L’attesa è finita, ecco come prepararsi al momento del parto!

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Qualche giorno fa una mia amica mi ha inviato un’immagine sul cellulare, una di quelle massime che viaggiano da cell in cell, e che in genere cancello quasi subito. Ma questa l’ho letta e l’ho riletta e ho pensato: “E’ proprio così, è proprio vero”
C’era scritto: “Il parto è l’unico appuntamento al buio in cui hai la certezza che incontrerai, abbraccerai e bacerai il grande, vero amore della tua vita!”

E non importa che sia il primo, il secondo o il quinto… l’emozione e la gioia che si provano  (oltre che il dolore 😉 ) sono sensazioni uniche e irripetibili.

Per quanto una si sforzi di immaginare o per quanto i racconti delle altre che ci sono già passate possano essere esaurienti, l’esperienza del parto è straordinariamente personalissima e intima.

Ma come ci si prepara al parto? Di questo ci parla oggi la nostra Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli.

Ecco cosa ci racconta:

Santarelli2014_piccola“La nostra fantasia si costruisce tutta una serie di scenari in cui tutto appare ben pianificato e organizzato alla perfezione.

Sì, sembrano interminabili quei nove mesi di “attesa”, un lungo periodo in cui nella mente e nel corpo di ogni donna, accadono un’immensità di cambiamenti.

Si comincia a sognare e a immaginare come sarà il nostro bambino, a chi assomiglierà di più, quali aspetti avrà preso di noi, se sarà bello, sano e ben proporzionato.

Immaginiamo come sarà la nostra vita con lui e con la formazione del nuovo nucleo familiare, prepariamo i vestitini con cura, la sua cameretta, tutto ciò che ci occorrerà quando lui sarà finalmente tra noi.

Frequentiamo magari corsi di accompagnamento alla nascita, corsi di yoga o ginnastica dolce, stiamo attente a ciò che mangiamo e a tutto ciò che potrebbe avere ripercussioni negative sul nostro cucciolo in pancia.

Sfiliamo tutta una lista di buoni propositi che metteremo in atto, diamo predisposizione ad amici e parenti su come vorremmo venissero gestite le visite per conoscere il bambino.

Insomma: tutto nella nostra testa sembra essere proprio sotto controllo!

Ma l’esperienza del parto e della maternità poi, è un qualcosa che è del tutto fuori controllo!
Lo possiamo definire un vero viaggio verso l’ignoto!

Quello che noi psicologi diciamo spesso è che un figlio nasce prima nella  testa della mamma, poi si forma nel nostro utero giorno dopo giorno, fino a diventare una vera e propria realtà, un cucciolo che crescerà con noi e di cui ci prenderemo cura  per tutta la vita!

Più il termine dalla gravidanza si avvicina e più cominciamo a pensare al momento del parto con tutta un’altra serie di emozioni e pensieri: come avverrà, cosa vorrò fare, come sarà il nostro primo incontro con lui, sarò capace di prendermi cura di lui? Sarò una buona mamma? Replicherò gli stessi errori che la mia ha fatto con me?

Capita, infatti, che nei primi mesi di gravidanza si è più solite sognare questo momento con un tono molto romantico, ma più si avvicina il momento in cui tutto ciò che abbiamo avuto nella testa, prima sta per diventare qualcosa di reale, più il romanticismo si trasforma in un mix di emozioni contrastanti.

Dal punto di vista psicologico, è un po’ come se la donna si trovasse nelle stesse condizioni di suo figlio che deve venire al mondo, deve infatti attraversare una specie di prova, un passaggio obbligato. E per quanto possa cercare di arrivare preparata e di mettere a punto strategie per affrontarlo, un certo margine di incognite resta sempre.

Alcune mamme arrivano con affanno a sopportare quel peso della pancia e non vedono l’ora di liberarsene; altre cominciano già a rimpiangerla e non vorrebbero mai lasciarla andare (sono le mamme spesso se la coccolano e se l’accarezzato con più malinconia negli ultimi giorni!); altre ancore vivono di paura rispetto al momento del parto e a ciò che succederà dopo. Ma ci sono anche quelle donne che invece sembrano arrivare al termine come se fossero delle brave soldatine preparate ad affrontare un compito ben preciso (ansia da prestazione!) e altre ancora che vivono solo di una forte scarica adrenalinica di felicità! Naturalmente tutti questi casi possono essere anche presenti contemporaneamente!

Eccoci….orami ci siamo proprio!
Nessun giudizio dunque, nessuna aspettativa (soprattutto se basata sui racconti di altre mamme che ci sono già passate!), nessun buon proposito per il momento del parto!

