Bambini, tutti a “dieta dei media”

Dalla tv allo smartphone, da internet alle chat i bambini dell’era digitale sono dominati da una esposizione ai media 24 ore alle settimana. Negli Usa, dagli 8 ai 10 anni spendono circa 8 ore al giorno usando i diversi mezzi digitali, gli adolescenti arrivano ad usarli fino a 11 ore al giorno.
I ragazzi dai 12 ai 17 anni hanno un cellulare e grossomodo tutti i teenagers usano messaggini e chat.
“E’ ora di cambiare il modo con cui li usano”, sostengono i pediatri della American academy of pediatrics (Aad) che lanciano l’allarme e pubblicano una guida dedicata a genitori, pediatri e scuole per arginare la mancanza di regole nelle famiglie sull’uso ‘ragionato’ di questi mezzi. Continua a leggere

Neonati: ritorna il problema ittero

L’ittero è un problema?
Se qualche neomamma mi avesse fatto questa domanda le avrei risposto senza esitazione: “Certo che no! Poteva essere un problema tanti anni fa, ma adesso è più che superato”.
E invece il presidente della società italiana dei neonatologi (Sin), Costantino Romagnoli, in occasione del congresso nazionale della Sin in corso a Firenze, ha dato una risposta non solo diversa, quanto preoccupante: “Fra i problemi dei neonati l’ittero è quello che conosciamo meglio, e proprio per questo ci siamo illusi che potesse essere un non problema. E invece il 3% dei nuovi nati affetti da ittero rischia danni neurologici a causa di una diagnosi tardiva”. Continua a leggere

Bimba in coma: ha ingoiato una moneta dopo aver visto un prestigiatore in tv

Settimana scorsa stavamo vedendo un programma tv che a me piace tantissimo. Eravamo tutti e quattro seduti sul divano.
Ad un certo punto è arrivato un mago o prestigiatore, non saprei neppure come definirlo, che ingoiava lampadine e poi le rigettava.
Ho chiesto immediatamente a mio marito di cambiare canale: “Certe cose, secondo me, i bambini non le devono vedere”.
Lui lo ha fatto, di tanto in tanto, però, tornava indietro per vedere se l’esibizione era terminata, ma questo tizio continuava ad ingoiare di tutto.
“Aspetta un po’, fai passare qualche minuto”, gli ho detto.
Mi ha risposto: “Come sei esagerata”.

Ora leggo sulle agenzie: “Una bambina di 11 ha ingoiato una moneta per imitare un mago in tv. Ora è in coma farmacologico a Taranto”.  Continua a leggere

Ma quanti pericoli ci sono in casa!

Chi pensa che la casa sia un luogo sicuro, si sbaglia di grosso.
Sembra incredibile, ma è dimostrato dai numeri e purtroppo dai fatti che gli incidenti domestici uccidono!

Tra spigoli, cadute in bagno, corrente elettrica, ferri da stiro e finestre, ogni anno, solo in Italia, si contano almeno 5mila vittime. Il 2%, ossia 100, hanno una età compresa tra i 0 e i 14 anni.
Non voglio fare terrorismo, ma è come dire che ogni tre giorni un bambino muore per incidente domestico. Molti di più quelli che si infortunano.
E’ quanto emerge dalle stime elaborate dal sistema Siniaca dell’Iss (Sistema informativo nazionale sugli incidenti in ambiente di civile abitazione).

Ma la cosa che mi ha più impressionato è che il 90% di questi incidenti è prevedibile ed evitabile.

Come?
L’Istituto per la Salute del Bambino e dell’Adolescente del Bambino Gesù ha predisposto un vademecum.

Ecco le regole che non dobbiamo mai perdere di vista: Continua a leggere

Anche se fanno sport, i bambini tele-dipendenti sono più in sovrappeso. Ma quanto ci fa comodo piazzarli davanti alla tv?

Se un bambino è in sovrappeso, dipende più dal tempo che trascorre davanti a uno schermo, computer, Tv o videogiochi che sia, piuttosto che dai suoi livelli di attività fisica. E’ la conclusione di uno studio guidato dalla psicologa infantile Rachael Sharman dell’University of the Sunshine Coast in Australia, che ha studiato le abitudini di 144 bambini di età fra 5 e 13 anni, con risultati sorprendenti. Continua a leggere

Il riposino pomeridiano

In Italia si chiama pennichella, in Spagna siesta. Il concetto, in ogni caso, rimane lo stesso: è il riposino pomeridiano.

