Bimba nasce 2 anni dopo la morte della madre

Oggi sono in vena di notizie, come dire, un po’ particolari. Sentite questa: una bambina israeliana è nata quasi due anni dopo la morte della mamma biologica, grazie all’aiuto di una madre surrogata. In questo modo il padre della piccola, Nisim Ajash, ha esaudito una precisa richiesta della moglie Keren, morta nel novembre 2009 per un tumore al cervello all’età di 35 anni. Continua a leggere



La rivoluzione dei papà: 9 su 10 in sala parto

In barba ai consigli del luminare francese Michel Odent che invita i futuri papà a sostare nella sala d’attesa dell’ospedale per non mettere ansia alle donne in travaglio, in Italia quasi tutti gli uomini decidono, invece, di rimanere accanto alle loro compagne nel momento più importante della loro vita: la nascita del figlio! La percentuale è altissima: oltre il 92%. Continua a leggere



Uno primato tutto italiano: il 38% dei bambini nasce con il cesareo

E’ arrivata l’ora di riempirvi la testa con un po’ di numerotti!
Sembra incredibile, ma noi italiane abbiamo due primati poco lusinghieri in Europa:
1) Siamo le mamme più attempate (e questo lo sapevamo!). Partoriamo il primo figlio in media a 32,4 anni, più tardi delle cittadine straniere (28,9).

2) Nel 37,8% dei casi partoriamo col taglio cesareo, il dato più alto della media europea.

Il ricorso al parto per via chirurgica avviene soprattutto nelle case di cura accreditate in cui si registra tale procedura in circa il 60,5% dei parti contro il 34,8% negli ospedali pubblici. (Ma va?)

Altra chicca: il parto cesareo è più frequente nelle donne con cittadinanza italiana (39,8%) rispetto alle donne straniere (28,4%).

Mi chiedo: come mai ricorriamo tanto spesso al parto chirurgico? Reale necessità? Mhaa! Ho i miei dubbi… Continua a leggere



Il toto-nome per Rosa77: bimbo in arrivo, che nome le proponete?

Tante pancione di questo blog hanno già scelto il nome per il pargolo in arrivo. La mia amica Margherita lo chiemerà Guglielmo. Rosa 79 chiamerà suo figlio Umberto.
Rosa77 ancora non sa. Cosa le suggerite?
La sua collega Loredana le propone Eva se sarà femmina.
Anche io amo molto i nomi corti. Se sarà un fiocco rosa propongo: Maria! 😮 Continua a leggere



Parto, la valigia per il bebè

Preparata la valigia per la mamma, ora bisogna pensare al bebè e sistemare l’occorrente. E’ vero che gli indumenti sono così piccoli, ma così piccoli che basta davvero poco spazio. Ma è quello più prezioso!

Mi ricordo che, soprattutto per il primo figlio, mi emozionavo anche a guardare quei body e quelle tutine così… mignon.

Le avrò piegate e riaperte e ripiegate e riaperte mille volte…o forse più. E vogliamo parlare dei calzini? Praticamente lunghi… come il mio dito!!

Help! Mi sto perdendo un’altra volta. Fermatemiiii…

Allora, dicevamo, della valigia. Continua a leggere



Il parto si avvicina, ecco la valigia per la futura mamma da portare in ospedale

La gravidanza volge ormai al termine e il pensiero è già lì, al parto. Ma cosa bisogna mettere in valigia, cosa bisogna portare in ospedale per il grande evento?

Me lo ha chiesto Chiara, una mia amica in dolce attesa. Ma visto che le pancione di questo blog aumentano di giorno in giorno, da Valentina, a Rosa, a Marika, a Giuli… e giusto ieri ho saputo che anche Margherita, una mia cara amica diventerà mamma-bis (tanti auguroni!!) allora ho pensato di scrivere un post per tutte.

La lista è divisa in due parti: l’occorrente per la mamma e il necessario per il bebè.
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Neonati e malformazioni: ecco come la prevenzione può aiutare le future mamme

In Italia ci sono circa 35 mila neonati colpiti da malattie congenite o malformazioni, come cardiopatie, sindrome di Down, spina bifida o reni e intestino malformati. Eppure queste malattie potrebbero essere in parte evitate se la prevenzione e i corretti stili di vita iniziassero ancora prima del concepimento.

Insomma la parola chiave anche in questo caso è prevenzione. A dirlo sono gli esperti, riuniti a Milano al congresso della Società italiana di pediatria (Sip).

Ma cosa intendono gli specialisti per prevenzione? Continua a leggere



Un parto tra le nuvole!

Qualche settimana fa vi avevo proposto un articolo sulle cose che si possono e che non possono fare con il pancione e tra i diversi punti c’era quello del “volare in aereo”, una cosa che sì, teoricamente si può fare, ma che sarebbe meglio evitare nell’ultimo periodo di gravidanza per non rischiare di partorire tra le nuvole.

Ebbene, forse, ma dico forse, una signora spagnola non ha letto il mio articolo (:o), e sapete cosa le è successo? Ha messo al mondo la sua piccola praticamente in cielo! Continua a leggere



Depressione post-partum? Colpisce anche i futuri papà!

Care mamme con il pancione attente: anche la vostra dolce metà potrebbe soffrire di depressione post-partum.
E’ stato infatti dimostrato che anche gli uomini soffrono di questo stato esattamente come le donne. E questo anche se non subiscono gli stessi sbalzi ormonali, anche se non portano in grembo un’altra creatura per nove mesi e soprattutto anche se non partoriscono.

Mi viene in mente quel vecchio detto che si usa dalle mie parti che, pur non essendo molto “a modo”, me ne rendo conto, in questo contesto calza a pennello: “La gallina fa le uova e al gallo brucia il sedere!”

I futuri papà possono iniziare a stare male già durante la gravidanza, anche se il picco del disturbo, che colpisce 1 padre su 10 (sia prima che dopo il parto, contro 1 mamma su 7) è tra i 3 e i 6 mesi di vita del bambino. Continua a leggere



Un concerto per la vita che ascolta

Il titolo è meraviglioso: “Concerto per la vita che ascolta” ed è dedicato a spettatori molto molto speciali: i bebè che sono ancora nel pancione.
Tutte le signore in dolce attesa sono quindi invitate sabato sera a Milano ad un appuntamento imperdibile: musica classica per i loro piccoli. L’evento è promosso dal Movimento italiano genitori (Moige) per promuovere l’importanza della musica in gravidanza.

Numerosi studi italiani e internazionali, ricorda il Moige in una nota, hanno confermato che la musicoterapia in gravidanza produce effetti positivi sia sulla gestante – facilitando il rilassamento muscolare e stabilizzandone la pressione – che sul nascituro. Continua a leggere