Tata Lucia: “La notte è notte, bimbi nel lettino a luci spente”

Tata Lucia nel salotto di Federica Panicucci, a Mattino 5, ha risposto alle domande delle mamme. A Laura che ha un bimbo di sette mesi e mezzo che si sveglia costantemente di notte, anche ogni due ore, la tata ha consigliato di lasciare il piccolo nel lettino e di non prenderlo in braccio per nessun motivo. E questo anche se piange e si dispera. Lo si può coccolare con qualche carezza, questo sì, ma al buio. Mai accendere la luce. Il bambino deve rendersi conto che la notte è notte e che la vita è quella nel suo lettino. Non altro. Non bisogna dargli gli stessi stimoli che si danno di giorno, altrimenti lo si manda in confusione.
La tata poi, per consolare la mamma, le ha detto: “Vedrà basteranno pochi giorni. I bambini si abituano in fretta”.  GUARDA IL VIDEO

Sarà vero, chissà, non lo saprò mai perchè io, lo ammetto, questo consiglio non riesco proprio a seguirlo.
Sentire il bambino piangere… mi mette addosso uno stress infinito.
Non riesco a rimanere tranquilla nel lettone sapendo che lui è nel lettino e si dispera. Mi dispiace, ma proprio no. 
Mi sta chiamando, mi sta cercando. Capricci? Forse, ma chiede di me, vuole un po’ di consolazione e magari una dose piccola di coccole o semplicemente il seno per tranquillizzarsi e riaddormentarsi. E’ l’ora sbagliata? Sicuramente.
Ma come faccio a negarmi? A far finta che non ci sono?
E infatti alla fine cedo. Loro sono felici e tranquilli, io in carenza di sonno, stanca morta e cado a pezzi…

Ma di una cosa sono certa: passerà. Cresceranno e troveranno da soli i loro ritmi della nanna.
Con Marco è andata così.
Tutti mi dicevano: “Non andrà mai più via dal lettone”. E invece da tempo dorme felice nella sua camera, nel suo lettino, a luci spente e non ha paura del buio.

Spero che anche Luca faccia lo stesso percorso. Io tengo duro.
E… seppure apprezzi tanto i consigli di Tata Lucia, sul metodo per fare la nanna… mi spiace, ma non riesco a seguirlo!

Una cosa però la devo dire: le mie amiche che lo hanno adottato… dormono allegramente tutta la notte… da sempre!

231 risposte a “Tata Lucia: “La notte è notte, bimbi nel lettino a luci spente”

  1. ma allora non ci capiamo…non li facciamo piangere allo sfinimento!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    non li lasciamo soli in una stanza buia finche’ non smettono di piangere!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    piangoni si’, ma andiamo da loro ogni tot min. (almeno per chi applica estvill, se avete letto il libro capite a cosa mi riferisco)
    sono due cose ben diverse!!!!!!!!!! il bambino vedendo la mamma e il papa’ ogni tot minuti non si sente abbandonato.questo e’ il concetto fondamentale…non sentirsi abbandonato.
    quindi non accetto che mi venga detto che questa cosa mi fa comodo…
    fa sicuramente piu’ comodo a mia figlia ora dormire tutta la notte piuttosto che dormire a rate, lo sappiamo anche noi che dormire a rate non e’ come dormire tutta la notte di fila!!!
    e come gli insegniamo a mangiare da soli, vestirsi da soli ecc…gli insegniamo anche a dormire da soli.
    ognuno fa come vuole, lo ripeto, ma non dite che lo facciamo per il ns. comodo, se devo proprio essere sincera trovo molto piu’ comodo metterseli i mezzo pur di dormire, piuttosto che sentirli piangere e comunque per i primi giorni perdere il sonno, finche’ non si saranno abituati. ma questo e’ un mio pensiero, ognuno coi propri figli si comporta come vuole e come meglio crede sia giusto per loro e per la famiglia, ma dire a me che lo faccio per comodo, eh no, questo non lo accetto.
    sempre la stessa storia, chi non vuole sentire piangere i figli , o perche’ non se la sente, o perche’ non ne ha voglia, o perche’ lo trova crudele, accusa le altre di essere crudeli…eh no…troppo facile.
    ma ognuno potra’ fare come vuole senza sentirsi dire di essere crudele!!!