Forse occorre solo lasciarsi andare a ciò che sarà:  un’esperienza unica e immemorabile, il nostro primo appuntamento con lui! Meglio lasciare fuori la razionalità, la logica! Meglio seguire la natura delle cose, ascoltare con accettazione ciò che la nostra “pancia” ci dirà in quel momento …a tutto il resto…si penserà dopo!

Ben arrivato cucciolo!”

 

Per appuntamenti  con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio: www.studiosantarellidecarolis.com

 

 

25 risposte a “L’attesa è finita, ecco come prepararsi al momento del parto!

  1. Anch’io ho pensato subito a Nives, che sta per mettere al mondo la sua bambina. Ho seguito la sua gravidanza e quella di Ciocco con grande gioia, come se fossero le mie sorelle, e ho notato in tutte e due una grande serenità. Un grande in bocca al lupo, Nives.

    @Ransie, come sempre quando scrivi dei tuoi problemi e in questo caso del tuo desiderio, mi dispiace perché le tue parole vengono proprio dal profondo. Ma non rammaricarti, la natura e la vita dopo ci offrono tanti momenti bellissimi. ti sembra poco averla sentita muoversi dentro di te? E’ un’emozione solo tua, non si può condivide con nessuno, vederla per la prima volta, scoprire il colore dei suoi occhi, contargli tutte le dita, controllarlo, e poi quando il suo sguardo si incrocia per la prima volta con il tuo…
    Ti dico questo perché io del primo parto vorrei scordare tutto. Un giorno intero di travaglio (non ti impressionare Nives, il mio era il primo, con il secondo è andata molto meglio e senza difficoltà), varie complicazioni e alla fine nascita con ventosa. Non mi sono goduta neanche un secondo, volevo solo scendere e andare a casa a dormire. Non è andata meglio dopo il parto. Ho guardato Andrea bruttissimo, tutto scuro con la testa non del tutto a posto ed ho pensato “tutta questa sofferenza… portatelo via non voglio vederlo” e guarda che lo pensavo veramente. Dopo un’intera giornata e una notte, una timida infermiera entra nella mia stanza e mi chiede se voglio vederlo e cominciare a provare ad attaccarlo. I dolori erano diminuiti e le dico si, proviamo, ma già so che non cercherò più di tanto ad attaccarlo. Entra con la culla, io intanto mi sbottono la camicia da notte, mentre lo tira su, ho visto veramente mio figlio per la prima volta (appena nato non lo ricordo, l’ho rimosso, ricordo solo le cose che ho detto, ma non lo visualizzo). La testa era andata a posto, una palletta rotonda, cicciottello che la tutina azzurra che gli avevo portato quasi non gli stava, pesava 4.440. Occhi aperti sveglissimi,(sono quegli occhi il primo ricordo, bellissimo, di mio figlio) me lo sistema in braccio, non facciamo neanche in tempo ad orientarlo verso il seno che aveva già trovato il capezzolo e cucciava con voracità, e come se fosse la cosa che aveva fatto da sempre, apre bene gli occhi e mi guarda. Emozione indescrivibile, mi sono sentita male, ho cominciato a piangere ma per la felicità, Ci eravamo riconosciuti, Ecco quello è stato per me il momento più bello da ricordare, il mio appuntamento al buio, il parto non lo ricordo mai, a meno che non mi forzi come ho fatto stasera. anche tu hai dei momenti speciali, solo tuoi e suoi, sono quelli i nostri appuntamenti con gli amori della nostra vita.
    Ti abbraccio forte. un bacio.

  2. quando sento di qualcuno che ha partorito o sta per farlo…mi vengono le lacrime dall’emozione…perchè rivivo il mio parto. Gravidanza con tante complicazioni ma parto perfetto!! filippo è nato in 14 minuti dopo 4 ore di travaglio…le acqua si sono rotte alla prima spinta e lui è venuto fuori pulito, profumato…pettinato!!! ahhahah sembra assurdo ma è così, aveva il visino liscio e riposato perchè in 3 spinte l’avevo fatto! eravamo in una bella stanza rosa, con un lettone, mio marito accanto a me, un angelo di ospetrica….ci hanno lasciato tutto il nostro tempo, nemmeno gli hanno fatto subito il bagnetto xchè era pulitissimo………un sogno, di sicuro l’apice della felicità!

