Dimissioni volontarie: fino al primo anno di vita del bimbo spetta l’indennità di disoccupazione

Rientrare al lavoro dopo la maternità e non trovare più il posto di lavoro.
A quante di voi è capitato? Purtroppo a tante. Ne abbiamo parlato già tante volte in passato.
Per questo sono certa che  l’articolo pubblicato oggi sul blog il “Professionista risolve” interesserà molte di voi. Il titolo è già esaustivo: “Dimissioni volontarie: indennità di disoccupazione per il primo anno di vita del bambino”

In pratica “Il Ministero del Lavoro ha chiarito che, nel caso in cui il genitore lavoratore presenti delle dimissioni volontarie, a seguito della cessazione del rapporto di lavoro, questo potrà beneficiare dell’indennità di disoccupazione, fino al compimento dell’anno di età del bambino, vale a dire per tutto il periodo in cui il mantenimento del posto di lavoro è garantito dalla Legge”.

E questo vale per entrambi i genitori: sia papà che mamma.

69 risposte a “Dimissioni volontarie: fino al primo anno di vita del bimbo spetta l’indennità di disoccupazione

  1. Nel nostro paese le frodi sono all’ordine del giorno. Non scagliamoci contro le donne che chiedono la maternità anticipata, perchè sono una goccia nel mare rispetto alle pensioni di falsi invalidi, ai dipendenti comunali che non lavorano, e ai dipendenti che prendono ion giro le aziende mettendosi in malattia e poi vanno al mare per mesi!
    …almeno la donna incinta, anche se sta bene, è davvero in un momento particolare, dove sicuramente qualche piccolo disturbo ce l’ha. Attenzione, non sto giustificando chi ne approfitta, ma sto dicendo che si sta facendo un processo all’imputato sbagliato!
    In Italia davvero non c’è la cultura nè la tutela per la maternità e le madri, il mondo del lavoro è piano di datori di lavoro che fanno firmare le dimissioni al momento dell’assunzione e altro…Forse è la mancanza di “cultura sociale” ad alimentare anche la “disonestà” di alcune mamme. Non dico che è giustificata la disonestà, anzi, a MAGGIOR RAGIONE ci si deve comportare con rettitudine, ma dico che sono talmente tante le discriminazioni e le difficoltà che..non mi sento di condannarle. Anzi…in una società utopisticamente corretta la maternità (prima e dopo) dovrebbe essere un periodo MOLTO PIU’ LUNGO, legalmente, perchè la famiglia ha diritto di prepararsi alla nascita e al primo periodo di educazione del bambino con disponibilità di tempo e assenza di stress da lavoro. Questo aiuterebbe forse a FARE PIU’ FIGLI, che sono la RISORSA economica per il futuro del nostro paese! Se lo stato, e le aziende, non capiscono questo nessuno ci pagherà le pensioni quando saremo vecchi!

  2. @rosa77: forse mi sono spiegata male, io non sono contraria alla maternita’ anticipata a prescindere, ci mancherebbe altro e’ un diritto importatissimo delle donne! Nel tuo caso avrei fatto esattamente come te, se uno sta male e’ giusto che stia a casa e che tuteli la propria saluta e quella del bambino.
    Io sono arrabbiata e hai identificato bene il mio stato d’animo, con tutte quelle donne che decidono di stare a casa per riposarsi 9 mesi e colgono l’occasione della gravidanza, mentre sarebbero perfettamente in grado di lavorare e fare ogni altra cosa…tutto qui…metto queste donne sullo stersso livello dei falsi invalidi, dei falsi ammalati, di tutti quelli che dichiarando il falso recano un danno alla collettivita’ e fanno si che i datori di lavoro guardino con diffidenza le donne pensando che prima o poi rimarranno a casa anche senza necessita’ reale…

