Le paure nei bambini: perchè e cosa possiamo fare per aiutarli?


“Mamma, non spegnere la luce, ho paura del buio”. “Mamma, non chiudere la porta, non voglio rimanere da solo in camera”.
Ad un certo punto della loro vita tanti, molti bambini sviluppano delle paure. Anche il mio Luca.
A nulla serve rispondergli “Non ti preoccupare, c’è la mamma qui”, oppure “Non devi aver paura, non succede nulla nel buio”.
E allora cosa possiamo fare per aiutare i nostri figli a superare le loro paure?
Ne parliamo oggi con la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli. Ecco cosa ci consiglia:

“Tutti i bambini, prima o poi, in varie fasi della loro crescita, sviluppano qualche paura: il buio, i mostri, l’altezza, i rumori forti, i fulmini. Le paure sono emozioni che ogni bambino vive nel corso dello sviluppo. Sono anche reazioni fisiche e psichiche utilissime, messe in atto di fronte a uno stato di allarme dell’organismo, quando ci troviamo di fronte a qualcosa che sentiamo pericoloso o non conosciamo. I bambini provano molte paure perché si sentono indifesi e conoscono ancora poco del mondo che li circonda. In altre parole, sono transitorie e legate alla realtà che il bambino va scoprendo.

Dott.ssa Francesca Santarelli

Esistono paure dei bambini che non devono spaventare: sono le cosiddette ” paure sane” che si superano con la crescita.

Queste paure sono:
•paure “classiche”: si riferiscono a situazioni tradizionali (il buio, il lupo cattivo, l’uomo nero, la strega) che fanno parte delle normali fasi di sviluppo di tutti i bambini;
•paure “passeggere”: si presentano in momenti specifici, anche in modo intenso, ma non influenzano troppo la vita del bambino;
•paure “mutevoli”: non restano uguali ma si modificano nel tempo, cambiando caratteristiche con l’avanzare dell’età del bambino;
•paure “gestibili”: la rassicurazione o anche solo la presenza di una figura di riferimento riesce a spegnere la paura e a riportare in breve il bambino alla tranquillità.

Se le paure dei bambini sono troppo invadenti, potrebbero essere il segnale che il piccolo sta vivendo un disagio che non va sottovalutato. È opportuno prestare attenzione quando:
•Sono paure che terrorizzano: il bambino si agita anche solo all’idea di dover affrontare la situazione a rischio. Dà la sensazione di sentirsi come annientato dal pericolo.
•Sono paure arrivate a seguito di traumi: si manifestano sempre e solo in una situazione specifica che il bambino associa a un’esperienza negativa.
•Sono paure invadenti: condizionano la vita del bambino e quella dei genitori, impedendo alcune attività quotidiane.
•Sono paure permanenti: non si modificano nel tempo ma rimangono intatte nonostante lo sviluppo del bambino e risultano vistosamente fuori tempo e fuori luogo.

Cosa fare per affrontare le paure dei bambini?

Ecco i comportamenti da preferire e quelli da evitare per aiutare i nostri figli a superare le paure.
•Facciamo esprimere i bambini per mettere parola sulle loro emozioni: chiediamo loro di raccontarci le emozioni e le fantasie che li inquietano, con dolcezza e senza forzarli. Riuscire a parlarne e sentirsi accolti riduce la tensione e aiuta ad affrontare il problema.
•Mostriamo vicinanza e affetto nel momento in cui la paura si manifesta. Una presenza calma e affettuosa ha un immediato effetto tranquillizzante.
•Educhiamo i bambini a comportamenti positivi: meglio proporre sempre degli eroi positivi attraverso favole e fiabe che sconfiggono i cattivi grazie alle loro doti di bontà e gentilezza.
•Evitiamo i confronti: ogni bambino ha i suoi tempi, che devono essere rispettati.
•Non diciamo mai: “Affronta la paura, devi essere forte”: spingere un bambino a viso aperto contro una paura è sbagliato, perché può trasformare la paura in terrore e ingigantire il problema.
•Non facciamo sentire i bambini dei fifoni: proveranno un forte senso di colpa e si sentiranno inadeguati”

 

Per appuntamenti  con la dottoressa Francesca Santarelli, o info, potete visitare il sito Internet del suo studio: www.studiosantarellidecarolis.com 

95 risposte a “Le paure nei bambini: perchè e cosa possiamo fare per aiutarli?

