I papà moderni si lamentano perché si sentono considerati come Bancomat e non vengono sufficientemente integrati nel menage familiare.
Si sentono un po’ esclusi e invidiano il rapporto madre-figli. E per l’occasione della loro festa vorrebbero solo… essere coccolati di più.
E’ quanto emerge da una indagine tutta italiana riportata in un articolo della sezione “Per Lei” del Tgcom.
Ma è proprio così?
In tutta sincerità, non credo proprio!
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Auguri a tutti i papà!
19 Marzo, San Giuseppe e Festa del Papà!
Auguri a tutti!
Stamattina Marco ha fermato il suo papà il secondo prima che uscisse di casa, ha preso il coraggio a due mani e gli ha detto: “Papà, uno due e tre ho un messaggio per te!” e gli ha raccontato la poesia.
Una filastrocca breve e semplice che però mi ha commossa.
Mi sono emozionata.
Alla fine sono finita in lacrime io!
E il papà? Aveva gli occhi lucidi…
Piccoli gesti che riempiono il cuore di felicità.
Proprio un bel modo per cominciare la giornata!
Questa è la notte della cicogna, attenzione!
Notte di cicogne in arrivo con l’equinozio di primavera.
“Il periodo ideale per i concepimenti è legato alla maggior durata del fotoperiodo, ma anche a particolari temperature. Ebbene, nella notte tra lunedì e martedì si verificheranno le condizioni ideali nel Sud Italia, in particolare a Messina, Marsala e Reggio Calabria”. Lo prevede il pediatra di Milano Italo Farnetani, che da anni studia l’andamento delle temperature e il legame con i concepimenti. Continua a leggere
Noi italiani siamo una razza in via d’estinzione? Per sopravvivere servono tre figli a coppia
W. Vaupel, direttore del Max Planck Institute for Demographic Research di Rostock in Germania, sostiene che, in base al trend di crescita della popolazione italiana in questi ultimi anni, entro la fine del secolo la popolazione del Belpaese sarà di appena 10 milioni, contro gli attuali 60 milioni.
Come dire: abbiamo contribuito a scrivere le pagine più importanti della storia del pianeta Terra e adesso ci stiamo estinguendo da soli, senza neppure l’era glaciale?
La pillola? Quasi tutte favorevoli, ma poche la prendono!
La pillola anticoncezionale. Oggi parliamo di quella piccola pastiglia che, se assunta regolarmente, azzera, o quasi, il rischio di gravidanze indesiderate!
Alzi la mano chi non ha pensato, almeno per un momento, di prenderla. Addio pensieri e preoccupazioni di bebè in arrivo e via libera ai rapporti senza pensieri!
Eppure, a parte le buone intenzioni, le italiane sono proprio quelle che meno delle altre cugine d’Europa fanno ricorso a questo metodo anticoncezionale.
Le percentuali mi hanno stupito.
Pensate che solo il 14,2% del gentil sesso utilizza questo anticoncezionale contro, ad esempio, il 58,9% delle portoghesi.
Noi, a quanto pare iniziamo ad usarla tardi e spesso la abbandoniamo.
Perché? Continua a leggere
Mamma dopo l’autotrapianto ovarico
Diventare mamma, per alcune, è un desiderio talmente forte, talmente profondo che neppure la malattia riesce a fermarle.
In tante si sarebbero rassegnate nelle stesse condizioni. Lei no. Questa mamma, anche dopo una malattia grave come la beta talassemia non si è persa d’animo. Ha lottato. Ed ora stringe tra le sue braccia la sua creatura, una bellissima e sana bambina di 3670 grammi concepita con autotrapianto di tessuto ovarico. Continua a leggere
Baby box, in Germania è polemica: che ne pensate?
In Germania è scoppiata una grossa polemica sui baby box, ossia le culle in cui si può depositare (anche se questo termine mi sembra terribile) il neonato che si è deciso di non tenere. Si trova negli ospedali, nelle istituzioni religiose, in luoghi pubblici. E’ una procedura semplice, adottata nel 1999 per prevenire l’abbandono di neonati indesiderati e garantire allo stesso tempo l’anonimato alle madri.
Perché tanto parlare? Perché un recente studio tedesco ha dimostrato che l’impossibilità del bambino abbandonato di conoscere le proprie origini “può provocare disturbi nello sviluppo dell’identità”.
E quindi l’opinione pubblica si è divisa in due schieramenti: c’è chi vorrebbe tutelare il diritto dei bambini a conoscere la vera identità dei genitori. E quindi è favorevole all’abolizione o comunque al cambio di forma del baby box. Continua a leggere
Già a 41 anni cala la fertilità delle donne
Posticipare troppo il progetto di diventare genitori rappresenta un grosso rischio: per la donna, infatti, “la naturale perdita di fertilità avviene già in media a 41 anni, e precede quindi di quasi un decennio la menopausa”.
L’allerta arriva da Rossella Nappi, ricercatore presso il centro per la Procreazione Medicalmente Assistita dell’IRCCS Fondazione ‘S. Matteo’ dell’Università di Pavia, in occasione del Congresso mondiale di endocrinologia ginecologica in corso a Firenze. Continua a leggere
Per l’8 marzo un augurio speciale
Oggi è l’8 marzo, festa della donna.
Ma, mi dispiace per voi, io non sono una di quelle che festeggia o che fa gli auguri per questa occasione.
E, giusto per andare un filo contro corrente, ho trovato questa agenzia che mi ha fatto pensare e che quindi vi propongo. Il tema? “Uomini che maltrattano le donne”.
In questo anno e mezzo trascorso insieme, tante di voi mi hanno scritto delle e.mail in cui mi hanno raccontato, purtroppo, di situazioni familiari particolari, con mariti e compagni sul filo della violenza. Continua a leggere
Voleva un figlio, la sclerosi non l’ha fermata
“Ho ricevuto la diagnosi di sclerosi multipla a 18 anni e ho passato molti anni a pensare che non avrei potuto avere un figlio poi mi sono informata, ho chiesto un parere al mio neurologo che non mi ha detto ‘no’. E’ stato allora che ho deciso di avere un bambino”.
Flaminia Carega, 35 anni e un bimbo di quattro e mezzo racconta il percorso che l’ha portata a decidere di avere un figlio, nonostante sia malata di sclerosi multipla da 23 anni.
In occasione della campagna ‘Gardenia Aism’ (nelle principali piazze italiane sabato 3 e domenica 4 marzo ), l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla devolverà il ricavato proprio ad un progetto scientifico che sta studiando la relazione tra gravidanza e sclerosi multipla al Centro di riferimento regionale del Piemonte, presso l’ospedale di Orbassano, Torino. Continua a leggere