I dubbi sul sostegno alle neomamme lavoratrici

Ok, ancora non è definitivo. Ok, ancora ci sono tanti punti da chiarire. Ma voi avete capito qual è il vantaggio, o meglio, in cosa consiste concretamente il sostegno per le neomamme contenuto nel Decreto Ministeriale annunciato dal Ministro del Lavoro?

Io sinceramente no. O comunque nutro molti dubbi e perplessità! Continua a leggere

La manovra finanziaria salva le mamme lavoratrici

Come sicuramente saprete, un emendamento alla manovra approvato dalla Commissione Bilancio del Senato prevede che i contratti di lavoro a livello aziendale o territoriale possano valere anche in deroga alle disposizioni di legge e ai regolamenti dei contratti collettivi nazionali. E tra le materie c’è anche il licenziamento (fermo il consenso dei sindacati e il rispetto della Costituzione).

Quando ho letto questa notizia per un attimo ho temuto per la categoria di cui faccio parte: le donne-mamme.
E invece la Finanziaria “salva” le madri lavoratrici.

Gli accordi aziendali e territoriali infatti non potranno riguardare i licenziamenti discriminatori delle lavoratrici che si sposano e in gravidanza.

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Bambini confusi, la mamma fa i turni a lavoro

Come ogni lunedì eccoci arrivati all’appuntamento con la Tata Simona, ospite di Silvia Toffanin nel salotto di Verissimo.

Il primo argomento affrontato dalla tata è di quelli caldi, anzi caldissimi per noi lavoratrici. Una mamma di due bimbi, uno di sei mesi e uno di cinque anni, è tornata da poco a lavoro e ha ricominciato a fare i turni alternando mattina, pomeriggio e sera. Il risultato? A volte al mattino i bambini non li vede neppure, a volte riesce a portarli a scuola e anche a metterli a letto, e a volte li trova già a nanna quando torna la sera. Questa cosa sta creando un po’ di confusione nei piccoli, soprattutto al figlio più grande che non riesce a capire perchè a volte la mamma c’è e a volte no. Come spiegare loro questo cambiamento? Continua a leggere

S.O.S. mamma: a casa una su due!

Ci siamo, domani è l’8 marzo e come tutti sanno è la “festa mondiale della donna”. Come ogni anno, alla vigilia le coscienze femminili si svegliano. Tutto è pronto: manifestazioni, slogan, proteste e … serate in pizzeria con annessi spogliarelli. Io, sinceramente, non ho mai creduto di dover festeggiare il mio essere donna, non mi sento appartenente ad una “razza diversa” da proteggere, pur apprezzando e stimando la dura la lotta che le nostre ave hanno fatto per farci giungere fin qua.

Detto questo, e scusate l’inciso decisamente lungo, su tutti i giornali e quotidiani oggi si sprecano le numerate sul mondo rosa. Un dato mi è balzato all’occhio: Malta e Italia sono i due Paesi in Europa in cui le donne fra i 24 e 54 anni con figli hanno più difficoltà a lavorare. Numeri alla mano, il tasso di occupazione delle mamme con un figlio in Italia è il 59%, a Malta il 54,7%. Nell’Ue il 71,3%, in Francia il 78%, in Gran Bretagna il 75%, in Grecia il 61%.  Insomma siamo come al solito fanalino di coda: da noi una donna su due, se decide di diventare mamma, lascia il lavoro. Continua a leggere