Il dito in bocca e il succhiotto non rovinano i denti

Stamattina ho letto con meraviglia e quasi incredulità un articolo del mensile “Figli Felici” di Riza. Già il titolo, “Non è vero che il dito in bocca deforma l’arcata dentale”, ha stravolto quelle che erano le mie convinzioni e credo anche quelle di molte mamme e papà.
Tutti i dentisti e gli ortodentisti che ho intervistato fino ad oggi mi hanno giurato il contrario!
Invece gli esperti di Riza assicurano: “Nella maggior parte dei casi a rovinare i denti non sono succhiotti e pollici vari, ma cause di origine genetica: è infatti la lingua a deformare i denti dell’arcata superiore”.

E che dire della domanda: “Meglio il succhiotto o il pollice?”.
Quasi tutti a questo quesito risponderebbero senza incertezze: “Il succhiotto, così almeno a due-tre anni si può eliminare. Il vizio del pollice è difficile da abbandonare”.

Invece nell’articolo è scritto: “Per il bambino non c’è nessuna differenza. Per i genitori è opportuno ricordare che di notte il pollice non si perde nel lettino, e che non esiste il pericolo, anzi il “dramma” di … dimenticarlo a casa”. (Insomma… quasi quasi è meglio il dito!)
Non bisogna assolutamente commettere l’errore di costringere il bambino a smettere. Non bisogna assolutamente usare quegli accorgimenti vecchi e anche un po’ crudeli come mettere sulle dita sostanze amare, cerotti, scotch, guantini.
Normalmente verso i 2 e 3 anni il bambino smette il succhiotto spontaneamente e gradualmente. E, se questo bambino persiste nell’uso del ciuccio oltre i 4 anni, i genitori dovrebbero chiedersi se hanno saputo costruire intorno al proprio bambino in ambiente adatto per serenità, tranquillità e amore”.

Insomma dopo i 4 anni ci dobbiamo preoccupare. Prima no, via libera a ciuccio e dito.
Perché? Perché secondo Riza i danni sono solo temporanei.

“Se il bambino si succhia il pollice ininterrottamente giorno e notte, a lungo andare questa abitudine può deformare temporaneamente l’allineamento dei denti, per cui la linea di chiusura interdentale, fra i denti di sopra e i denti di sotto, non è più orizzontale, ma assume un aspetto triangolare con il vertice a livello degli incisivi superiori che tendono a portarsi avanti.
Circa la possibilità di interferenza del dito sul corretto sviluppo dei denti permanenti esistono forti dubbi.
Di certo di sa che se viene smesso prima dei 4 anni non si verifica nessuna influenza sull’allineamento dei denti permanenti. E’ però altrettanto vero che, quando viene abbandonato, la posizione dei denti ritorna alla normalità nel giro di poco tempo”.

Insomma il problema della deformazione dei denti è più un problema di mamma e papà che non dei bambini!

E i bambi che hanno l’arcata deformata?
“I veri difetti sono genetici. La reale causa di malformazioni della arcata dentaria che richiede l’applicazione di apparecchiature correttive sembra essere di origine genetica. Quindi non dovuta a dito in bocca e succhiotti vari.
Certamente i bambini che continuano a succhiare dopo i 5-6 anni sono più a rischio. In ogni caso lasciate che sia il bambino a non volere più il dito, altrimenti si possono avere come conseguenza grossi squilibri psicologici ed emozionali”.

Che ne dite?

23 risposte a “Il dito in bocca e il succhiotto non rovinano i denti

  1. Mi associo ai ringraziamenti di vale82 riferiti alla frase dell’articolo che se un bimbo non lascia in ciuccio o il dito dopo dei 5 anni la causa è da ricercare nell’ambiate che lo circonda … per quanto mi riguarda ho succhiato il pollice fino in prima superiore e con la mia famiglia ho un rapporto splendido, così come i miei denti sono perfettamente dritti e non ho mai avuto bisogno di ricorrere all’apparecchio … mio figlio (5 anni) ha usato pochissimo il ciuccio e non ha mai succhiato il pollice però se l’avesse fatto non mi sarei fatta dei problemi è una fase che prima o poi passa da sola e considerato che non dà conseguenze letali e meglio preoccuparsi di cose più importanti

  2. Per quanto riguarda Fede ha utilizzato il ciuccio dai 7 mesi fino all’inizio di quest’anno (3 anni e mezzo), ormai lo usava solo qualche minuto prima di addormentarsi e da solo, senza alcuna forzatura, ha deciso di abbandonarlo. Ha fatto cosi’ per qualsiasi cosa, dall’allattamento al seno, al pannolino, mi e’ bastato captare il momento giusto e lasciarlo decidere da solo. Pero’ il pediatra all’ultima visita mi ha detto che il palato sembra un po’ deformato per cui probabilmente avra’ bisogno dell’apparecchio, ovviamente ha detto che bisognera’ aspettare il cambio dei denti pero’ sembra che il ciuccio abbia portato qualche danno…speriamo sia vero quello che e’ scritto qui cioe’ che smesso il ciuccio la situazione torna a posto…

  3. I miei figli di 5 e 2 anni tutti e due “drogati” di pollice (d’altronde io ho ciucciato il dito fino alla tenera età di 8 anni!!), con annessa copertina, come Linus. La più grande ha fatto la sua prima visita dal dentista circa un mese fa, che ovviamente le ha consigliato di non ciucciare più. Lei, con occhi sbarrati, gli ha promesso che l’avrebbe fatto ed ora si sta impegnando molto. Abbiamo raggiunto buoni risultati, rinunciando il dito nelle situazioni più frequenti durante la giornata: davanti alla tv, mentre leggiamo un libro, in macchina… In sostituzione si abbraccia la copertina senza ciucciare, anche se durante la notte, mentre dorme, non ce la fa proprio a non ciucciare (ed ovviamente noi non abbiamo alcun controllo in quel momento).
    Al più piccolo nemmeno ci provo a proporgli un’alternativa valida al pollice, ha ancora tempo ed esperienza da passare prima di arrivare ai risultati della sorella!!!

