Per i bambini cosa cambia avere due genitori etero o gay? La psicologa

bambine con due mamme

Essere una coppia di fatto, una coppia omosessuale, ed essere genitori.
Argomento attualissimo, spinoso, che in queste settimane divide l’Italia.
Ieri la psicologa Francesca Santarelli mi ha chiesto: “Che ne pensi se scrivo un articolo su questo tema?”
Le ho risposto: “Hai carta bianca. Ma occhio alle critiche, sono dietro l’angolo. Te la senti?”

Ha accettato la sfida e ha puntato il pezzo su una domanda che poi è il perno del dibattito: dal punto di vista dei bambini cosa cambia avere due genitori etero o gay? Sul loro sviluppo, sulla loro crescita potrebbe avere delle ripercussioni avere due mamme o due papà?

Ecco cosa ha risposto:

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Ecco perché è importante giocare con i propri figli

Young hipster father playing with his daughters

“Mamma, vieni a giocare con me? Hai sempre da fare, sei sempre impegnata e non giochi mai con noi!”

Questa è una tipica frase di Luca. Lui mi rimprovera spesso il fatto che, in settimana, dedico poco tempo al gioco. Ma arrivando piuttosto tardi a casa, ho altre priorità come preparare la cena, fare le lavatrici e tutto il resto…
Quindi in settimana abbiamo diviso i ruoli: il papà gioca, racconta le storie della buona notte e li mette a letto. Io cucino, rassetto casa e mi dedico alle coccole e alle chiacchiere. Io sono la loro “confidente”, quella a cui raccontano tutto quello che hanno fatto durante la giornata.
Il weekend, invece, è tutto per loro: passeggiate, giochi e gite a volontà!
Purtroppo non riesco a fare di più.
Eppure il gioco è uno strumento eccezionale per conoscere meglio i propri figli e rafforzare i rapporti di legami e complicità con loro.

Ce lo spiega la psicologa amica Francesca Santarelli: Continua a leggere



Come gestire al meglio il rapporto genitori-insegnanti?

scuola

 

L’argomento affrontato oggi dalla psicologa amica Francesca Santarelli interessa e tocca da vicino tutti i genitori che hanno almeno un figlio che frequenta la scuola.
La domanda a cui oggi la psicologa cercherà di dare una giusta risposta è: “Noi genitori come possiamo gestire al meglio il rapporto con gli insegnanti?”
Certo, se le cose vanno bene, se il bambino non ha alcun tipo di difficoltà a scuola, è facile tenere buoni, anzi ottimi rapporti.
Ma in presenza di problemi, invece, i rapporti potrebbero scivolare in una zona di rischio.
I genitori, spesso, tendono a puntare il dito contro gli insegnanti, difendendo a spada tratta i propri figli e giustificando in questo modo atteggiamenti e insuccessi.
Gli insegnanti, invece, spesso lamentano l’assenza dei genitori…

E allora come fare per trovare il giusto equilibrio?
Ecco cosa consiglia la dottoressa Santarelli: Continua a leggere



Figli e bullismo, la psicologa: ecco come aiutare i nostri figli

Female Student Being Bullied By Classmates

Entrare in camera della figlia, vedere la finestra aperta e capire che qualcosa di grave è successo.
Povera mamma. Poveri genitori. Povera figlia.
Mi si gela il sangue solo a pensarlo.
E poi trovare il biglietto: “Ora sarete contenti”.
Non si può. Perdere una figlia per bullismo. Niente di più assurdo!
Per fortuna la ragazzina di Pordenone ora sta meglio. E’ fuori pericolo.

Ma quanti bambini e ragazzini soffrono in silenzio prima di compiere questi gesti folli?

E noi genitori come possiamo aiutarli?
Di questo parliamo oggi con la nostra psicologa Francesca Santarelli.

