Il papà migliore? Quello autoritario e severo!

“Nel tuo blog parli solo di mamme”. Questa la critica di mio marito.
“Beh!”, gli ho risposto: “Si chiama Viva la mamma!”.
“Ma ogni tanto potresti scrivere qualcosa sui papà. Ci siamo anche noi”.
“Ve bene. Quando troverò uno spunto… lo farò”.
E’ arrivato. Mi sono chiesta: “Che ruolo ha il papà nella famiglia moderna?”

Effettivamente la figura del padre negli ultimi anni è cambiata tanto, parecchio. Ma in meglio o in peggio?
Meglio un padre “mammo” oppure uno tosto e severo? Gli esperti di Riza non hanno dubbi. Il migliore è sicuramente quello autorevole e autoritario!

Mio padre non mi ha mai cambiato il pannolino, non ricordo che mi abbia imboccata, né portato a fare passeggiate. Non ha mai cucinato per me e non mi ha raccontato favole. Per tutto questo, e tanto altro ancora, c’era sempre lei: la mamma. Il punto fermo della mia vita.
Papà è sempre stata una figura più severa. Insomma, un papà vecchio stile, o forse tradizionale. Ma io l’ho sempre adorato, mitizzato. Nessuno era più bello di lui, più alto di lui, più, più, più di lui (e anche adesso è così!). Non ho mai ricevuto uno schiaffo. Bastava lo sguardo ad incenerirmi!

E ora? I papà moderni hanno meno spina dorsale? Sono meno “maschi”? Di sicuro collaborano molto più e sono anche loro in prima linea insieme alle mamme. Cambiano i pannolini, giocano con i figli, li portano a passeggio, al supermercato e a volte vanno anche in vacanza da soli.

Sono cambiati i tempi e anche il rapporto con i figli. Ma è cambiata anche la sostanza?

Secondo gli esperti di “Figli Felici” la risposta è “sì” e non va bene.
La funzione paterna è indispensabile ed è quella di diventare “maestro di autonomia e traghettare i figli verso la realtà“. Loro devono insegnare la disciplina, devono dare i limiti e il senso del limite, devono insegnare le regole di convivenza, dare certezze e non proporre dubbi, devono fornire i valori morali e introdurre ai rapporti sociali.

I papà non devono “scimmiottare” le mamme, non devono fare “i mammi“. Ma hanno un ruolo ben definito e fondamentale per la crescita sana del bambino. Devono aprire, rompere la coppia chiusa “madre-figlio”. Quel legame fortissimo che dal concepimento ai primi mesi di vita lega la mamma con la propria creatura.
Il papà “è l’altro” fin da subito ed è la figura che permette l’esperienza del confronto e della differenza, due momenti indispensabili alla formazione della personalità.
Secondo gli esperti di Riza anche se l’unisex è scontato in molti campi c’è un “maschile” che deve rimanere chiaro e fermo nell’educazione di un figlio. Non si devono confondere i ruoli.
Fare il bagno al bambino, vestirlo, portarlo al nido non significa dimenticare la necessità di un atteggiamento più autorevole che permissivo. Il papà deve accompagnare il figlio ad affrontare le insidie del mondo e deve essere in grado di dire “no”.

Insomma il papà deve mantenere o comunque non deve perdere il senso di autorità all’interno della famiglia. Il papà deve fare il papà. Deve essere severo e duro quando serve, tenere dei punti fermi e non transigere sul rispetto delle regole. I figli, si legge sul mensile di Riza, non diventano adulti finché non imparano a combattere le loro battaglie. Ed è meglio che lo facciano con il padre, come allenamento, che fuori dalla famiglia.

E concludo con una frase che mi ha colpita: “Una donna partorisce un bambino, un uomo dà al mondo un adulto”.

Che ne pensate?

38 risposte a “Il papà migliore? Quello autoritario e severo!