  3. Anche per me, alcune fasi del parto me le sono perse: ho partorito con 12 giorni di ritardo, indotta, quindi non ho vissuto il momento della rottura delle acque, il sacco mi è stato rotto con lo spillone.
    Non ho vissuto neanche la corsa in ospedale in quanto sono stata ricoverata alla 41+2 perchè il livello del liquido amniotico stava scendendo. Il giorno prima di partorire sono stata male, nessuna induzione sembrava funzionare, mi stavano preparando al cesareo, io ero confusa, stanca, impaurita ma non per il parto ma per tutta la situazione che si era creata, nessuno mi diceva niente, soltanto che mi avrebbero fatto il cesareo d’urgenza.
    Alle 10 di sera la mia ginecologa, contro il parere di tutti, decide che l’utero era appianato e che potevo affrontare il parto naturale inducendomi con l’ossitocina, ero già pronta per il cesareo!
    Quando è nata elisa non sono riuscita neanche a prenderla in braccio subito. Sono scoppiata a piangere, non ci potevo credere era nata! ce l’avevo fatta! Alla fine è andata benissimo! Il parto è andato benissimo, da manuale, solo i 3 giorni di ricovero pre-parto sono stati un inferno.
    Solo a pensarci mi vengono le lacrime agli occhi, vorrei rivivere qui momenti i più bei momenti della mia vita carichi di emozioni, felicità, gioia immensa.
    @Nives: tra un po ti tocca!!! tantissimi auguri e felicitazioni

  4. E lo dite a me?? che 6 anni fa a quest’ora avevo da poco conosciuto quello scriciolino di 2.450 kg??
    Giorgia è nata con cesareo xkè era podalica, non ho partorito naturalmente ma per me è stata l’emozione più grande della mia vita, ricordo ogni attimo, la sensazione strana del ginecologo che “ravanava” nella mia pancia, e poi quel pianto disperato di chi stava dormendo al calduccio ed è stato disturbato… l’ostertrica accanto a me che chiedeva al medico di farmela vedere un attimo, lui che l’alzava oltre al telo e la mia grande commozione, l’infermiera che me l’avvicinava, il nostro primo bacio ed un pensiero “è identica al papà”. Avevo gli occhi lucidi ed ero felicissima… Quando più tardi sono uscita dalla sala operatoria, ad aspettarmi c’erano mio marito, i miei genitori e mio fratello, volevo chiedere loro se l’avessero vista ma avevo un nodo in gola e non mi uscivano le parole…
    Con Chiara è stato diverso, altro cesareo programmato (visto che ne avevo già fatto uno) ma non ci siamo arrivati al giorno prestabilito xkè 4 giorni prima andando in ospedale x il colloquio con l’anestesita, hanno deciso di farmela nascere xkè avevo la pressione alta ed un inizio di gestosi. Sentivo da giorni che lei voleva venire al mondo. A differenza del primo cesareo ero molto agitata xkè non avevo avuto modo di prepararmi ma la cosa positiva è stata che sta volta hanno lasciato entrare mio marito in sala operatoria che quindi l’ha vista nascere insieme a me. Appena nata hanno “costruito” una “capanna” termica sopra il mio petto e ce l’hanno infilata sotto, si dimenava e sta volta ho pensato “a chi assomiglia?” Ho chiesto subito quanto pesasse all’infermiera xkè speravo pesasse un pò di più della sorella …2560 kg..(waw 110 gr in più…) e quelle dolci parole “la bimba sta bene”.
    Adoro le mie bambine allo stesso modo, ma devo dire che la prima volta è sempre la prima volta…
    Cmq la frase è bellisiima, io dico sempre che darei la vita per le mie figlie e finchè non diventi genitore non sai che esista un amore così profondo….

  5. CriCri: è vero, perlomeno è quel che si dice. però in effetti il nascituro che non deve percorrere il tunnel e non ha sofferenza nel venire al mondo ha veramente un visino riposato e pacioccone e lei era stupenda….uguale uguale alla foto dell’eco 3D che mi aveva stampato il ginecologo. Non avrei mai potuto confonderla con qualcun altra… E ad ogni modo anche se le emozioni sono differenti alla fine quel che per me è contato più di tutto è che io mi sia risvegliata in salute dall’anestesia e abbia potuto essere la madre della mia bambina. E ora basta perchè se no do man forte alla pioggia qui fuori..!!!!!

