Adolescenti e interventi estetici: sì o no?

Senza-titolo-1L’adolescenza, si sa, è un periodo difficile per tutti: per gli adolescenti, perennemente insoddisfatti e in lotta con sé stessi e con il mondo, e per i genitori, spesso in difficoltà, perché non sanno come agire, come comportarsi.

Ma se vostro figlio o vostra figlia a 14, 15 o 16 anni vi chiedesse sostegno per un intervento di chirurgia estetica, voi che fareste?

Bella domanda vero?


Secondo me dipende dai casi. Se mio figlio avesse, per esempio, un naso aquilino, particolarmente storto, brutto, probabilmente lo sosterrei.
Una figlia che a 17 anni vuole rifarsi il seno probabilmente no.

Eppure, numeri alla mano, un adolescente su due (49,2%) sarebbe pronto a fare un intervento di medicina estetica (di cui ha però già usufruito il 15,8% delle ragazze ed il 3,3% dei maschi), ed uno su tre si sottoporrebbe a chirurgia plastica (ma ha già fatto un intervento a naso, orecchie, seno, il 5,3% dei maschi e l’1,9% delle femmine).

In molti casi sono i familiari, che a loro volta si sono sottoposti a questo tipo di interventi, ad indirizzare i ragazzi.

Quanto ai modelli di riferimento, per il 75% dei giovani si tratta di personaggi dello spettacolo e il 25% indica amici o membri della famiglia.
E’ quanto emerge da un’indagine tra gli studenti delle scuole italiane presentata dalla Società italiana di medicina estetica (Sime) in occasione del suo 36/o Congresso nazionale, su un campione di 2.265 adolescenti (38,9% maschi e 61,1% femmine) tra i 13 e i 18 anni. Il primo dato emergente riguarda la percezione di sé: insoddisfazione corporea viene dichiarata dal 78% delle ragazze e dal 54% dei maschi.

Il 17,7% degli adolescenti vorrebbe dunque migliorare qualche parte del proprio corpo (predominano le donne) ed il 15,8% delle ragazze e il 3,3% dei maschi ha già usufruito della medicina estetica (per curare l’acne, ridurre i peli superflui o le smagliature), o della chirurgia plastica per correggere il naso, le orecchie o il seno, ma incredibilmente la chirurgia e’ stata significativamente molto più frequente tra i maschi (5,3%) che tra le femmine (1,9%). Inoltre, il 14,6% dei ragazzi dichiara di sapere che qualche familiare si è già  sottoposto ad un qualunque tipo di intervento di medicina estetica, ed il 12,6% ammette che i familiari lo hanno addirittura ‘suggerito’ a loro.

Un dato interessante è appunto che 3 ragazzi su 4 prendono come ‘modello’ per i diversi interventi di medicina estetica e chirurgia plastica un personaggio del mondo dello spettacolo che nella società attuale non è certo più il ‘divo’ irraggiungibile del passato, ma un modello ‘reale’ e quindi ‘raggiungibile’, spesso contattabile sui social network o che frequenta la stessa discoteca. Ma avere un modello a cui somigliare, avverte la Sime, ”toglie forza alla centralità dell’io e consapevolezza di sé e delle proprie caratteristiche individuali”.
Rispetto alle richieste di trattamenti, queste riguardano per il 57% acne, 16% smagliature (spesso per effetto del body building), 12% peli, 15% cellulite.

”Negli ultimi anni abbiamo notato un incremento delle domande da parte degli adolescenti per trattamenti di medicina estetica”, spiega Emanuele Bartoletti, presidente SIME. “A volte le richieste sono autonome, a volte i ragazzi sono spinti dagli stessi genitori e arrivano dal medico lamentando un inestetismo non sempre presente. Essendo questo un trend in aumento riferito con preoccupazione da gran parte dei soci della SIME, la Società ha ritenuto opportuno far chiarezza nella situazione con lo scopo – conclude – di proteggerli da interventi inopportuni e, soprattutto, con l’intento di educarli ad accettarsi”.
Non so voi, ma neppure io da adolescente mi piacevo. Vedevo in me mille difetti e non li accettavo. Ho imparato con il tempo a “volermi bene” e ad accettarmi così come sono. Ed ora quei difetti mi piacciono e sono diventati un segno distintivo.

