Genitori separati e vacanze estive dei figli

Dove andate in vacanza? Cosa fate ad agosto?
Ormai queste sono le domande più comuni che si fanno in queste settimane.

E se per tanti bambini l’estate è sinonimo di vacanze, relax, di mare, di famiglia, dello stare insieme…
Per alcuni bambini, invece, l’estate è il momento in cui bisogna scegliere tra mamma e papà, se trascorrere alcune settimane con l’uno o con l’altro…
E se la separazione è fresca, l’estate diventa un periodo difficile da gestire.
Ma cosa possono fare i genitori per contenere il più possibile le difficoltà dei figli?

La psicologa Francesca Santarelli ci aiuta a dare una risposta a questa domanda.

“Tutti i bambini aspettano con ansia l’estate, simbolo per eccellenza dei giochi all’aria aperta e della gioia per le lunghe vacanze estive.
Tutti, tranne i figli dei genitori separati. Per questi piccoli il periodo estivo può essere più impegnativo e malinconico rispetto al resto dell’anno, specie se la separazione di mamma e papà è recente.

In inverno la banalità del quotidiano ed il tran tran quotidiano ha una sua valenza rassicurante: in fondo, anche gli altri bambini vedono poco il papà, soprattutto se questi torna a casa tardi la sera. L’estate, però, è il periodo in cui per definizione la famiglia passa più tempo insieme, vive esperienze nuove, divertenti, momenti di condivisione e di gioia. E i bimbi dei genitori separati non possono evitare di fare il confronto tra se stessi, con un genitore solo e magari con il suo nuovo partner e gli amichetti che in spiaggia, sul lungomare o sui prati in montagna possono condividere entrambi i genitori.

La separazione è una prova difficile per i bambini, che li può esporre a sofferenze, li fa crescere in fretta rispetto agli altri e purtroppo li fa anche sentire un po’ diversi. Noi genitori, comunque, siamo i soli a poter fare qualcosa, pensando essenzialmente al loro bene.

In primo luogo, ricordiamo che la vacanza deve essere un periodo di serenità. No, quindi, a iniziarla con discussioni e accuse reciproche. Quali che siano i motivi che hanno spinto alla separazione, ricordiamo che i bambini non hanno colpe dei litigi e delle incomprensioni tra mamma e papà. I più piccoli non hanno le risorse psicologiche per capire che la separazione non ha a che fare con loro ma, essendo per natura egocentrici, sono portati a colpevolizzarsi e a credere di essersi comportati male: per questo mamma e papà non stanno più insieme. Con le parole, ma soprattutto con i fatti, è importante trasmettere ai bambini questo concetto: tu sei buono, sono gli adulti alle volte a non comprendersi più e tu non sei responsabile di quello che accade. Sì, allora, ad ascoltarlo di più, sì alle coccole e a essere sempre disponibili al gioco. Lasciamo il nervosismo, pur comprensibile, fuori dalla loro portata, non lo capirebbero ma nemmeno al permissivismo eccessivo: se noi adulti ci siamo separati, vuol dire che un motivo valido c’è stato e che il bambino, pur dolorosamente, deve iniziare ad abituarsi a questa idea.
Per i genitori separati la scelta della località di vacanza e del periodo da trascorrere con i figli può rappresentare un momento di discussione. Entrambi vorrebbero occuparsi del piccolo in agosto perché è il periodo più classico per le vacanze, oppure tutti e due preferiscono luglio o settembre perché è più fresco e c’è meno affollamento. Ed ecco che si perde di vista l’obiettivo di partenza: stabilire un buon periodo da passare in serenità con il proprio bambino. L’estate è il momento della libertà, delle avventure e qualche volta anche del consolidamento delle nuove relazioni. Se si ha una nuova storia e si è felice, va bene: ma non si può pretendere che il bambino sia contento o anche solo indifferente al fatto che il genitore abbia un nuovo compagno. Meglio evitare presentazioni ufficiali o, peggio ancora, di lasciarsi andare a effusioni davanti al bambino, lo metterebbe in una posizione di grande confusione, imbarazzo e sofferenza, spingendolo addirittura a non sopportare il genitore – colpevole – e a parteggiare per l’altro.