  2. ho un bimbo di 16 mesi che ancora adesso si sveglia almeno una se non due volte per notte… e spesso quando siamo vicini alle 5 del mattino resta sveglio anche per una o due ore prima di riaddormentarsi. Premetto, non accendo luci, non lo prendo in braccio, non canto o racconto storie, niente camomille o cose di questo genere. Stò lì sdraiata con lui nel letto ad una piazza che ho (per fortuna) accanto al suo lettino nella sua cameretta. Di farlo piangere non ne voglio nemmeno sentir parlare… ma come ragazze?! Gli insegnamo a mangiare… biberon, pappe molli e poi pezzetti, gli insegnamo a camminare, prima a gattoni, certo…ma poi tenendoli per le due mani, poi lasciandone una e poi facendogli “cerchio” intorno per evitare che cadano. Abbiamo la pazienza di passare da BABABABA a MAMAMAMA e finalmente alle paroline. E poi per la notte invece tiè! Piangi, non rompermi le scatole che è buio e ora di dormire…. mah!! A me sembra piuttosto che sta storia delle regole faccia comodo a tante.

  3. ho un bimbo di 7 mesi e ho fatto come avevo sentito dalla tata, ha funzionato perfettamente e dorme dalle 20.30 alle 7.00 di mattina. all’inizio si svegliava alle 3 per la poppata ma si riaddormentava subito. non ho MAI acceso la luce, ha una lucina azzurra che mi permette in penombra di vederlo mentre dorme e basta.
    si assopisce in braccio ma si addormenta a letto, lo “abbraccio” tenendogli le mani e stando viso a viso mentre gli parlo sottovoce. dopo un pò vado via (mi tolgo dalla sua vista) per vedere se piange, e nel caso vedo se smette da solo altrimenti lo coccolo senza parlare e senza prenderlo in braccio. fino ad ora ha funzionato. se il pianto è disperato gli soffio in faccia, a lui piace e mi fa i sorrisini.

  4. @Rossi condivido pienamente. L’importante è stare bene e vivere sereni.
    C’è chi sta bene con il bimbo nel lettone e chi no.

  5. Sono sinceramente convinta che ognuno debba fare quello che vuole. Conosco perettamente le teorie di Estevil e anche quelle di Gonzales. diametralmente opposte. Quello che non capisco è come mai non c’è mai il giusto compromesso. O assolutamente no, o assolutamente si. Gli imperativi categorici non mi piacciono in entrambi i casi. Ogni mamma seguendo il suo istinto farà quello che ritiene più opportuno per i suoi figli. Io ho messo il mio bimbo in camera sua dal primo giorno in cui è arrivato a casa, e così per un anno esatto. Lo mettevo a nanna, due coccole e mi allontanavo che era ancora sveglio. Tutto filava liscio. Poi, come spesso succede ci sono dei cambiamenti, delle eccezioni. Iniziato il nido sono iniziati i problemi. Il distacco, le malattie… il bisogno di stare vicino a me. A quel punto istintivamente l’ho accolto nel lettone. Oggi che ha 3 anni e mezzo ritengo sia giusto che impari a tornare a dormire nel suo lettino e stiamo lavorando per questo. Senza regole, anche qui solo cuore. Pazienza e sicuramente determinazione. Io non lascio mio figlio piangere e disperarsi. Semplicemente perchè credo che chiunque cerchi di comunicare qualcosa e non riceva risposta, non impari nulla di buono.

  6. io non faccio piangere i figli degli altri… io il metodo, come gia’ scritto in un altro commento, l’ho applicato con mia figlia. e cio’ non vuol dire farla piangere fino allo sfinimento, cio’ vuol dire andare da lei ogni tot min (chi ha letto il libro puo’ capire il significato della frase). LE DUE COSE SONO MOLTO DIVERSE. cio’ non vuol dire non amarla, mia figlia e’ letteralmente, come per tutte voi, il centro del mio mondo. semplicemente l’ho educata (in questa cosa) in un modo diverso da molte di voi, e visto che io non reputo delle cattive madri chi no lo applica, vorrei anche che io non fossi considerata crudele sono perche’ ho alpplicato un metodo che ha migliorato nettamente la qualita’ della ns. vita, soprattuto quella di mia figlia.
    lo consiglio, ma non critico certo chi non lo applica. vorrei fosse cosi’ anche al contrario.

  7. eh si’, i bambini per il loro bene occorre ascoltarli, parole sacrosante, ma altrettanto per il loro bene occorre anche educarli ed evitare il iu’ possibile di viziarli…
    ASCOLTALI NON VUOL DIRE FARGLI FARE QUEL CHE VOGLIONO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  8. E’ orribile il metodo della tata e il fate la nanna di Estivil! Leggetevi anche Gonzales e poi ne riparliamo! Sos tata non lo guardo più. I bambini bisogna ascoltarli NON TAPPARGLI LA BOCCA! VERGOGNA!

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