Non sono contraria alla chirurgia estetica. Anzi. Se serve a risolvere problemi importanti che causano alla persona dei complessi e disagi ben vengano (penso alle donne che hanno seni di misura diversa, oppure a chi ha le orecchie a sventola…).

Ma se non si tratta di casi “necessari”, amo la diversità. E apprezzo i “segni” distintivi.

Ora anche i VIP si somigliano quasi tutti. Hanno le stesse labbra, gli stessi zigomi…

37 risposte a “Adolescenti e interventi estetici: sì o no?

  1. Buongiorno.
    @ Maria Nigo.
    Mi scusi se mi permetto di farle notare una cosa. Ho risposto al commento di CriCri ma, purtroppo vedo che tale commento, non è stato trasmesso. Se ho scritto qualche cosa che non le fa piacere, la sarei grato, se me lo evidenziasse. Colgo l’occasione per congratularmi con lei per l’interessante blog che ha creato. Continui così. I bambini sono il nostro futuro e mi auguro che riusciranno a cambiare questo paese di pagliacci. Buona giornata.
    Cordialmente.
    Marco.

  2. Per Cricri: secondo me “se i tuoi amici si buttano dalla finestra ti butti anche tu?” è una frase stupidissima. I bambini e ragazzi detestano essere diversi dai compagni, e sono davvero pronti anche a buttarsi dalla finestra pur di essere uguali (ogni riferimento a un recente fatto di cronaca è puramente casuale). Evitando frasi stupide e preconfezionate, i giovani vanno fatti riflettere, ma anche noi adulti dobbiamo riflettere e non tutti lo fanno. Io per conto mio se avessi una figlia di 16 anni che vuole rifarsi il seno le direi innanzitutto che fa bene ad aspettare un pochino perché il suo sviluppo non è ancora completo e potrebbe avere delle sorprese: ci sono ragazze che sono piatte come vassoi fino a 20 anni e poi si sviluppano improvvisamente. Le farei anche notare che la maggior parte degli uomini apprezzano i seni piccoli, meglio poco ma naturale che tanto e finto. Quanto allo studio, se i giovani di adesso non hanno più voglia di studiare a mio parere è solo colpa della scuola che è antiquata, poco legata al mondo moderno, non sa più dare stimoli e motivazioni. Per avere dei bravi studenti bisogna che i giovani considerino la cultura un valore e ne apprezzino la bellezza, e bisogna che gli insegnanti sappiano trasmettere ai loro alunni l’amore per il sapere. Io sono cresciuta in una famiglia in cui la cultura era un valore, perciò studiavo per il piacere di farlo e non solo per essere promossa; ho avuto un calo di rendimento scolastico in un periodo in cui frequentavo una scuola in cui si doveva solo imparare a memoria, perché quel tipo di studio mi annoiava, a me è sempre piaciuto ragionare su ciò che studiavo e approfondirlo con le ricerche. Leggevo tanti fumetti, ma non mi hanno distratta dalle letture serie, anzi mi hanno portata a leggere anche cose più corpose, sono stati per me un ponte verso la parola scritta. Per Marco: i soldi facili piacciono a tutti, e chi non ha velleità di spettacolo cerca di ottenerli con superenalotto, gratta e vinci e affini. PS: Se vuoi rispondermi fallo dandomi del tu.

  3. essere insoddisfatti di se stessi nell’adolescenza penso sia del tutto normale. Nulla di strano. Tutto sta ai genitori aiutare i ragazzi a uscire dall’adolescenza sicuri di sè e consci che siamo tutti diversi e questo è il ns bello.
    Certo, se passata l’adolescenza, un naso particolarmente aquilino, o orecchie molto a sventola, o una sesta di reggiseno dovessero creare seri problemi allora forse appoggerei le mie figlie.
    per tutto il resto , consiglio un bravo psicologo che aiuti gli adolescenti ad accettarsi col tempo.