  6. oh mamma che emozione ripensare a quei momenti…
    sette anni fa avevo un pancione enorme, ero scaduta da 12 gg e mi preparavo all’idea dell’indzione… che poi è avvenuta, due gg dopo
    Una delusione ovviamente rispetto alle aspettative che mi ero fatta: parto in acqua, casa del parto… con l’induzione non si può avere nulla di tutto ciò.
    LA curiosità di conoscere quell’inquilino così “affezionato” mi ha fatto superare questa delusione, e anche se non è stato il parto che avevo immaginato, è stata davvero l’emozione più grande che io abbia mai vissuto.
    Ho davvero dimenticato il dolore, e conservato solo quell’esplosione di gioia improvvisa, inasepttata e tanto attesa.
    Anche il secondo parto, poco meno di tre anni dopo, è stato indotto, ma è stato tutto completamente diverso.
    Intanto perché pensavo di essere + preparata, poi perché avevo marco a casa e non vedevo l’ora di tornare da lui… Insomma non è che vogliamo meno bene ad anna, ma con Marco le emozioni son state di sicuro più forti e incontrollate

  7. Anche il mio primo pensiero e’ andato a Nives che sta per rivivere questa meravigliosa esperienza…la frase che hai scritto all’inizio sull’appuntamento al buio rende benissimo l’idea ed era un mio pensiero costante gli ultimi giorni…
    Io ho partorito a 41+4 Fede si e’ fatto aspettare ma eor molto tranquilla, non mi sono fatta prendere ne’ dall’ansia ne’ dalla paura, il mio pensiero positivo era “partoriscono tutte ce la faro’ anche io!” e poi c’era tantissima curiosita’ di poterlo finalmente guardare negli occhi…
    Comunque il mio ricordo del parto e’ bellissimo, sara’ che e’ durato poco e non ci sono state complicaizoni, sara’ che avevo accanto mio marito e la mia amica ostetrica che mi hanno sostenuto sempre…non lo so ma mi e’ sembrato tutto perfetto…

  8. Oh mamma Ransie, mi fai venire i brividi ogni volta….
    Però posso dirti una cosa? I bambini nati con il cesareo sono più belli c’è poco da fare, nascono più riposati.

  9. Delle volte mi sembra di non aver mai partorito… O meglio: l’ho fatto eccome, ma il dolore è stato dopo!!!! Non so come spiegarvi ma a me è mancata l’attesa di tante donne, capire di essere arrivata a termine, la rottura del sacco, la paura e l’emozione della corsa in ospedale, vivere il parto e vedere la mia cucciola nascere….sono tutte sensazioni che non ho provato e che un pò rimpiango. Avevo il cesareo programmato 2 settimane prima del termine, nessun dolore e nessun sintomo, mi hanno persino fatto l’anestesia totale e al risveglio ho solo sentito qualcuno che mentre mi dava gli schiaffetti per risvegliarmi mi diceva “signora si svegli che è nata una bella bambina” Ricordo quelle parole come una benedizione e mi sono riaddormentata subito. Forse la rassicurazione che tutto era andato bene mi ha permesso di farlo, ricordo solo le lacrime (è un classico per me al risveglio) e il dolore del post partum. Ma non l’ho potuta vedere fino a sera, e ricordo che non ero felice come avrei immaginato, ero impaurita e non avevo il coraggio di prenderla in braccio. Poi per fortuna tutto è migliorato nel giro di poche ore ma mi sono ritrovata ad avere il pancione fino alla mattina stessa e poi una figlia tra le braccia. Mi è mancata la parte di mezzo!

  10. Questo articolo mi ha emozionato molto. La gioia, la paura, l’attesa sono emozioni che non si possono descrivere a parole e anche se si ha già un pupetto a casa che ci aspetta le emozioni sono allo stesso tempo le stesse ma completamente diverse da quelle provate con il primo figlio. Mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa sul parto prematuro. Era una mia grande paura, diciamo immotivata visto come è andata ma non so come mai forse proprio xkè una futura mamma si informa e cerca di essere preparata a tutto effettivamente non si è preparati a ciò, e non si può gestire tutto. Proprio la settimana scorsa una mia amica ha partorito con largo anticipo e fortunatamente è andato tutto bene ma quando sono andata a trovarla, leggevo nei suoi occhi ancora il terrore e lo smarrimento misto a gioia che probabilmente ha provato e che io avendo partorito ben oltre il termine non capirò mai. Mi ha fatto una tenerezza infinita. Forse le ho detto delle cose banali tipo: l’importante è che tu ed il bambino stiate bene, il resto sono solo chiacchiere, ma davvero non sapevo cosa dire di sensato. E poi che dire Nives mi sei subito venuta in mente tu. Sto vivendo la tua gravidanza, così come quella di ciocco, stressandovi per la borsa, scherzando ecc. neanche vi conoscessi da una vita….l’ho fatto con voi si e con la moglie di mio cugino che è prossimissima no. Hihihi.

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