 

 

Copertina-Mamme-No-Panic

Per appuntamenti  con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio:  www.studiosantarellidecarolis.com 

Francesca Santarelli è in libreria con il libro “Mamme No Panic”, scritto a quattro mani con Giuliana Arena

 

 

 

 

33 risposte a “Genitori separati e vacanze estive dei figli

  1. @Ginger70 e jenny: concordo
    @Marco: solo una domanda xkè evidentemente mi sfugge qualcosa. Lei dice che i vecchi rancori possono essere superati per il bene dei figli e che genitori intelligenti mettono davanti il benessere del figlio. Ovviamente condivido tutti questi bei pensieri ma poi leggo…che quando litiga con sua moglie suo figlio cambia atteggiamento. Allora la mia domanda è questa: come sputare sentenze verso questo o quel genitore separato (egoista e disinteressato visto che non pensa al figlio) quando in primis lei non riesce ad evitare una lite davanti al suo di figlio. Ognuno a casa sua agisce come meglio crede, paga le conseguenze di ciò che fa…quindi giudicare così drasticamente dei comportamenti, seppur discutibili, quando anche a casa propria ci sono situazioni comuni…beh mi sembra molto facile. NELLE SITUAZIONI CI SI DEVE PASSARE PER POTER GIUDICARE.

  2. @Jenny: concordo assolutamente con te…la finzione di vedere insieme mamma e papa’, specie quando in precedenza si e’ assistito alla fase preseparazione che anche se civile qualche strascico lo lascia, non credo sia un’espereinza positiva per un bambino/ragazzo.
    L’importante e’ che entrambi i gentiori si impegnino per trovare un accordo sui periodi da trascorrere insieme al figlio, con o senza i nuovi compagni dipende dai rapporti che si sono istaurati e dall’intelligenza del genitore stesso che non dovrebbe mai trascurare il bene del figlio.
    Io ho amici separati che durante l’anno a volte si frequentano con i rispettivi nuovi compagni ed il figlio per ricorrenze tipo compleanni, ma le vacanze le fanno separati ognuno con figlio e nuovo compagno. Il figlio e’ felicissimo fa vacanze doppie e spesso molto belle ed ora ha anche due fratellini gemelli di un anno che lui adora…tutto dipende dall’intelligenza e dalla sensibilita’ dei genitori e dei nuovi compagni secondo me…
    E poi trovo anche giusto il discorso di Carmela di non creare false aspettative….vedere i genitori insieme puo’ risvegliare speranze e ricreare sofferenza al momento in cui onguno torna a casa sua…

  3. jenny : concordo su tutta la linea, inutili ipocrisie servono solo a sconvolgere ancora di piu i bambini, meglio una situazione netta decisa ma reale anche dolorosa ma poi piano piano i bambini la capiscono e apprezzano la sincerità e la decisione, un estate insieme e per altro ripeto due che si alsciano trovo impossibile che la facciano, crea solo confusione

  4. Buonasera
    @ Carmela & Jenny.
    Parto da un semplice presupposto. Se i soldi a mia disposizione sono pochi, evito in maniera assoluta di andare in ferie. Sia con la mia ex moglie che con la mia nuova compagna. Alternative alle vacanze ce ne sono un infinità. Il tempo per stare con i miei figli è impossibile che non lo trovi. Se la mia nuova compagna, dovesse storcere il naso, per il futile motivo che non la porto in ferie, mi perdonerete ma c’è qualche cosa che non quadra. Se due persone decidono di passare una vita insieme, devono dividere gioie e dolori. Questo è anche uno dei motivi, delle maggior parte dei divorzi. Nessuno (uomo o donna che sia) non è più capace di sacrificarsi. Spesso i figli, vengono messi in secondo piano, per l’egoismo dei genitori. Comportarsi usando il buon senso, non significa vivere nel mondo dei sogni. Significa avere rispetto per bambini che abbiamo messo al mondo. Molti genitori, esigono rispetto dai propri figli (come è giusto che sia) ma molto spesso si dimenticano, che il rispetto va condiviso. Un ragazzo con genitori separati, ha dei problemi che altri non hanno. Non vorrei essere frainteso. Anche i ragazzi che vivono con i rispettivi genitori, li hanno. Ma sono problemi, molto differenti. La mancanza di un genitore, non è sicuramente un fatto piacevole. “Se una cosa non è sentita, meglio non farla”. E’ una frase che condivido in parte. Quello che stò per fare, non lo faccio per me stesso. Se così fosse, certamente non la farei. Ma quello che faccio anche se non sentito, lo stò facendo per il bene di mio figlio. E in questo caso la cosa cambia. Ma non dimenticatevi una cosa che purtroppo è innata in molti di noi. L’egoismo. Una buona serata a tutti.
    Cordialmente.