Molti lo considerano un “vizietto”, per far scendere e decantare i lauti pasti del mezzodì e quindi favorire la digestione. Altri un modo per ricaricare le pile e recuperare le forze per arrivare a fine giornata.
Ma se per gli adulti, almeno scientificamente, non si sa se serva a qualcosa (se non a rigenerare lo spirito!). Per i bambini in età prescolare, invece, è fondamentale. Il riposino pomeridiano, infatti, rinforza la memoria. Continua a leggere

Lo zaino perfetto? E’ quello ‘salva-schiena’

Marco quest’anno frequenterà la prima elementare.
Tutti i suoi amichetti, o quasi tutti, hanno già comprato il corredo scuola: zaino, astuccio, quaderni, diario, eccetera.
Noi no.
Forse siamo un po’ in ritardo, ma a parte un astuccio ricevuto come regalo di compleanno, ancora non abbiamo preso nulla di nulla.

Sinceramente aspetto di ricevere la lista dalla maestra prima di spendere soldi a vanvera.
Ma lo zaino, almeno quello, dobbiamo acquistarlo.

Nei supermercati c’è l’imbarazzo della scelta. Tutti i personaggi dei cartoni in ogni dimensione, forma e colore sono lì che ammiccano e strizzano gli occhi ai bambini.
Colori sgargianti e gadget di ogni tipo e genere che probabilmente, almeno per i più piccoli, rappresentano solo un peso inutile e forse non useranno mai (tipo gli auricolari che visto su uno zaino delle Winks).

Ma come deve essere uno zaino? A parte l’aspetto estetico, quali caratteristiche deve avere?
Il professor Guido La Rosa, responsabile dell’Unità operativa di Ortopedia del Bambino Gesù di Roma, ci dà alcuni importanti consigli:

Non deve superare il 10% del peso corporeo (cioè per un bimbo di 6-8 anni non più di 3 Kg) e, anche se le mode richiedono tutt’altro, va portato su entrambe le spalle, in modo da bilanciare il peso. Meglio se è un trolley.
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Tutti i rimedi contro il mal d’auto nei bimbi

Qualche giorno fa ho ricevuto una e.mail da Nives:
“Cara Maria,
vista la stagione e le vacanze in arrivo, parliamo del problema del mal d’auto dei nostri bambini?
Magari trovo la soluzione migliore per la mia bimba di 3 anni!”

E allora eccoci qua a parlare di mal d’auto.

Fortunatamente non tutti i bambini ne soffrono. Nella maggior parte dei casi è dovuto all’immaturità del sistema labirintico. Proprio per questo il disturbo si riduce con l’età.

I sintomi sono la nausea, che a volte può evolvere anche in vomito, e sonnolenza.
Nei piccolissimi invece, il mal d’auto si manifesta con un certo pallore, un’eccessiva sudorazione e anche pianto.

Detto questo, cosa possiamo fare? Continua a leggere

Zanzare, ecco i rimedi naturali per proteggere i più piccoli

Quante volte vi è capitato di stare fuori con il vostro bambino e di tornare a casa con il piccolo a pois e voi invece senza neppure una puntura di zanzara?
A me tante volte.
Ma perché i più piccoli vengono presi di mira e bersagliati dagli insetti? Come possiamo proteggerli? E nel caso di puntura, cosa possiamo fare?

Una cosa è certa: il particolare odore della pelle dei bambini non piace solo a mamma e papà, ma anche alle zanzare.

Quindi non è un caso che siano proprio i neonati, o comunque i più piccoli, ad essere punti con maggiore frequenza.

Ogni puntura, poi, spesso si trasforma in “ponfo” perché la parte interessate diventa pruriginosa, il bambino reagisce grattandosi e la reazione infiammatoria diventa più marcata.

Quindi? Che possiamo fare? Continua a leggere

Tumori infantili:8 bambini su 10 ce la fanno

Otto bambini su 10 ce la fanno: i tumori infantili sono sempre più sconfitti e in 40% la sopravvivenza è più che raddoppiata passando dal 30 all’80%. I dati arrivano dal XXXVIII Congresso Nazionale dell’AIEOP (Associazione italiana ematologia oncologia pediatrica).
Ogni anno in Italia 1 bambino su 413, al di sotto dei 15 anni, si ammala di tumore. Il numero di casi atteso annualmente è di 1496 nella fascia d’età tra 0 e 14 anni, ai quali vanno sommati 835 nuovi casi in ragazzi di età compresa tra 15 e 19 anni.

Il tumore che più frequentemente colpisce è la leucemia linfoblastica acuta, seguita dai tumori del sistema nervoso centrale. Continua a leggere