E’ Elisa Marcuccini la “Miss Mamma Italiana 2015”

Miss Mamma Italiana 2015 Elisa Marcuccini

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E’ Elisa Marcuccini la “Miss Mamma Italiana 2015”.
Trentatreanni, parrucchiera, di Montefelcino (PU), è sposata da 8 anni con Manuel Tramontana ed è mamma di Bianca di 3 anni.

A lei la fascia più ambita del concorso che non vuole premiare solo la bellezza, ma intende valorizzare il ruolo della mamma come donna impegnata in famiglia, nel lavoro e nella società.
Le 19 mamme finaliste infatti hanno sfilato prima con abiti che rappresentavano la loro personalità poi in costume da bagno ed hanno sostenuto una prova di abilità (come cantare, ballare, cimentarsi in esercizi ginnici e in varie prove creative coinvolgendo il marito ed i figli).

La giuria, presieduta dal Sindaco della città di Gatteo, Gianluca Vincenzi, ha proclamato vincitrice, con la fascia e la corona di “Miss Mamma Italiana 2015”, appunto, Elisa Marcuccini. Capelli lunghi rosso rame, occhi marroni ed un fisico perfetto (è alta 170 cm per 58 kg di peso), donna solare, simpatica, comunicativa, molto affascinante e dolcissima, con l’hobby della danza del ventre e di fare lunghe camminate all’aria aperta e con il sogno di poter avere altri figli. Continua a leggere



Congedo parentale: in vigore nuove modalità e tempi

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E’ entrato in vigore oggi, 25 giugno 2015,  il decreto legislativo sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che prevede nuove modalità e tempi per il congedo parentale.

Il decreto prevede l’allungamento dei tempi di utilizzo del congedo parentale (mantenendo comunque il pacchetto a 6 mesi per la mamma, 11 mesi per la coppia) portando il tetto a 6 anni di età del bambino per il congedo retribuito al 30% (finora era a 3) e a 12 quello per quello non retribuito (finora era a 8).

Si prevede la possibilità di ‘trasformare’ il congedo parentale in part-time al 50% mentre si riduce da 15 a cinque giorni il tempo minimo per il preavviso al datore di lavoro rispetto al momento nel quale si intende iniziare il congedo.

Il decreto prevede anche la possibilità di estendere il periodo di congedo di maternità obbligatoria oltre i cinque mesi se il parto è molto prematuro e incentivi al telelavoro con la possibilità di escludere i lavoratori che lo fanno dal computo di limiti numerici previsti per l’applicazione di previsioni normative legate alla base occupazionale.

 

Ecco il testo del DECRETO LEGISLATIVO 15 giugno 2015, n. 80 Continua a leggere



Secchiello, paletta e tanta voglia di giocare, crescere e imparare

bambini mareDi foto con mio marito che gioca con la sabbia con Marco e Luca ne ho a centinaia.
Da quando erano piccolissimi ad oggi!

Costruiscono vascelli, galeoni, navi pirata. Lui fa la struttura, i bambini lo aiutano e poi vanno a cercare conchiglie, pezzi di legno o altri piccoli oggetti per abbellire e rifinire il loro capolavoro.
A me piace molto guardarli e fotografarli. Rare volte, anzi quasi mai, mi unisco a loro.
Eppure fare castelli di sabbia in riva al mare non è solo un bel passatempo. Ma può essere anche un’occasione di crescita per i bambini.

Oggi la psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli ci spiega cosa imparano e come e con quali giochi li possiamo aiutare:

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L’impazienza dell’altro nei gesti del corpo

candida-bluA volte capita che, presi dai nostri discorsi, dai nostri racconti, non ci rendiamo conto che ci sta di fronte vuole scappare via. Insomma è impaziente di tagliare la corda.
Per rispetto ed educazione magari non ce lo dice, ma il suo corpo parla per lui. E da alcuni semplici gesti ci possiamo rendere conto se è pronto a scattare, o meglio a scappare!

La nostra psicologa Candida Livatino oggi ci spiegherà come riconoscere le persone “impazienti”.
Ecco cosa ci dice:

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Elogi e complimenti: quando fanno bene e quando creano piccoli narcisisti onnipotenti!

mamma_figlio“Bravo. Sei un campione!”
Fa piacere a noi, fa piacere anche a loro, ai nostri figli, soprattutto se a fare i complimenti sono i genitori.
Ma quando è utili elogiare i propri figli e quando, invece, si rischia di creare piccoli narcisisti onnipotenti.

Di questo oggi ci parla la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli.
Ecco cosa ci dice:

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Help! Cotto e Mangiato aspetta le tue ricette

tessaCome ve la cavate tra i fornelli?
Qual è la vostra specialità: stuzzichini? Primi? Secondi? Dolci al cucchiaio? Dessert? Torte?

So perfettamente che tra di voi ci sono tante cuoche provette o che comunque si cimentano con passione.

E allora vi chiedo di mandare le vostre ricette con una foto a www.facebook.com/CottoeMangiato/CucinaTU

Le più ghiotte, le più belle, le più buone saranno pubblicate direttamente sulla pagina ufficiale Facebook di Cotto e Mangiato!

I compiti delle vacanze: meglio cominciare a farli subito o aspettare? I consigli dei pediatri

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“Marco, sono passate quasi tre settimane da quando hai salutato la scuola e le maestre. Non ti sembra che sia arrivata l’ora di cominciare a fare i compiti delle vacanze?”, Ho chiesto ieri al mio piccolo studente.

