Bimbi timidi, un problema da risolvere?

Se i bimbi sono timidi i genitori devono intervenire? Devono spronarli? Devono spingerli verso il mondo esterno o lasciarli stare e dare loro il tempo di maturare da soli? Insomma, la timidezza è un problema da risolvere?

Me lo sono chiesta tante volte. Marco a volte mi sembra un timidone. A volte, invece un simpatico birbante estroverso.
Quando lo porto al parco ho notato che lui prova ad integrarsi con gli altri bambini, ma con prudenza e distacco. Rimane sempre un po’ appartato. A meno che non ci siano i suoi amichetti. In quel caso gli bastano pochi minuti per entrare in sintonia.

Prende coraggio e fa il brillante quando ci mettiamo in gioco io o il suo papà. Se iniziamo a giocare a palla coinvolgendo anche gli altri bimbi, allora lui si diverte tantissimo e fa la parte del leone. Si sente forte, ma soprattutto protetto.
Io e mio marito siamo abbastanza “pagliacci”, nel senso buono del termine, ovviamente. Quasi due bambinoni cresciuti poco. Ci piace da matti giocare con i piccolni, ci divertiamo tantissimo. E ci piace soprattutto vedere Marco felice. E allora, di tanto in tanto, ci mettiamo lì a scherzare con tutti.

Mi ha fatto tanta tenerezza due giorni fa, quando vestito in maschera da Ben 10, con tanto di cappuccio, salutava tutti i passanti e cercava di spaventarli facendo il verso del leone. Da schiattarsi dal ridere!
Mi veniva in mente la canzoncina della pubblicità: ” Ti piace vincere facile? Po, po-po, po-po-poro!”

Ma è corretto “intrometterci”? O sarebbe più giusto… “fargli fare le ossa da solo”?

Non lo so. Ovviamente, come tutti, faccio quello che credo sia il meglio per i miei figli e spero di non sbagliare, o almeno di non fare danni.
Sono perfettamente conscia del fatto che noi genitori spesso ci facciamo tante paturnie inutili. Ma non saprei come evitarlo.

Su “Figli Felici”, proprio sulla timidezza ho trovato un articolo interessante. Gli esperti di Riza dicono di “non forzare i bambini timidi a fare ciò che crea loro disagio e imbarazzo“. Con questo atteggiamento i bambini stanno tenendo una “distanza di sicurezza” dal problema e quando lo riterranno opportuno accorceranno queste distanze.
Bisogna rispettare il loro metro di misura, non il nostro. Perché a volte quello che a noi sembra una sciocchezza per loro è una montagna da scalare.

I timidi non sono bambini che si bloccano perché privi di iniziativa, ma bambini che riflettono prima di agire, che valutano i pro e i contro delle situazioni e scelgono il momento più giusto per loro per lanciarsi. I timidi sono bambini molto intelligenti. E in quanto tale sapranno trovare da soli la forza per superare questo loro stato d’animo.
E noi genitori che possiamo fare? Tendenzialmente nulla. Al massimo possiamo creare delle occasioni di incontro. Confrontarsi con i coetanei è la cura migliore per i più timorosi!

7 risposte a “Bimbi timidi, un problema da risolvere?

  1. Salve mio figli ha 13 anni , è molto timido ho ricevuto la chiamata della professoressa, che in classe quando deve essere interrogato si chiudo come un riccio ma con i suoi compagni no cosa siamo preoccupati grazie

  2. Sono mamma di una bimba di quattro anni, mia figlia a casa con il fratello è assolutamente tranquilla, estroversa, socievole; come varca la soglia dell’asilo invece diventa timida, silenziosa, con i bimb non vuol parlare.
    Ha stretto amicizia con un bimbo in particolare, con lui pronuncia parole a bassa voce, con le maestre silenzio assoluto.
    Questo a me fa soffrire perchè vorrei che si sentisse a suo agio, vivrebbe anche meglio tutto quello che fanno all’asilo, i giochi, i lavoretti invece di reprimersi così.
    Una mia amica mi ha consigliato i fiori di bach, però non so!?
    Spero che si sblocchi presto!!!
    Saluti

  3. Salve sono un papa di 48 anni mia moglie ne ha 47, nostra figlia Gloria la prima, l’abbiamo avuta con grande gioia e felicita sei anni fa, appunto nostra figlia ne ha 6 , purtroppo vediamo nostra figlia molto, forse troppo timida, sembrerebbe solamente quando ci siamo noi, cosi l’insegnante ci ha riferito.
    Pero sia io che mia moglie insistiamo nel parlargli dicendogli e a volte rimproverandola in maniera, quasi da poterla spronare di reagire. Ci sentiamo ovviamente in colpa subito dopo, sinceramente sembrerebbe piu nostro il problema che di Gloria.
    Cosa fare mi rendo conto che fare il genitore e difficile.
    Saluti

  4. qualcuna di voi ha voglia di raccontarmi come sono adesso le cose a distanza di un paio d’anni? sono mamma di una bimba di quasi 4 anni molto timida e sarei felice di leggere che col tempo la situazione migliora se non la si forza, grazie a tutte

  5. La mia bimba ha 4 anni ed è olto timida e introversa. Ma noto che è così solo quando ci siamo noi genitori. Infatti le maestre dell’asilo mi dicono che non è per niente timida ed è molto socievole. E’ si molto riflessiva ed i suoi giochi non sono mai irruenti, ma assolutamente è una bimba aperta. Ora infatti quando vedo che non vuole giocare in gruppo o non si “butta” non la forzo, perchè forse la danneggerei solamente.

  6. La mia bimba ha quasi 32 mesi e da quasi 10 mesi ha paura di tutto e di tutti. Con i bambini al parco non interascisce preferisce giocare da sola senza che nessuno la disturba, sta appartata osserva la situazione e poi prudentemente si diverte maq da sola. Quando vede le zie o zii comincia a piangere disperata con singhiozzo o conati di vomito annessi, stessa cosa quando vede persone sconosciute, ora sta attuando un nuovo metodo, chiude gli occhi e fa finta di non vedere nessuno. Io purtroppo me ne sto facendo un problema, ovunque vado non posso entrare neanche in un negozio perchè lei inizia a fare queste scenate. Mi ritrovo molto però sul finale dell’articolo è molto intelligente si ricorda una strada anche se la percorsa una sola volta, disegna già un bimbo in maniera stilizzata ma con tutto, capelli occhi orecchie bocca mani e piedi. Come faccio ad aiutarla a far passare la paura ormai è da così tantoi tempo che ce l’ha….

  7. Sembra di leggere il ritratto della mia bimba + grande. E’ talmente timida che quando incontra i suoi amici del’asilo per strada, mentre loro sbraitano per salutare, lei sembra quasi non vederli.
    Io non lo vedo come un difetto da farle superare a tutti i costi, ma come una protezione. Preferisco che non si lanci senza pensare, in qualsiasi cosa.

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