Siamo tutte mamme mozzarella?

“Mamme tigri, mamme cocker o mamme mozzarella?”
La blogger di Movida, Francesca Caetani Lovatelli non ha dubbi: noi apparteniamo di sicuro alla terza categoria.
E riassume il concetto con questo simpatico aneddoto:
“Storico un incontro con una signora milanese, trafelata, con borsone di panni appena stirati al seguito, che correva dal figlio – il mio bambino! – 40 anni di Marcantonio, che, poverino, viveva già da solo – era ora! – e, quindi, aveva bisogno che la madre gli lavasse e stirasse la biancheria!
Care mamme, quale tipologia di uomini avete intenzione di consegnare alle povere donne?
Se non insegnate ai vs pargoli, più o meno cresciuti, l’arte dell’arrangiarsi e soprattutto quella di crescere, e non solo fisicamente e il rispetto per la donna in quanto tale, madre-compagna-moglie ecc, quale tipo di uomo consegnerete alla società e al mondo e alle donne come voi?”

La risposta? La potete leggere sul blog di Movida

18 risposte a “Siamo tutte mamme mozzarella?

  1. concordo su tutto…educare i figli ad essere indipendenti non vuol dire (come mia suocera vuol darmela a bere) pretendere da loro cose assurde.
    chiedere a mia figlia che ha quasi 4 anni vestirsi da sola non e’ una cosa assurda, considerato che lo faceva anche a due anni.se fa capricci per no nfarlo e’ un altro conto. no?
    cettina sei un mito!

  2. @cettina: sei mitica!!!! chi ti dice quelle cattiverie è perchè in fondo non vuole capire che mettere al mondo i figli non vuol dire possederli, ma dar loro la vita e star vicino senza invadere i loro spazi, aiutarli nel momento in cui hanno bisogno senza asfissiarli e questo sia a 2 anni che a 20 o 40 o ancor più… almeno io la penso così. per questo cerco di rendere il mio Luca il più indipendente che posso anche se questo vuol dire “perderlo” prima ma poi lo sento chiamarmi “mammina” e il cuore e i suoi pesi si sciolgono tutti…

  3. @Maria io già te l’ho detto tempo fa che mi piacerebbe molto incontrarti per farti conoscere le mie bimbe e i miei nipotini senza naturalmente invadere la tua privacy ci potremmo vedere anche in un parco, ma penso che ci sia ancora un pò di tempo per poter programmare il tutto. Se tutto va bene sarò a Bergamo il 10 giugno, i miei figli vivono a Brembate e già non vedono l’ora che io sia lì. Per quanto riguarda ancora il post conosco molte mamme che pur di avere i figli sempre incollati al loro fianco preferiscono vederli senza un lavoro e mantenerli loro come se i genitori fossero eterni, io ho inghiottito tanti bocconi amari perchè in tanti mi hanno detto che mi sono liberata dai miei figli con molta facilità e che non ho fatto bene a lasciarli partire così. Ma ti rendi conto? Perchè una mamma vuole che i figli siano indipendenti anche lontano da lei per alcuni significa liberarsi dei figli. Ti dirò che ripenso sempre con nostalgia quando li avevo tutti a casa, cucinavo per loro e quando facevo la spesa pensavo a loro comprandogli ad ognuno ciò che preferiva, è pur vero che anche ora sono così perchè quando faccio la spesa non penso mai a me ma ai loro gusti compresi quelli di mio marito. Ma sinceramente non cambierei mai il mio modo di comportarmi nei loro confronti perchè loro devono imparare a camminare con le proprie gambe la lunga strada della vita, poi in fondo lo sanno che io ci sarò sempre per qualsiasi aiuto nei limiti del possibile. Sarà per questo che abbiamo un buon rapporto anche con le mie nuore? A voi le conclusioni Un Abbraccio a tutte da Cettina

  4. @angela79: anch’io la penso come te e con il mio piccolo (e unico x ora) ho sempre cercato fin da subito di insegnare a essere indipendente. ora che ha 28 mesi si veste da solo (con un piccolo aiuto), va a lavarsi le manine da solo,sale e scende le scale da solo, si pettinava a un anno, ora sta iniziando ad infilarsi da solo le scarpe da ginnastica (con lo strappo, ma lo aiuto ogni tanto). io lo incoraggio e gli faccio mille complimenti per le cose che riesce a fare (ieri poi andava da solo sulla sua biciclettina con le rotelline, velocissimo in discesa (e si divertiva a sbattere contro il cancello) e un po’ meno in leggera salita).
    ho sempre detto a mio marito:”cerchiamo di renderlo indipendente, non solo x lui, ma anche x noi nel caso ne dovesse arrivare un altro…”

  5. IO posso solo dire che a mio figlio di 8 anni ho gia’ insegnato a piegare i panni e mmeterli a posto, e a mioa figlia di quasi 4 anni si spoglia, si lava e si veste da sola la mattina, e mette aposto le sue ciabattine. Io credo che il piu’ grande insegnamento e’ rendere i figli indipendenti giaì da piccoli.
    Nella calsse di Federico sono vista come una mosca bianca, pensate che alcune mamme ancora mettono anche le scarpe ai propri figli!!!