  5. @ginger70 concordo.
    Signor Marco perché le cose vadano come dice lei bisognerebbe vivere nel mondo delle favole. O provarle sulla proprio pelle, forse così si cambierebbe subito idea.
    Tutto cosi sarebbe bello, tutti insieme felicemente come se niente fosse successo..ma purtroppo o per fortuna siamo esseri umani
    L’esempio frequente..sposo un uomo, ci faccio un figlio, scopro che mi ha tradito ripetutamente..metto da parte il rancore, sono passati anni e ho un nuovo compagno..onestamente parlando non credo proprio che io andrei in vacanza con il mio ex compagno/marito.. questo non vuol dire per forza che non sono una donna intelligente, può voler dire che con questa persona voglio condividere solo l’amore per nostro figlio..non la vacanza, non solo per il non piacere ma anche perchè di questi tempi le ferie sono quelle che sono e i soldi sono spesso contati
    mi fa sorridere che lei dica che dedicare un mese all’anno per ritrovarsi insieme per il bene dei figli, non è una cosa così grave..certo grave non è ma in certi casi forzata sì..se una cosa non è sentita è meglio non farla..l’affetto e l’attenzione ai figli si può dimostrare in tantissimi altri modi senza dover metter su messinscene che ovviamente il bambino che stupido non è coglierebbe subito

  6. Io la vedo dura che due persone che si sono lasciate riescano a mettere da parte tutto per stare insieme a fare le vacanze, neppure per il bene dei figli ci riescono e nn ne conosco che lo fanno .
    Certo sarebbe ideale che tutti si andasse d’accordo nonostante la separazione, ma poi la realta è un altra.

  7. @Marco.
    d’accordo su dare affetto e comportarsi in modo civile per il bene dei figli, ma ribadisco che in questi casi i soldi qualche problema lo tolgono. Immagini di essere sposato con una nuova moglie, che giustamente vuole venire in ferie con lei, ma lei deve pensare anche alle ferie con suo figlio e la ex. Metterà in primo piano suo figlio come è giusto, ma se vuole portare con sé anche la sua ex, sono soldi, e se sono pochi, come è di questi tempi, dovrà rinunciare a quelle con la sua attuale moglie, credo che poche donne rinuncerebbero senza fare storie. quindi ribadisco i soldi in questi casi aiutano.
    Ben venga provare a salvare il matrimonio, quindi piccoli fine settimana insieme, cene, solo genitori e figli, ma quando si è deciso, credo che i bambini si debbano abituare all’idea che i genitori si siano separati. Non creare problemi, per quei 15 giorni di ferie, venirsi incontro, cercare la soluzione migliore per tutti è auspicabile.
    Buon fine settimana.

