo dico sempre: “Beata chi ci riesce”, ma io non riesco proprio a rimanere tranquilla sentendo i miei figli che piangono.
Il loro pianto mi manda in tilt. Il mio cervello lo registra come: “E’ scattato l’allarme, muoviti!”
E questo in tutte le circostanze, anche quando so, con certezza, che quelle lacrime e quelle urla sono dovute semplicemente a capricci. E’ un mio limite, lo riconosco.
Nel periodo in cui li allattavo, poi, mi accadeva qualcosa di veramente strano: se sentivo altri neonati piangere, mi arrivava la montata lattea. Pur sapendo che non erano i miei.
Misteri della natura…
Ma a quanto pare non sono la sola a non resistere al richiamo del pianto. Per moltissime mamme è un suono insopportabile. Eppure c’è qualcosa che possiamo e dobbiamo fare per il nostro bene e per quello dei nostri figli.

Ce ne parla la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli.
Ecco cosa ci racconta a tal proposito:
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Mamma… ho preso l’areo!

No, non è il titolo di un nuovo film, ma la storia di un bambino belga di 12 anni che è riuscito a ingannare i controlli e la sicurezza dell’aeroporto Zaventem di Bruxelles e a volare su un aereo di linea diretto a Malaga, in Spagna, senza biglietto e quindi senza carta d’imbarco e documenti d’identità.
Secondo quanto raccontano alcuni organi d’informazione belgi, il bambino avrebbe deciso da solo di partire giovedì e al momento di uscire dalla scuola si sarebbe diretto all’aeroporto senza avvertire i genitori.
Non male vero? Aveva voglia di fare un giro diverso dal solito e allora, perché non in una città più calda?
Questo ragazzino ha dimostrato di essere impavido, furbetto e scaltro.
Come è finito il suo viaggio? Continua a leggere



I bambini non circoncisi sono più a rischio infezioni urinarie: sarà vero?

Scorrendo velocemente le infinite news delle agenzie di stampa, il mio occhio è stato rapito da questo titolo: “I bambini non circoncisi sono più a rischio infezioni urinarie”.
Avendo due maschietti, mi sono subito fermata a leggere anche il resto.

Possibile? Ma non era il contrario?

Ebbene, secondo un nuovo studio pubblicato su CMaj- Canadian Medical Association Journal, “i bambini non circoncisi sono a maggior rischio di infezioni del tratto urinario, indipendentemente dal fatto che l’uretra sia visibile o meno”. Continua a leggere