Siamo tutte Wonder Woman

Alla migliore amica della mia collega è nato un bimbo: Pietro.
La sua mamma andava in classe con lei, erano amiche di banco. E non l’ho mai vista agitata e in pensiero per una panza come in questo periodo. Neanche fosse la sua!
Ieri finalmente è arrivato: un fagottino di quasi tre chili e duecento grammi.
La sua mamma, almeno dalla foto che ho visto, sta bene ed ha uno sguardo radioso, felice e sereno.

La mia collega? Spaventata!

Spaventata dal racconto del parto, dall’idea del dolore e dai doveri e dalle responsabilità di mamma.

“Io no, non sarei in grado!”, mi ha detto.

“Io no cosa? A fare cosa non saresti in grado?”

“A fare un figlio”, mi ha risposto.

“Che cavolata!!” Continua a leggere

Voci di donne, variazioni di toni… e concepimento!

Stamattina comincio con una domanda: care donne vi siete mai accorte che la vostra voce nel corso del mese cambia?
Io sinceramente no. Eppure uno studio ha dimostrato che le voci femminili risultano più ‘dure’ e irregolari durante le mestruazioni.

A questo punto qualcuna di voi potrebbe chiedermi: ma qual è l’attinenza di una notizia del genere con un blog che parla di bimbi?

Semplice. Questo studio ha smentito gli esiti di alcune ricerche precedenti che sostenevano invece che la variazione della voce fosse un richiamo per il sesso forte.
In pratica il cambiamento del tono, secondo i vecchi studi, consentiva agli uomini di individuare facilmente la fase dell’ovulazione e quindi decidere se procedere… e come dire… procreare oppure praticare l’astinenza preventiva!
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Neo-mamma di due gemelline a 57 anni: “Ho coronato il sogno di una vita”

Oramai non si parla d’altro. Gira che ti rigira, il tema del momento sembra essere quello delle mamme-nonne. E mentre le Regioni stanno definendo il limite d’età per le donne che intendono sottoporsi a trattamenti di procreazione medicalmente assistita rimborsati dal Servizio sanitario nazionale (pare vogliano portarlo a 42anni, 11mesi e 29 giorni), dall’altro si assistono ai miracoli della vita come quella di una donna di 57 anni che ha partorito due gemelline nell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Continua a leggere

La manovra finanziaria salva le mamme lavoratrici

Come sicuramente saprete, un emendamento alla manovra approvato dalla Commissione Bilancio del Senato prevede che i contratti di lavoro a livello aziendale o territoriale possano valere anche in deroga alle disposizioni di legge e ai regolamenti dei contratti collettivi nazionali. E tra le materie c’è anche il licenziamento (fermo il consenso dei sindacati e il rispetto della Costituzione).

Quando ho letto questa notizia per un attimo ho temuto per la categoria di cui faccio parte: le donne-mamme.
E invece la Finanziaria “salva” le madri lavoratrici.

Gli accordi aziendali e territoriali infatti non potranno riguardare i licenziamenti discriminatori delle lavoratrici che si sposano e in gravidanza.

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“Mamme fanno impresa”, il progetto per le mamme aspiranti imprenditrici

Mamme tagliate fuori dal mondo del lavoro, mamme demansionate al ritorno dalla maternità, mamme obbligate ad una posizione di ripiego o addirittura aspiranti-mamme “costrette” a rinunciare al grande sogno per non abbandonare la carriera. Su questi temi, che toccano da vicino tutte noi, ho scritto già tanti post. Questo però, pur affrontando lo stesso argomento, è molto diverso perché rema contro corrente e dà una speranza a tutte le donne che vogliono realizzare entrambi i sogni: diventare mamma e lavorare. Con un tocco in più perché questa volta sono le “mamme che fanno impresa“.
Così si chiama l’iniziativa di Preca Brummel che ha deciso di puntare proprio sulle donne che decidono di reinventarsi imprenditrici pur avendo dei figli da accudire.
Mamme fanno impresa è uno dei progetti principali dell’azienda per il 2011 volto ad aumentare i punti vendita in franchising dei marchi Brums (220 negozi monobrand e 600 multimarca ad oggi su tutto il territorio nazionale) e Bimbus (100 negozi monobrand e 400 multimarca) sul territorio nazionale. Continua a leggere

S.O.S. mamma: a casa una su due!

Ci siamo, domani è l’8 marzo e come tutti sanno è la “festa mondiale della donna”. Come ogni anno, alla vigilia le coscienze femminili si svegliano. Tutto è pronto: manifestazioni, slogan, proteste e … serate in pizzeria con annessi spogliarelli. Io, sinceramente, non ho mai creduto di dover festeggiare il mio essere donna, non mi sento appartenente ad una “razza diversa” da proteggere, pur apprezzando e stimando la dura la lotta che le nostre ave hanno fatto per farci giungere fin qua.

Detto questo, e scusate l’inciso decisamente lungo, su tutti i giornali e quotidiani oggi si sprecano le numerate sul mondo rosa. Un dato mi è balzato all’occhio: Malta e Italia sono i due Paesi in Europa in cui le donne fra i 24 e 54 anni con figli hanno più difficoltà a lavorare. Numeri alla mano, il tasso di occupazione delle mamme con un figlio in Italia è il 59%, a Malta il 54,7%. Nell’Ue il 71,3%, in Francia il 78%, in Gran Bretagna il 75%, in Grecia il 61%.  Insomma siamo come al solito fanalino di coda: da noi una donna su due, se decide di diventare mamma, lascia il lavoro. Continua a leggere

La mamma lavora? Il bambino ingrassa

Iniziare la settimana con una buona notizia mette sempre di buon umore.
Bene, non è questo il caso! Gira che ti rigira ho trovato un altro studio che non fa altro che accrescere i già abbondanti sensi di colpa che abbiamo di default noi mamme.
Lo so, non depone a mio favore, e la metà di voi saranno già pronte con il mouse a cliccare su qualcos’altro. Aspettate!
Se avete un minutino da dedicarmi… ditemi che ne pensate di questa: “Se la mamma lavora i bimbi sono sei volte più a rischio chili di troppo“. Continua a leggere