  4. Buongiorno a tutte, che ci crediate o no è proprio vero.
    Lo so perchè mi è accaduto da piccola: ho dovuto portare l’apparecchio per viia della lingua che premeva sull’arcata dentale e la spostava.
    Vari entisti di tutta Italia me l’hanno confermato.
    Mia figlia non ha mai preso il ciuccio per ciu se dovesse avere problemi la cosa avrebbe un’ulteriore conferma!

  5. ah, la questione mi riguarda 🙂 Mia figlia ha iniziato a prendere il ciuccio a 2 anni, dopo un periodo di malattia cui ha seguito, al rientro al nido, un periodo di regressione. Io non ho voluto dare importanza alla cosa, per non focalizzare l’attenzione mia (e, di conseguenza, sua, su questo elemento) e pensando che si sarebbe risolto da solo. Ora ha appena compiuto tre anni e continua ad usare il ciuccio per la nanna e nei momenti di relax. Ho chiesto il parere ad una pedagogista con cui collabora il mio nido e mi sono informata anche su uppa (guardatelo se non l’avete mai letto, molto interessante!) e da entrambi ho avuto la stessa risposta: il ciuccio prima o poi “cade” da solo, normalmente intorno ai 3/4 anni e lasciamo che ciuccino in pace :-)) Quando poi saranno pronti a liberarsene lo capiremo. Io mi attengo alle istruzioni, al momento. 🙂
    p.s. @Aurelia: d’accordissimo.. guardando alla pediatria degli ultimi 30 anni, siamo passati dal consiglio di coricare i figli proni all’impartizione di metterli ASSOLUTAMENTE supini e in tanti altri casi, analogamente, si è stravolto ciò che si diceva.. io, perciò, cerco di informarmi, ma poi evito in ogni caso gli assolutismi e cerco di lasciarmi guidare molto anche dal mio istinto di madre

  6. Buongiorno a tutte.
    Io questa cosa la sapevo già da tempo ed è verissima.
    Ve l’assicuro perchè è successo a me da piccola: ho dovuto portare l’apparecchio a causa di una deformazione al palato dovuta alla spinta esercitata dalla lingua.
    Molti dentisti me l’avevano detto.

  7. Mio figlio Nicholas, 13 mesi, chiede il ciuccio per andare a nanna e piange se durante la notte lo perde tra le lenzuola.
    Durante la giornata sono io a proporglielo di tanto in tanto x evitare che metta le mani in bocca (anche se gliele puliamo di continuo) x paura dei germi, visto che tocca tutto nelle sue continue perlustrazioni di casa! Non so se faccio bene e comunque lui non è molto attaccato eccetto nei giorni in cui ha male o avverte fastidio alle gengive perchè gli sta x spuntare un dentino. Spero che quando arriverà il tempo di abbandonarlo non farà problemi.

  8. che ne dico: beh, che la frase ” E, se questo bambino persiste nell’uso del ciuccio oltre i 4 anni, i genitori dovrebbero chiedersi se hanno saputo costruire intorno al proprio bambino in ambiente adatto per serenità, tranquillità e amore”, vorebbe dire che praticamente mi dovrei mettere in discussione.
    che gentili.
    io penso invece che ogni ba,bambino ha una cosa che no nriesce ad abbondonare presto, ognuno e’ fatto in modo diverso.
    che sia il dito, che sia il pannollino, che sia la copertina, che sia il ciuccio, che sia il pupazzo, non credo che la colpa possa sempre essere dei genitori…

  9. …ormai è vero tutto ed il contrario di tutto! Se si dice che il ciuccio non va bene, tutti i produttori calano le vendite, se si dice che il pollice è duro da togliere come “vizio” poi i dentisti e psicologi di che campano?….Qui le verità cambiano come la direzione del vento! Credo che ogni genitore debba crescere i propri figli come meglio crede, ed agire anche in base al carattere del bambino….solo chi li alleva 24h su 24h sà cosa è giusto e cosa è sbagliato, via libera ai consigli di esperti, medici ed operatori infantili, ma a mio avviso non bisogna fare di tutto “oro colato”! Questo è il mio pensiero….

  10. Mah, sono perplessa sia sul discorso della deformazione dell’arcata sia sulla preferenza del dito.
    mia zia mi raccontava che mio cugino quando era alle elementari ogni tanto si nascondeva (se era un po’ nervoso) sotto il banco x succhiarsi il pollice…
    io penso che sia meglio il ciuccio.
    luca ha gli incisivi inferiori un po’ stortini (le due palette centrali convergono verso l’interno) e quando è capitato di andare dalla pediatra o dal dentista mi hanno rassicurato che per ora non c’è problema, si vedrà con i dentini permanenti, ma io sono un po’ preoccupata e psicologicam preparata all’apparecchio…
    per fortuna ha perso il “vizio” del ciuccio a 10 mesi e con l’estate gli farò perdere il biberon (sabato e domenica fa colazione con la tazza, ma ci mette troppo tempo a mangiare i biscotti, devo velocizzarlo quest’estate) in previsione della materna.

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