  4. Buonasera.
    @ CriCri.
    Nel mio commento, non ho colpevolizzato solo ed esclusivamente la tv, il sistema, ecc. Ho anche scritto che spesso i genitori, acconsentono a certe richieste dei figli e spesso sono gli stessi che spingono i figli a ricorrere al chirurgo estetico. Mi sono dimenticato una cosa molto importante e colgo l’occasione per porle una semplice domanda. Cosa può pensare una figlia che vede la propria madre, cambiare fisionomia, spesso e volentieri ? è sicura che quella madre, ormai ridotta a un gommone, rifiuti alla figlia di ricorrere a qualche ritocchino ? come ho già detto, la mia generazione è la maggiore responsabile di questo scempio. L’apparire ad ogni costo, ha fatto il resto. Sono Milanese da varie generazioni e se mi permette, le voglio raccontare quello che è successo alla mia ormai decaduta città. In una via centrale è stato rimosso un cartellone pubblicitario che ritraeva la sig.ra Belen, praticamente nuda. Abitando in zona, spesso mi reco a bere il caffè da un mio conoscente che gestisce il locale, proprio accanto al cartello in oggetto. Il giorno che è stato rimosso, mi trovavo proprio in quel bar e sentire i commenti di molte ragazzine e di donne ormai navigate, mi è venuta la pelle d’oca. “Darei vent’anni della mia vita, per avere il suo fisico”, “Pagherei qualsiasi cifra, per assomigliare a lei”. Premetto che non sono un ipocrita e non tollero chi lo è. Sono un uomo e affermare che la sig.ra Belen, non abbia un corpo da schianto, evidenzierebbe in modo palese la mia ipocrisia. Ma perchè una ragazza di vent’anni, nel pieno della sua maturità fisica, deve arrivare a dire certe cose ? molto semplice. Perchè lo stereotipo che giornalmente viene trasmesso alle ragazzine è sostanzialmente quello. Perciò cara CriCri, la colpa di tutto questo, va divisa in due. Mi scuso per il mio prolungato commento. Le auguro una buona serata.
    Cordialmente.

  5. Buonasera.
    @ SilviaFede.
    Mi scuso con lei e con la Redazione per aver generalizzato sui giovani. Per molti anni, sono stato a stretto contatto con il mondo dei giovani e con il mondo della moda. Avendo chiuso l’attività, lo sono un po meno ma, per interessi sportivi e famigliari, mi capita ancora oggi di relazionarmi con loro. Lei ha pienamente ragione. I giovani non sono tutti così e questo è sacrosanto. Ci sono ragazzi, preparati culturalmente e dotati di grandi valori umanistici. Ci sono poi, i geni incompresi. Costretti ad andare a cercare fortuna all’estero. Ultimamente, ne ho conosciuti parecchi. Infine ci sono (e non sono pochi) i
    sognatori, quelli che amano i soldi facili. Drogati di tv e di bellezze siliconate. Il loro sogno nel cassetto, assomigliare il più possibile a Belen, o diventare un divo del cinema. Per questi, non c’è speranza e si troveranno a trent’anni, a vendere il proprio corpo per poter sopravvivere. Molto spesso, la principale causa di tutto questo, sono gli stessi genitori. E le garantisco una cosa cara sig,ra Silvia. Questi sono la maggioranza. Ragazzi di V liceo che non conoscono Giovanni Pascoli. Mi fermo qui. Le auguro una buona serata e le chiedo ancora scusa per l’inconveniente.
    Cordialmente.

  6. @Marco: non condivido ciò che dice almeno non tutto. Per quanto mi riguarda la colpa non è da imputare alla tv, al sistema ecc. ecc., troppo comodo. La colpa è di chi educa questi ragazzi, noi genitori, che credono di avere Dio in terra e guai a contraddire questi pargoletti. Ecco.
    Io mi sono fatta più volte la bocca amara con una frase, spessissimo criticata, rivolta alle mie figlie di cui la prima 13enne: ma se gli altri si buttano dalla finestra ti ci butti pure tu? ecco in questa banalità assurda è racchiuso tutto il mio pensiero. Vuoi ritoccarti? La prima domanda sarebbe: perchè? cosa non ti piace di te? Cosa ti attrae dal “ritocchino”? Cosa vorresti diventare con ciò? Personalmente se mi fosse posta una domanda simile da mia figlia questo risponderei. Vorrei sapere in poche parole come diavolo le sia venuta in mente una cosa simile. Le farei capire che oggettivamente non ha difetti fisici tali da giustificare un’intervento xkè di questo si tratta. Cercherei, come sempre, di farle capire che essere la controfigura di un’altra persona è quanto di più insignificante possa esserci. Che non serve assomigliare a quella tizia per piacersi…ed in ultimo che la posso capire eccome visto che io alla sua età praticamente mi facevo schifo…come la maggiorparte degli adolescenti credo. Punterei l’accento sui difetti che altri hanno ma magari lei no…tipo l’acne (cosa che io invece avevo) e cose così.
    Inoltre concordo con SilviaFede, per fortuna non tutta questa generazione è da buttare anzi.
    In ultimo se proprio non riuscissi ad ottenere nulla le direi, a 18 anni per legge sei adulta e libera di fare ciò che vuoi adesso sei sotto la mia responsabilità quindi non ti faccio sottoporre ad un intervento se non necessario o solo x capriccio. Per ora non mi ha posto una domanda simile ma sono certa che risponderei così. Cordialità.