  1. Roberta, tuo padre lo ami alla follia ok, e tua madre lo amava?? Poi vivere con “un mammo” è come quando si è in cucina e di solito due cuochi non stanno bene insieme (è lo stesso), mio marito è (a volte) trooooooooooooooooppo presente e pesante, e Asia (mia figlia), quando le fa comodo lo usa ma quando nn le serve anche lei è un pò stressata dal papà…..Ovviamente la mia idea, è molto in linea con quella di Paola ci vogliono entrambi i genitori, per la crescita, l’amore e l’educazione, anche se in casa mia su due punti abbiamo diviso un pò i ruoli.

  2. anche mio marito è un mammo, fa tutto e di più, mi aiuta moltissimo, ma i lati negativi sono che non ha assolutamente autorità! zero! anzi ,mio figlio appena gli dico un no,comincia a disperarsi “voglio papà, voglio paà!” mi fa una rabbia sta cosa…ormai sta diventando un vizio!!! anche le maestre a scuola lo prendono in giro per questo! pregi e difetti….

  3. rosa sicuramente più sopportabili della totale assenza e di NO gratuiti detti senza neanche sapere perchè!!…mio padre lo metterei nei “quasi mammo” e lo amo alla follia..

  4. Ciao a tutte. Come padre e marito, partecipo attivamente a tutte le operazioni di casa …. quando si lavora in due, è così, punto. Poi sono anch’io dell’opinione che il padre, soprattutto con i figli maschi, abbia il dovere di dare sicurezza e disciplina e soprattutto il buon esempio (fare, non predicare). Ma soprattutto, rispetto reciproco, perchè anche i figli hanno bisogno dei loro spazi, anche se ben recintati.

  5. Mi trovo d’accordo con Paola.
    I figli si crescono insieme! Ed è sempre insieme che si educano.. Anzi il più delle volte sono le mamme che sono severe e autoritarie con i figli mentre i papà sono quelli più permissivi perchè vedendoli meno tempo rispetto alla mamma, concedono quei piccoli vizietti in più..
    Ma ripeto, sono dell’idea che la crescita, in tutti gli aspetti, dei figli sia un compito di entrambi i genitori dove ognuno ha mansioni e ruoli paritari..

  6. Maria che argomento hai toccato!! Per quanto mi riguarda ci prende in pieno. Per ROBERTA, la categoria esiste, “purtroppo” mio marito è un MAMMO! Ovviamente di lati positivi c’è ne sono, ma ti assicuro che anche i lati negativi sono, a volte, insopportabili…..

  7. il mio compagno rientra perfettamente nella descrizione dell’ autoritario che praticamente lascia fare il resto a me….ma mi chiedo come fanno ad entrare nel rapporto madre figlio se non partecipano alla quotidianeità del piccolo? ad oggi anche se le cose stanno migliorando ancora il mio compagno non è riuscito ad instaurare un rapporto, per Pietro quello è il padre ok, ma per tutto c’è la sua mami anche con un pò di rigore e severità……..preferisco il quasi mammo esiste la categoria!!!

  8. Ma che cavolate sono queste? Quindi se ho ben capito la mamma è quella permissiva, che racconta le favole e concede tutto, invece il papà deve essere quello severo che riporta i figli verso la realtà e che gli aiuta a diventare adulti?Ma per piacere, secondo me i genitori devono essere allo stesso livello, nei limiti delle possibilità seguire i figli in tutto, dal cambio del pannolino alla passeggiata la domenica, ed entrambi devono essere severi e autoritari quando serve. I figli si crescono insieme ed insieme si cerca di “traghettarli” nel diventare grandi.

  9. beh, i padri offrono comunque il loro “appoggio” anche se non sono autorevoli … Il padre di mia figlia (mio marito) per esempio appena tornati dalla clinica si è tirato su le maniche ed ha cominciato fin da subito a cambiare pannolini, preparare biberon … ma la mamma è sempre la mamma, e certe cose le “posso” fare solo io, come il bagnetto, le coccole serali, la pappa … Ma basta uno sguardo del suo papà che Aurora abbassa la testa ed ascolta …Bellissimo il blog.. L’ho scoperto oggi ed è semplicemente fantastico!!! Valentina da PAdova

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