  3. @FRANCI, io ho dovuto fare quello che ho fatto perchè sono una lavoratrice autonoma, ma non ti dico quanto ho sofferto! Credi sia stato facile per me sapere i miei bimbi così piccoli con una persona che non fossi io? Ancora dovevo abituarmi all’idea di non averli in pancia, e già dovevo pensarli tra le braccia di un’altra persona. Sapessi quanto ho pianto! Non lo auguro a nessuno. Sono fermamente convinta che le mamme debbano stare con i propri figli i primi mesi di vita ed ho tutto il rispetto per chi va in maternità anticipata perchè ne ha effettivamente bisogno. La vita e la salute di un bambino non si barattano con nessun posto di lavoro, questo è un punto fermo. Purtroppo, però, ho visto così tante mamme approfittarsi della propria maternità per starsene comodamente a casa senza alcun effettivo bisogno, mamme che stavano benissimo e che, al contrario di te, avevano il lavoro vicino casa, e che poi andavano in giro ridendosela alla faccia del loro datore di lavoro ( e delle colleghe che dovevano sopperire ai loro impegni), che, sinceramente, sono rimasta molto amareggiata. Concordo pienamente con te per quanto riguarda l’enorme differenza culturale tra noi e altri paesi del mondo dai quali bisognerebbe indubbiamente prendere esempio.

  4. @franci: sono d’accordo che il nostro paese non agevola in alcun modo la donna, ma purtroppo viviamo in questo stato e alle regole di questo stato, purtroppo, dobbiamo sottostare. se da noi la gravidanza anticipata DEVE essere data alle sole donne che hanno in essere una gravidanza a rischio, SOLO a quelle deve essere data…
    tutte noi che lavoriamo facciamo sacrifici… anche a me personalmente sarebbe piaciuto farmi la maternità facoltativa, purtroppo x una serie di fattori (tra cui unico posto fisso, crisi e richiesta dei titolari, senso di responsabilità nei confronti delle colleghe) non l’ho fatta. anche a me piacerebbe avere di DIRITTO un part-time (almeno a 6 ore) ma per ora non lo chiedo nemmeno, so che non me lo darebbero (e tante altre sono nella stessa situazione, a proposito Ale novità?).
    purtroppo o accetti queste regole del gioco oppure se non ti sta bene i casi sono due: disonestà o emigrazione in paesi più aperti…
    è giusto protestare dicendo che le donne non sono tutelate, ma finchè ci sono persone disoneste che sperperano i beni e le agevolazioni (già poche) che lo stato ha a sua disposizione le cose non miglioreranno anzi peggioreranno xchè il ns stato x sopperire alla mancanza di fondi dovrà tagliare e cosa taglierà? sicuram non gli stipendi dei politici, ma sanità, istruzione e agevolazioni alle famiglie.
    quindi facciamoci tutti un bell’esame di coscienza e iniziamo dal ns piccolo a fare le persone oneste e pretendere l’onestà da chi ci circonda (es. fatture da medici, scontrini ecc). forse solo così le cose cambieranno…
    E SCUSATE LA LUNGAGGINE

  5. @Mary76: da me e’ possibile venire a lavro tutti i giorni alle 11, ti metti d’accordo con i responsabili parli della tua situazione e senti cosa ti dicono…l’alertnativa e’ entrare alle 11 e lavorare o rimanere a casa, comunque anche io ho scritto della mia collega che vomitando piu’ volte al giorno e’ rimasta a casa…non dico che dobbiamo fare gli eroi e lavorare anche stando male, dico solo che bisogna essere oneste e sono sicura che dentro di se ognuna sa se ci sta marciando o sta realmente male!

  6. @rosa77: io credo che silvia non intendesse dire che tutte le donne che chiedono la maternità anticipata dovrebbero andare a lavorare, ma SOLO quelle che stanno bene. sicuramente tu hai avuto una gravidanza a rischio, non stavi bene ed avevi problemi di salute, avevi tutto il diritto di stare a casa e pensare al tuo bambino.
    qui si parla di persone che stanno bene, tranne qualche nausea più che sopportabile, e che ne APPROFITTANO del loro essere incinte x stare a casa. queste sono le persone che fanno saltare la mosca al naso, non le persone come te che stanno a casa perchè potrebbero rischiare la salute del bimbo… sia x problemi di salute che per tipo di lavoro (pensiamo a lavori in cui la donna deve x forza stare in piedi tutto il giorno e sollevare pesi, sicuramente non è un lavoro indicato x una donna incinta)