  6. buon giorno a tutte!!!!
    io spero davvero di crescere degli uomini ke aiuteranno la compagna e la rispetteranno….
    diciamo ke il fatto ke oggi i ragazzi non si schiodano da casa è anche xchè ci sono poche possibilità….per uscire di casa bisogna avere un lavoro per mantenersi… detto questo…credo ke se i miei figli andranno fuori casa non gli laverò/stirerò di certo….
    a loro favore c’è una cosa: oggi gli uomini in casa di solito collaborano (almeno, il mio si….), quindi hanno il buon esempio. nella generazione passata gli uomini in casa non alzavano un dito….oggi, per fortuna, non è più così. i miei figli vedono mio marito che cucina….ke spazza dopo cena….ke mi aiuta a sistemare….
    e cmq qnd mio marito è uscito di casa non aveva mail alzato un dito…servito e riverito dalla mamma in tutto e per tutto … beh….l’ho educato bene…….. spero di fare altrettanto coi miei figli 🙂

  7. Ringrazio il cielo che esistano mamme come mia suocera che con 2 figlie e 1 figlio si è comportata in maniera identica, a tutti e 3 ha insegnato: cucina, lava, stira, rassetta e spolvera e in + mio marito ha il piglio per il bricolage e quindi a casa nostra non è mai entrato ne 1 elettricista ne 1 muratore (solo l’idraulico ma era un’emergenza allagamento) quindi dico grazie fin da ora a tutte le donne che insegnano ai figli maschi che le mogli/compagna non sono delle domestiche ma che ci si deve aiutare sempre, visto che si lavora in 2, otto ore ciascuno.ciao a tutte

  8. @Maria ho letto l’articolo ma in tutto quello che si dice io non mi ci riconosco proprio, non credo che io sia una mamma mozzarella, il mio secondo figlio è andato via di casa a 16 anni quando è entrato nella Marina Militare volontario con la firma di mamma e papà perchè appunto era minorenne, ha girato mezza Italia per 5 anni e infine quando è stato congedato si è stabilito a Bergamo creandosi una famiglia aiutando in casa in tutto e per tutto, quindi gli ho fatto percorrere la sua strada prendendo da solo le sue decisioni, il piccolo l’ha seguito. il grande a 22 anni aveva pure la sua famiglia e in conclusione son convinta di non avere cresciuto dei figli mammoni, che poi mi vogliano un gran bene e mi abbraccino ogni volta che mi vedano penso sia normale in fondo in fondo non sono la loro unica mamma? Buona serata a Tutte da Cettina

    • @Cettina: ma come puoi pensare tu di essere una mamma mozzarella? Tu che sei un esempio per tutte noi!
      Ci credo che non ti riconosci, i tuoi maschioni sanno fare tutto, ma proprio tutto! E sei stata tu che hai saputo educarli nel modo migliore!
      Cettina… rimani sempre così!
      Ah! Complimenti! Un mese e mezzo al Nord… magari ne approfitteremo per incontrarci dal vivo, non sai quanto mi piacerebbe! Bergamo è a mezz’ora da casa mia!

  9. Ringrazio sempre mia suocera per aver educato mio marito ad essere indipendente in tutto…cucinare, lavare, fare una lavatrice, fare la spesa, mettere a posto i panni, passare lo straccio…unico neo (assolutamente accettabile) non sa stirare e rifare il letto, magari e’ solo questione di volonta’ ma non mi lamento! Cosi’ da sempre ci dividiamo i compiti, o meglio chi ha piu’ tempo fa quello che c’e’ da fare, spesso tocca a me perche’ sono piu’ presente in casa, ma quando occorre non si tira indietro! Spero di riuscire ad educare altrettanto bene Fede, non tanto per la sua futura moglie, ma proprio per se stesso perche’ per me l’indipendenza in tutti i sensi e’ molto importante.
    Unico punto debole, ma qui cerchiamo davvero il pelo nell’uovo, a volte si perde in un bicchier d’acqua (credo che gli uomini si somiglino tutti un po’) e mi chiede dove sono i vestiti di Fede, come se gli cambiassi posto ogni settimana, oppure finisce la cartaigienica e non mette il rotolo nuovo, e quando glielo faccio notare mi risponde “per fortuna ci sei tu amore che ti ricordi sempre tutto” ….come fai a discutere con uno cosi’?

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