  1. Buongiorno,mia figlia ha 7 e mezzo e pratica ginnastica artistica.Abbiamo cambiato società e da allora fa tantissima fatica ad adattarsi.Prima la scusa che fa troppo fatica (ed è vero),poi piange che nn riesce a eseguire un esercizio e le fa paura eseguirlo perché la sua compagna le riesce e lei no! Insomma io nn donò una psicologa e con tt la calma e l affetto del mondo nn riesco a gestire la cosa. Lei adora la ginnastica!!!Grazie per l attenzione

  2. Ciao il mio bimbo di quasi 3 anni da un po d giorni ha paura che si chiudino le porte a casa da quando un giorno stavo pulendo la scaletta fuori gli dissi di stare li e non scendere x non farsi male al che si sposta e io mi sbrigo a tornare su e si spaventó un po .. Come gliela faccio passare?

  3. Buongiorno,
    non sempre ho modo di accudire il mio nipotino di 6 mesi.
    Oggi mi accorgo che entrando nella cameretta dove era in braccio con la nonna, preso forse alla sprovvista visto che stava giocando alla finestra , ha fatto un urlo di paura poi subito dopo l’ho fatto giocare e ha riso come un matto e non ha pianto. Mi ha preoccupato un po’ perché abbiamo sempre giocato come matti con la palla col tappetino coi giochi ecc….
    Capita talvolta mentre dorme che abbia come una melanconia.
    Non so la cosa mi preoccupa. sono sempre la zia però.

  4. Buongiorno,

    Sono una mamma di 45 anni che lavora tutto il giorno, sono separata da 3 ed ho un figlio di quasi 8 anni, dal momento della separazione essendo rimasto il bambino per 2 settimane a causa del mio lavoro a dormire dal padre ha ripreso l’ abitudine di dormire nel nostro letto e non c’è verso di farglielo abbandonare, essendo però il suo sonno molto agitato provoca a me continui risvegli notturni che poi mi rendono molto stanca ed irrascibile, tra l’ altro nell’ ultimo anno il bambino ha cominciato a manifestare una paura terribile di rimanere solo in una stanza mentre io sono in un’ altra, il nostro appartemnto è di 85 mq quindi lui sa dove sono, ma mi chiama in continuazione, adesso poi non vuole più dormire nemmeno dalla nonna perchè dice che ha paura che muore nella notte e lui rimarrebbe da solo, per cui si è procurato un quaderno dove ha scritto tutti i numeri di telefono che può chiamare se qualcuno muore, infatti a volte lo dice anche di me. Ho pensato di andare con lui a Settembre da una specialista per bambini che hanno avuto traumi a causa delle separazioni, il mio ex però dice che la matta sono io che ce lo voglio portare a me tutto questo non sembra proprio più normale, lei cosa mi consiglia?

  5. Buongiorno, ho bisogno urgente di un parere su un dubbio che mi sta assillando da un paio di settimane. Cerco brevemente di inquadrare mio figlio per cercare di capire cosa stia accadendo: ha 2 anni, figlio unico, magari un po’ viziato (dorme da sempre un po’ nel nostro lettone e un po’ nel suo lettino sempre nella nostra camera), ma non ha mai evidenziato alcun problema di sviluppo, é molto vivace e felice, non ha mai frequentato il nido (io lavoro parttime e al mattino sta con i nonni) ma ha una cugina di 7 anni con cui gioca tutti i giorni, frequenta da 9 mesi un corso in piscina durante il quale si diverte un mondo… Dico che è un po’ viziato perché da sempre dorme con noi e per addormentarsi ha sempre avuto bisogno di essere cullato in braccio (da una settimana a questa parte riesco a farlo addormentare da solo nel lettone). La cosa che mi “preoccupa” e che non riesco a spiegarmi é che da un paio di settimane per potersi addormentare “pretende” che TUTTE le porte della camera da letto siano chiuse (anche quelle della cabina armadio e la portafinestra): ma che vorrà dire? Devo preoccuparmi di una sua qualche paura? Non riesco a spiegarmi questo suo atteggiamento che sembra una vera e propria “fissa” nata di punto in bianco! In genere, la porta chiusa prima era solo quando faceva la cacca, ma in quel caso lui ci chiude tutti fuori, per stare da solo, mentre adesso per dormire chiude anche noi con lui… Scusate la lungaggine ma ho cercato di spiegare il più possibile la situazione per avere un’opinione più precisa… Grazie per i consigli. Una mamma apprensiva.