Ecco cosa ci consiglia:

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Imparare ad aspettare è un dono che si impara da piccoli

bambino_disobbediente

Vizi, giochi e stravizi.
I nostri nonni prima e i nostri genitori poi, non ne avevano, o ne avevano pochi. Forse perché sapevano già che pur chiedendo non avrebbero ottenuto nulla.
La generazione successiva ha imparato a chiedere e talvolta ad ottenere.
I nostri figli, invece, vogliono e pretendono tutto e subito. E se non lo ottengono sono guai.
Arriva il finimondo: pianti, disperazione, scene da panico, urla…
Perché?
Siamo noi genitori a non saper dire i “NO” giusti? Siamo noi che non sappiamo imporci con autorità e autorevolezza?
Eppure “Imparare ad aspettare è un dono che si impara da piccoli” e insegnarlo ai nostri figli è un nostro dovere. Li aiuteremo a tollerare e superare le frustrazioni che la vita gli presenterà.

Parola della psicologa amica Francesca Santarelli, che oggi ci parla proprio di come i NO facciano crescere e fortifichino molto più dei SI’.

Accontentare in tutto e per tutto i nostri figli ci facilita la vita, ci evita tante scocciature, ma rende i futuri adulti incapaci di accettare le sconfitte e li renderà molto più vulnerabili.

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Le Feste di Natale con i bambini: come viverle senza stress

Bimba_regalo_natale

 

Chi ha detto che Babbo Natale piace a tutti i bambini?
Chi ha detto che il periodo delle feste di fine anno rende felici grandi e piccini?
Nell’immaginario degli adulti è così, ma per i bambini a volte non lo è.
Noi adulti ricordiamo con nostalgia la “magia” del Natale. Ma i piccoli non hanno ancora interiorizzato queste emozioni. Per loro è tutto nuovo e a volte non sempre piacevole.
Ricordo che alla prima festa del nido la maggior parte dei piccolini scoppiò a piangere quando arrivò il nonnetto dalla lunga barba bianca!

Per i bambini il Natale può essere addirittura un periodo di grande stress. E allora cosa fare per vivere al meglio questo periodo e soprattutto per ridurre al minimo lo stress?
I consigli della psicologa Francesca Santarelli:

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Neo-mamme, quando la montata lattea non arriva…

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Oggi con la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli, parliamo di un tema che sta a cuore a molte neo-mamme: l’allattamento.
Si sa, l’allattamento al seno è quello consigliato da tutti: pediatri, mamme, nonne, parenti, amiche, Organizzazione Mondiale della Sanità, etcc…
Ma se la tanto attesa e desiderata “montata lattea” non arriva? Se il latte è insufficiente?
O semplicemente, se la mamma non desidera allattare, che si fa?
Puntare il dito contro, non serve a nulla. Far sentire la neo-mamma inadeguata o di serie B non è giusto.

L’articolo di Francesca Santarelli è dedicato proprio a tutte quelle mamme che per necessità o per volontà non allattano al seno i propri piccoli.

Ecco cosa consiglia: Continua a leggere



Come prepararsi a diventare mamme

neonato
Come ci si può preparare a diventare mamme?

Secondo me nessuna di noi arriva veramente preparata al grande evento.
Ognuna fantastica, immagina, pensa…
Ma poi il giorno che si ritrova con il fagottino tra le mani, non sa neppure come prenderlo tra le braccia!

Ricordo quando è nato Marco. Vedevo le puericultrici dell’ospedale che prendevano i bambini come se fossero bambolotti, li lavavano con mano ferma, decisa. Li vestivano in un batter d’occhi.
Io ero lì e mi sentivo la mamma più imbranata di tutte.
Mi chiedevo: che si fa con il cordone ombelicale? Come si cambia il pannolino ad un neonato? E come si infilano le tutine senza rompergli il braccio?
Mille dubbi, mille ansie…
Marco mi sembrava così piccolo, gracile, esile e delicato che avevo paura anche a cambiarlo!

Poi con l’esperienza… ho imparato! Almeno a cambiare il pannolino 😉
Ma ogni giorno, anche adesso che sono più grandicelli, c’è una sfida diversa. E ogni volta mi assalgono gli stessi dubbi e le stesse domande: sto facendo veramente la cosa giusta?

Ho girato la domanda iniziale alla nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli: ci si può preparare veramente a diventare mamme?

Ecco la sua risposta:

 

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