  8. Buongiorno
    @ Carmela
    Cara sig.ra, sono dell’idea che per il bene dei figli una soluzione si trovi sempre. Rancori e vecchie storie, si possono tranquillamente superare. Quello che conta è capire che in quel momento, si stà operando per la tranquillità psicologica dei nostri figli. Resta sottinteso che per agire in questo modo, ci vogliono due persone intelligenti e lontane anni luce da qualsiasi pregiudizio. Non credo assolutamente che i soldi facciano la differenza. Non dobbiamo dare a loro le cose materiali, ma solo ed esclusivamente, il nostro affetto. L’affetto e l’attenzione, non costano nulla. Purtroppo quando due persone si separano, mettono in primo piano le loro nuove compagne/o, dimenticandosi dei figli avuti in precedenza. Questo comportamento, lo definirei devastante. Specialmente quando in ballo ci sono bambini in tenera età. Ribadisco. Una persona è libera di vivere la sua vita come meglio crede. Non basta diventare padre, per considerarsi un uomo. Bisogna dimostrare di avere gli attributi. Buona giornata.
    Cordialmente.

  9. @Marco.
    Buonasera, non è così facile come afferma. Se sono separati avranno altre compagne/i e presumibilmente altri figli. quindi non si può più parlare di un mese di ferie insieme alla ex moglie/marito con i bambini avuti insieme. Si dovrà dividere il tempo tra due famiglie. Oppure semplicemente i bambini staranno 15 giorni con il genitore cui non è stato affidato. Questo lo trovo più civile, anche per non creare false aspettative nei piccoli. Quattro persone con rispettivi mogli/mariti ed ex non la vedo per niente tranquilla come situazione. Non perché non sia d’accordo, ma ci sarebbe chi come me che accetta tutto e quindi soccombe, ma da quello che vedo in giro i divorziati/separati non sono tanto dolci e non perdono occasione…per litigare, rinfacciarsi situazioni vecchie ecc.
    Poi ci sono anche eccezioni, un nostro amico separato, per colpa sua, ogni anno si prende un periodo e porta fuori ex moglie (Ancora rancorosa, ma per il bene dei figli si comporta civilmente) e i loro due figli, senza gli attuali compagni, solo loro. Ma lì la situazione è facilitata dal benessere di quest’uomo, e si sa in queste situazioni i soldi qualche problema te lo tolgono, e dal fatto che nessuno dei due ha avuto altri figli con i compagni che a loro volta dedicano quel tempo ai figli avuti da precedenti relazioni…oddio mi sembra di raccontare Beautifull!
    Buona serata a tutti.

  10. Buongiorno
    Il compito di noi genitori, essenzialmente dovrebbe essere quello di salvaguardare l’integrità psicologica dei figli. Sopratutto quando la loro età è ancora in quella fascia così detta debole. Genitori separati ma intelligenti, agiscono per il bene dei figli. Per gli altri, si evidenzia una cosa sola. L’egoismo e il totale disinteressamento. La nuova compagna/o, diventa la persona più importante e molto spesso, a scapito dei propri figli. Educare i figli e non farli sentire soli, comporta una buona dose di sacrifici ma purtroppo non tutti sono capaci di sottostare a gli stessi. Per una coppia separata, non vedo dove sia il problema nel passare un periodo di vacanza, con la persona in cui si condivide un figlio. Gli anni passati insieme, difficilmente potranno essere dimenticati. La mia stima per le persone che non sono disposte al sacrificio per i propri figli è pari a zero. E’ anche vero che due persone che scelgono la separazione, non abbiano più nulla in comune, tanto meno il rispetto. Ma per il bene di un bambino, questa cosa dovrebbe passare in secondo piano. Ci sono ragazzi che non sopportando la separazione dei genitori, hanno fatto una brutta fine. E che nessuno mi venga a raccontare che non è vero. I nostri figli hanno dei sentimenti e le loro paure, in molti casi le esprimono chiudendosi a riccio. Non sono uno psicologo, ma un padre con mille problemi da risolvere quotidianamente. Quando in casa, io e mia moglie discutiamo e litighiamo, nostro figlio di 11 anni, cambia letteralmente il suo comportamento. Un litigio in famiglia ci può stare. Sarebbe preoccupante se non succedesse mai. Ognuno di noi è libero di gestire la propria vita come meglio crede, ma dedicare un mese all’anno per ritrovarsi tutti uniti per il bene dei figli, non è una cosa così grave. In fin dei conti, siamo noi che li abbiamo messi al mondo. Loro non hanno chiesto di farlo. Buona giornata.
    Cordialmente.

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