  7. @Marco: buongiorno Marco non so se lei ha modo nella sua esperienza di vita di frequentare “giovani”, preadolescenti, adolescenti e poco piu’….a me capita per varie ragioni, lavorative, familiari e sportive…
    devo dirle che sicuramente esistono le realta’ che ha descritto, ma ci sono tantissimi ragazzi che studiano, si impegnano nello sport e soprattutto sono stati educati a dare importanza a valori piu’ importanti del solo aspetto fisico…per fortuna aggiungerei!!
    Non tutti i ragazzi sono quelli che si vedono nei programmi televisivi o nelle pubblicita’….mi e’ capitato di incontrarne per carita’, am di certo non sono la maggiornaza anzi..
    questa almeno e’ la mia esperienza
    @Elena: concordo pienamente col tuo commento

  8. Buongiorno.
    @ Maria Nigo.
    Abbiamo toccato il fondo. La nostra generazione è la maggiore responsabile di tutto questo malessere interiore. I nostri ragazzi, hanno perso quello che una volta era chiamato, il rispetto per se stessi. Ci troviamo difronte a ragazze/i che inseguono l’illusione dell’apparire. Tutto deve essere fatto, per dimostrare a gli altri, quello che non si è. A chi dobbiamo imputare, la colpa di tutto questo ? la risposta non è difficile da trovare. La tv, i media, gli stessi figli che spesso e volentieri, trovano nei genitori, dei veri e propri alleati. Lo stesso mondo del lavoro, discrimina ragazzi che non sono attenti al loro aspetto fisico e al look. Conta molto di più, una ragazza ignorante ma dal fisico mozzafiato, rispetto a una sua coetanea con qualche kilo di troppo ma, con una intelligenza infinita. Ora, non dobbiamo meravigliarci se una ragazza di 14-15 anni, chiede ai genitori i soldi per rifarsi il seno o i glutei. Questo è il risultato di quello che hanno recepito i questi anni e l’hanno immagazzinato nel loro cervello. La cosa devastante è sapere che molti genitori, acconsentano le loro richieste e in alcuni casi, siano proprio loro a spingere i figli, dal chirurgo estetico. Ho superato i 50 anni da un bel pezzo e a certe cose, non ci sono abituato ma, credo che continuando di questo passo, tra una ventina d’anni, le ragazze assomiglieranno tutte alla Barbie e i ragazzi a Big Gim. Negli ultimi anni, stiamo assistendo a una vera e propria controtendenza. Si vocifera che oggi l’uomo spenda più soldi dall’estetista, di quelli che spende una donna. Siamo all’apoteosi dell’imbecillità. Una volta si usava dire, “Donna all’acqua e sapone” oggi, questa frase è riservata all’uomo. Sarò anche un uomo obsoleto ma spesso mi chiedo, dove andremo a finire. Un caro saluto.
    Cordialmente.

  9. mah… pensare che sia l’aspetto estetico a darci tutto quello di cui abbiamo bisogno (sicurezza, successo ecc ecc ecc) è pericolosissimo… è una dipendenza da una cosa passeggera e non permanete…. non sono contro la chirurgia estetica ma nei casi in cui “curi” aspetti invalidanti per una persona legati alla sua salute o a traumi che l’hanno portata ad essee diversa da quella di prima… se mi si cambiasse il naso, le orecchie, il sedere… non sarei più io.. indice che chi non si piace dentro non si piace automaticamente fuori…

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