  6. Buongiorno, sono una mamma di una bimba di 5 anni e di un bimbo di 3… A preoccuparmi però è la bimba perchè da qualche mese sembra terrorizzata all’idea che io la possa lasciare sola (cosa che prima non era un grosso problema…). Quando intendo per lasciarla sola intendo cambiare stanza senza che lei se ne accorga o anche se avvisata, uscire dalla porta per andare a prendere un rametto di rosmarino nell’orto sotto casa… Se non sa dove sono si mette ad urlare spaventatissima e se sa dove sono (perchè magari le ho detto vado giù a portar fuori le immondizie esce e mi segue (magari senza mettere il giubbetto e le scarpe per non rimanere un attimo da sola)… Inoltre quest’anno ha iniziato ad andare a ginnastica ritmica, le piace ma è arrivata che non conosceva le bimbe e il corso era già partito, quindi le compagne avevano già fatto gruppo tra loro e lei era molto intimidita… Ora invece ho notato che stà cominciando a fare amicizia e vedo che va molto volentieri, ma il problema è che quando era ora di andarla a prenderla, purtroppo, per cause logistiche, sono arrivata due minuti dopo le altre mamme un paio di volte e da quella volta, lei si aggrappa all’insegnante terrorizzata ogni volta finchè non arrivo… Che sia presto o tardi non cambia… Sembra che pensi che io potrei non arrivare… A me dispiace da morire per questa cosa… Mi sento molto in colpa per le due volte che sono arrivata tardi, mi sembra di non essere una brava mamma, ma mi sembra allo stesso tempo una reazione un pò esagerata… Che cosa devo pensare? come posso aiutare la mia bambina?… Grazie anticipatamente per l’aiuto che mi potrà dare…

  7. Buongiorno Dottoressa,
    noi viviamo questa situazione: da circa 1 mese la nostra bimba di 6 anni non vuole assolutamente dormire da sola nella sua cameretta ma mettersi a letto con noi e specificatamente vicino alla mamma. Preciso che in casa se mi allontano per qualsiasi incombenza mi cerca in continuazione e mi raggiunge (questo atteggiamento l’ha sempre caratterizzata). Segnalo che a settembre ha iniziato la scuola elementare. Quando chiediamo il perchè non vuole dormire da sola la bimba risponde che noi siamo insieme parliamo e ci facciamo le coccole e lei invece non ha nessuno. Non è figlia unica ha una sorella di 18 anni e un fratello di 12 anni che dormono in un altra camera ma assieme.
    La reazione della bimba è molto forte quando la invitiamo ad andare nella sua camera, ha comportamenti esasperati che non sembrerebbero capricci seguiti da frasi tipo “perchè mi tratti così…cosa ti ho fatto….voglio la mamma….non mi vuoi più bene…..
    Preciso anche che ha assistito a qualche discussione tra il papà e la mamma.
    Grazie in anticipo per la cortese risposta.

  8. Salve dottoressa ho mia figlia di 7 anni che un giorno per caso stavamo guardando il telegiornale e parlando di quegli uomini che venivano decapitati e da allora lei non ha fatto altro che pensare questa cosa ed appunto proprio stanotte ha iniziato ad avere paura e di pensare questa cosa tanto da portarla a venirgli mal di pancia e vomitare allora io mi sono messa nel letto con lei ed ho cercato di tranquillizzarla e di fargli capire che queste cose non esistono da noi è non possono mai capitarci ma lei non faceva altro che continuare a pensarci così dopo un po è riuscita a dormire ma per poco perché dopo un paio di ore si è risvegliata ed ha iniziato di nuovo solo che poi ha dormito vicino alla sorella e ha dormito fino al mattino però queste cose e la prima volta che gli capita in vita sua ora volevo chiederle se per caso gli succede di nuovo cosa devo fare e come mi devo comportare grazia la saluto

  9. Invece a mio figlio che ha 6 anni e mezzo, sta succedendo qualcosa che ancora non riusciamo a gestire, fino ai primi di giugno che andava a scuola tutto tranquillo, finita la scuola, sono iniziate le ansie e paure…succede che la sera mangia controvoglia, poi a letto inizia a farsi tante domande paure inesistenti fino a vomitare, poi si torna a letto e dorme.

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