La guerra a tavola!

bimbo_ciboIl momento dei pasti sembra fatta apposta per scatenare i capricci.
Ma è davvero colpa del cibo o dietro questa guerra si nasconde un problema diverso?

A questa domanda risponde la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli:
“Molte ricerche psicodinamiche hanno dato come risposta l’ansia della mamma rispetto al cibo. Un’ansia che presuppone, la mancanza di fiducia dei genitori nei confronti della capacità del figlio di valutare la sua fame e la sua sete. Fin dall’allattamento, al seno al biberon, tra madre e figlio si stabilisce la relazione affettiva: l’offerta di cibo soddisfa nel bambino anche il bisogno di essere riconosciuto, amato e desiderato. Mangiare deve riempire prima il cuore -è fatto di sguardi, di voce, di contatto- è il segno della devozione della madre nei suoi confronti. Nel piatto c’è cibo per l’anima!

Ma ripercorriamo insieme le tappe più importanti della conoscenza del cibo. Continua a leggere

Non è mai abbastanza!

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Questo, ahimè, è un periodo piuttosto pieno: a fine mese la festa dei Remigini di Luca, ai primi di giugno la festa di fine materna di Luca, oggi la giornata sportiva di Marco, e poi i colloqui con le maestre, le gare di Taekwondo, l’esame per il passaggio di cintura, le partite di calcio, gli allenamenti…

Difficile dire sì a tutto. Ma a cosa dire di no? E soprattutto a chi dei due?

Se dico a Luca che non posso andare ai suoi appuntamenti di fine materna, ci rimane male e mi ricorda che quando ci sono state le feste di Marco non sono mai mancata (verissimo!).
Se dico di no a Marco, lui ci rimane altrettanto male e mi fa notare che agli impegni di Luca sono sempre presente (e non è proprio vero…).

Sarebbe bello poter dire sempre di sì ad entrambi. Ma i giorni di ferie sono contati, le ore di permesso anche e le cose da incastrare, invece, sono tante.

Fatta questa premessa, passiamo ai fatti: Continua a leggere

Occhio al bugiardo! Per smascherarlo basta guardare la sua grafia

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Si è soliti dire che le bugie hanno le gambe corte, ma a volte non è così e quando ci accorgiamo di avere a che fare con una persona bugiarda può essere troppo tardi.

Una sbirciatina alla sua scrittura potrebbe però evitarci brutte sorprese.

Ma come fare a capire se chi ci scrive è un bugiardo? Basta osservare alcune caratteristiche.
Ci spiega tutto, come sempre, la nostra grafologa Candida Livatino.
Ecco cosa ci dice:

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Quando il bambino ha problemi a scuola: come riconoscerli e come aiutarlo

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Oggi con la psicologa amica affrontiamo un tema a me molto caro: i disturbi dell’apprendimento (DSA).

Ci sarebbe un mondo da dire, migliaia di esperienze da raccontare…

Ma oggi partiamo con l’A,B,C e cerchiamo con l’aiuto della dottoressa Santarelli di capire quando si parla di dislessia, disgrafia, discalculia, di che cosa si parla…

Ma su questo tema ci torneremo ancora, ancora e ancora, perché coinvolge un numero sempre maggiore di bambini e ci sono tante cose da capire e approfondire.

Intanto, prima di leggere le parole della dottoressa, vi chiedo, se avete delle esperienze da raccontare, di scrivermi, magari la vostra storia può essere uno spunto per ulteriori approfondimenti.

 

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Come riconoscere il vanitoso

candida-bluVanità.
Quando sento questa parola mi viene in mente la canzone di Angelo Branduardi: “Vai cercando qua, vai cercando là, ma quando la morte ti coglierà che ti resterà delle tue voglie? Vanità di vanità”.
Ed effettivamente… non ha tutti i torti.
Eppure di persone vanitose è pieno il mondo. Come riconoscerle?
Dalla grafia.
Ci svela tutto la nostra grafologa Candida Livatino che distingue tra la vanità fisica e la vanità intellettuale.

Ecco cosa ci dice:
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Il sesso e i bambini

apeSesso, prima o poi bisognerà affrontare l’argomento.
Mi rendo conto che il tempo stringe. Ma io non mi sento affatto pronta e preparata.
Sono più che altro imbarazzata.

La teoria la conosco benissimo, ho letto fior fior di libri su come spiegarlo ai bambini.
Ma niente. Non ce la faccio.

In tutta sincerità spero di passare la patata bollente al padre. Lui è bravo a dare le spiegazioni, anche a fare i disegnini all’occorrenza! 🙂

A parte gli scherzi, due sere fa ho assistito ad una scena raccapricciante.

Luca e Marco stavano giocando in sala. Ad un certo punto ho sentito Luca che diceva al fratello: “Perché non fai sesso con la mamma?” Continua a leggere

La babysitter perfetta

babysitter_Esiste la babysitter perfetta?

Chi non ha i nonni a disposizione e lavora a tempo pieno non ha tante alternative.
Dopo la maternità, finiti i giorni di congedo parentale, le ferie, i permessi… alla fine deve rientrare al lavoro, lasciare il proprio bimbo per diverse ore al giorno.
Ma a chi affidarlo?
Una possibile scelta è il nido, oppure, ma non sempre le due opzioni sono alternative, è trovare una persona in grado di supportare la famiglia, una babysitter. Sì perché la babysitter non deve occuparsi solo del bambino, ma anche della famiglia. Deve rassicurare la mamma e farle capire che il suo bambino è in mani sicure.
Molte volte mi hanno chiesto: “Come fai a fidarti della tata?”
Credo che sia una questione di pelle.
Io non ho mai fatto selezioni, ho scelto seguendo il mio istinto e finora mi è sempre andata bene, talmente bene che per me sono diventate persone di famiglia alle quali mi sento legata anche affettivamente.
Certo, è più difficile fidarsi di qualcuno quando il bambino è ancora molto piccolo e non parla, non racconta. Ma tranquillità e la serenità del piccolo possono essere un modo per capire se le cose stanno andando per il verso giusto.
Quando sono più grandi è tutto più facile, raccontano… e anche tanto 🙂

Oggi con la psicologa amica, la dottoressa Santarelli affronteremo proprio questo tema: la scelta della babysitter. E torniamo a bomba alla domanda iniziale: esiste quella perfetta?

Ecco cosa ci dice la psicologa:

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