  7. @lisa25 è normale che se tu lavori nella tua azienda vai a lavoro con spirito diverso..l’occhio del padrone ingrassa il cavallo…in ogni caso le situazioni sono sempre personali e soggettive..io personalmente dovevo farmi in auto 60 km giornalieri e spesso anche oggi, per il nervosismo del traffico, del cattivo tempo etc….mi viene mal di stomaco figuriamoci se affrontavo tutto qst incinta…..cmq per curiosità andate un pò a vedere le agevolazioni di cui usufruiscono le future o neomamme in paesi come la Norvegia e ci si rende conto che la ns sottocultura ci porta a pensare alle a qst status come un peso per la società mentre dovrebbe prevalere la cultura, quella vera, che la donna quando è incinta sta apportando ed apporterà alla società un bene incommisurabile : una nuova vita che vuol dire nuive generazioni che contirbuiranno al progresso e alla conservazione del paese…e per qst dovrebbe essere salvaguardata in tutto e per tutto..ma qst cultura da noi non esiste..siamo lontani anni luce dal progresso culturale purtorppo……….per qst nel ns paese il tasso di crescita è zero…una donna che affronta una gravidanza inizia un vero percorso ad ostacoli assolutamente da sole…

  8. @Silviafede porto molta simpatia per te, però secondo me dai tuoi post trapela troppa rabbia enon capisco bene perchè… Ti porto la mia esperienza, io sono una gravidanza a rischio ma non per il lavoro che faccio ma per problematiche mie fisiche, che non sto ora qui a dire. Quello che voglio evidenziarti è, togliendo la mia maternità a rischio anticipata a prescindere, le mie due gravidenze sono state orribili. Nausee dal primo mese, vomito 10/11 volte al giorno, con Asia la prima gravidanza stavo bene dalle 19:00 di sera alle 08:00 del mattino, stanchezza, dolori ai piedi,brucione di stomaco ALLUCINANTE solo per questo pensavo che non svrei mai fatto il secondo con Manuel vomito nausee 5/6 volte al gg, 3 mesi la cistite ecc….. tutti e due cesario programmati questo per farti capire che se non fossi stata a casa con la maternità sarei cmq rimasta a casa probabilmente in mutua perchè non c’è stato un SOLO GIORNO che sia stata bene. Infine, per me, la rovina delle donne è la società

  9. Silviafede: per te le nausee sono durate solo tre mesi ma ti racconto l’esperienza di una mia grande amica: lavorava quando e’ rimasta incinta del secondo bambino in una ditta di spedizioni, dove la maggior parte del lavoro si svolge la mattina presto, ebbene lei ci ha provato ad andare a lavorare ma aveva nausee talmente forti per 2 ore tutte le mattine che proprio non ce la faceva a presentarsi in ufficio alla solita ora. A provato a chidere permessi ma visto che la cosa non e’ svanita dopo i classici 3 mesi, dopo vari richiami dalla direzione ha dovuto provvedere diversamente. Morale della favola il vomito e’ durato fino al giorno del parto. E’ andata anche da un gastroenterologo pensava non fosse un fatto legato solo alla gravidanza, ma il medico dopo varie analisi ha confermato quello detto dal ginecologo e’ solo un disturbo passeggiero dovuto alla gravidanza. Certo non era un problema grave, ma capisci bene che non puoi presentarti alle 11 in ufficio tutte le mattine, perche’ lei per il resto della giornata stava bene. Ha chiesto la maternita’ anticipata non aveva altra scelta. Ha provato anche a chiedere un part-time per il pomeriggio ma non glielo hanno concesso. Ovviamente avendo anche un altro bambino a cui badare non si e’ rinchiusa in casa per il resto della giornata, ma io non ho mai pensato anche se l’ho vista in giro che stesse rubando qualcosa a qualcuno. Poi come dice Ambra non tutte abbiamo la fortuna di lavorare in ambienti dove tutto fila liscio, ci sono posti dove lo stress, vuoi dovuto al lavoro, vuoi dovuto a colleghe un po’ acide o ha capi un po’ troppo esigenti gioca brutti scherzi…

  10. @mary76 anche io ho sofferto di nausee mattutine solo dal lunedì al venerdì ma non ho mai mancato un giorno. Ho pure dovuto fare straordinari. Ripeto chi si approfitta della maternità anticipata è una persona disonesta così come chi si prende la malattia xchè non ha voglia di lavorare.
    Ci sono poi lavori che non sono adatti x future mamme e che donne incinta non dovrebbero fare ma questo è un altro discorso. Qui si parla di lavori normali e di persone che si approfittano della maternità anticipata! Ripeto se si sta bene si può lavorare, la maternità non è una malattia!

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