E lui: “No, non sono ancora in vacanza!”

E io: “Come no? Non stai mica andando a scuola!”

E lui: “Sì, ma non sono neppure al mare. Queste le chiami vacanze?”

“Io sì, io le chiamo vacanze. Sei tutti i giorni al campus estivo con tanti amici a giocare a tennis, a basket, a calcio, a fare i tuffi in piscina e giochi vari. Come chiami tutto ciò: lavori forzati?”, gli ho risposto.

E lui: “Lo chiamo campus estivo. Le vacanze cominciano quando partiamo!”

E io: “Facciamo che da domani, invece, cominciamo a riprendere almeno la penna in mano. Non vorrei che nel frattempo dimenticassi tutto. Riprendere poi è più faticoso!”

Quando non c’è di mezzo la scuola, i compiti, la lettura, lo studio… devo ammettere che a casa mia l’aria è molto più rilassata. Ma prima o poi bisogna pure riprendere e aspettare troppo potrebbe essere controproducente.

Oggi scorrendo le agenzie di stampa ne ho trovato una di qualche giorno fa: “I compiti delle vacanze, uno stress per studenti ma anche per i genitori”

Mi sono sentita meno sola. Non sono solo io a stressarmi per i compiti. Sono in buona compagnia!

La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) ha redatto una sorta di vademecum con i consigli utili per genitori e figli per arrivare a settembre con i compiti fatti e con lo stress ai minimi termini.
Ecco i punti principali: Continua a leggere



Il corredino perfetto per mamma e bebè

La mia collega è incinta. E in questi ultimi mesi mi sono trovata più volte a confrontarmi con lei su “quello che serve alla piccolina”.
Mi sono resa conto di quanto la mia memoria sia a breve termine e di quanto siano in eterna e rapida evoluzione le mode. Sono passati solo 5 anni da quando è arrivato Luca, eppure tante cose le ho rimosse, alcune cose non si usano più e altre sono di gran moda.
Per esempio: nel mio corredino c’erano i body taglia 0-1 mese? Non me lo ricordo. Forse ho preso direttamente quelli 3 mesi.

Ora vanno di modissima le fasce porta bebè. Io l’ho usata con Luca. Ma ricordo che quando andavo a passeggio mi sentivo tutti gli occhi puntati addosso. Era strano vedere una mamma con il cucciolotto attaccato al corpo e stretto in una fascia.
Ora se ne vedono tantissime. E vi assicuro che la fascia è uno degli oggetti ai quali, tornassi indietro, non rinuncerei!
L’ho trovata utilissima e comodissima. E l’ho usata fino a poco fa!

E di esempi ne potrei fare a bizzeffe.

Qualche settimana fa da corredino-neonato.it mi è arrivata questa infografica con un articolo.

Ecco cosa consigliano: infografica-corredino-neonato

Io sinceramente, avendo allattato a lungo, alcune cose non le ho comprate, nè utilizzate. Non ho mai avuto lo sterilizzatore (quando serviva bollivo le cose). Non ho mai usato lo scaldabiberon, anche se per alcune mie amiche è stato un compagno d’avventura fino ai due anni del bambino ;). Non ho usato il tiralatte.

Altro discorso sulla giostrina per culla. Io avevo quella con il carrillon appeso. Lo sconsiglio a tutti. Il carrillon (che è pesante) potrebbe sganciarsi e cadere sul corpo del bambino (e vi assicuro che è successo ad una mia amica. Per fortuna il tutto  si è risolto con un ematoma sul braccio del piccolo, ma poteva andare molto peggio!). Ora ci sono le giostrine con il carrillon legato alla sponda del lettino e gli animaletti (pesciolini, pagliacci, api…) di stoffa che anche se cadono, non fanno male!

Manca, secondo me, in questa grafica il Walkie Talkie. A me lo hanno prestato quando è arrivato Luca e devo dire… un’altra vita!
Non dovevamo stare sempre in silenzio per sentire se il bimbo piangeva, ma anche stando in cucina con le porte chiuse, potevamo ascoltare anche i suoi respiri. Per una neomamma la serenità e la tranquillità è tutto!

Di seguito i consigli di corredino-neonato.it.

E se voi avete altro da aggiungere o consigliare… fatevi avanti 🙂

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La paura nei gesti del corpo

paura-bambinaDopo la fiducia, la lealtà, l’inganno, la noia, l’apprezzamento, oggi è la volta della paura.
Quando qualcuno ha paura, in genere, fa con il proprio colpo dei gesti plateali: salta, indietreggia, si rannicchia, trema…
Ma ci sono delle volte in cui una persona cerca di tenere a bada la tensione, la paura.
Per esempio a scuola durante una interrogazione, oppure durante un colloquio di lavoro, o quando si deve parlare il pubblico, eccetera.
In questi casi, pur cercando di tenere a bada le proprie emozioni e i propri timori con un assoluto autocontrollo, inconsciamente il nostro corpo compie dei gesti che fanno capire a chi ci sta di fronte che siamo a disagio. Che abbiamo paura.
Quali sono questi gesti?
Ce li svela, come sempre, la nostra psicologa Candida Livatino.
Ecco cosa ci dice:

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