“La salute è dei bambini, non laviamocene le mani”

Non è una notizia bella, né allegra, ma credo che meriti comunque la nostra attenzione: ogni anno muoiono 9milioni di bambini per fame e povertà.

In genere siamo così presi dai nostri problemi quotidiani, che sono già tanti, che spesso ignoriamo ciò che è lontano da noi, o comunque ci sembra distante. Eppure basterebbe veramente poco per salvare questi piccoli innocenti dalle malattie legate alla povertà, alla malnutrizione e alla mancanza d’acqua pulita.

World Vision Italia, l’onlus impegnata nel sostegno a distanza dei bambini, nel primo rapporto mondiale sulla salute materno infantile ha fotografato questa ‘tragedia silenziosa’ e presenterà i risultati in occasione del lancio della campagna “Child Health Now: la salute è dei bambini. Non lavartene le mani“, al via da lunedì.

I dati diffusi da Word Vision parlano chiaro. Il 45% dei bambini nei Paesi in via di sviluppo muore per complicazioni e infezioni neonatali, polmonite, disidratazione e malaria; circa due terzi di questi bambini si potrebbero salvare con semplici interventi, come una migliore nutrizione o la presenza di operatori sanitari qualificati al momento della nascita.

L’impegno della campagna è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e i capi di Stato e di governo affinché mantengano fede agli impegni presi nel 2000 per ridurre, entro il 2015, la mortalità materno infantile nei Paesi in via di sviluppo. Per World Vision “la condizione imprescindibile per fornire una reale assistenza medica ai bambini e alle loro famiglie resta l’erogazione di risorse finanziarie adeguate”.
Questo vale sia per 18 dei 30 Paesi ad alta mortalità infantile che spendono meno del 10% del proprio bilancio pubblico per la salute, sia per i Paesi più ricchi, chiamati ad aumentare i fondi per la sanità da 16 a 42,5 miliardi annui.

Acqua potabile, zanzariere, alimentazione adeguata, medici qualificati e vaccini sono i campi in cui è necessario
investire per salvare la vita di milioni di bambini. Ma non basta incrementare la spesa sanitaria: per le nazioni povere è fondamentale anche sensibilizzare e informare i cittadini sulle norme igieniche basilari e promuovere l’informazione medica di base.
In questo modo, si legge nel rapporto, si può prevenire la morte di 2 milioni e mezzo di bambini ogni anno.

14 risposte a ““La salute è dei bambini, non laviamocene le mani”

  1. invece io a differenza di emanuela credo non avrei difficolta’ ad amare un bambino non mio come uno mio…forse parlo perche’non ci sono in mezzo, poi chissa’.pero’ credo riuscirei davvero ad amarlo e crescerlo come mio.dopotutto, quando un bambino lo si accudisce ogni giorno come se fossimo la sua mamma, e se lui mi chiamasse mami con lo stesso faccino che ha la mia bimba quando mi chiama, come farei a non amarlo incondizionatamente. sara’ che mi sono sempre piaciuti i bambini…
    se avessi le disponibilita’ economiche mi piacerebbe avere due figli miei e due adottati, ma purtroppo mi fermero’ ai due miei…pero ‘sarebbe bello, insegnare ai miei figli l’amore tra fratelli anche se i bimbi magari hanno la pelle di colore diverso…vebbe’, rimane un sogno…

  2. …e vi dirò di più, l’amore, l’attenzione e la cura che ho per i MIEI bambini non potrei averla per altri bambini. Non che non li amerei o rispetterei, ci mancherebbe, ma per i MIEI ho un attaccamento non solo mentale e affettivo, ma proprio fisico. Il loro odore mi fa impazzire e anche gli odori peggiori, come quelli di quando si cambia un pannolino, non mi danno alcun fastidio, cosa che invece non sarebbe uguale con un bambino non mio. E’ forse una versione ‘animalesca’ dell’essere mamma ma sono molto istintiva per natura, e lascio, soprattutto, fare il suo mestiere a MADRE NATURA che credo ne sappia molto più di chiunque altro. Anche per questo ho allattato il mio primo figlio per 2 anni, finchè non ha smesso lui e la seconda di 1 anno e 4 mesi la sto ancora allattando. Soprattutto alla faccia di chi mi guarda stupito dicendo……..”Ancoraaaaaa”.

  3. avete proprio regione, a parte la ovvia paura che abbiamo tutti verso i ns. figli, che e’ davvero tanta, anch’io ho paura che capiti qualcosa a me, chi si curera’ di lei dopo? si’ ok, il padre, le nonne, ma vogliamo mettere l’amore incondizionato, come dice Emanuela?nessuno potrebbe averlo cosi’, nessuno, e’ la natura.mio marito stravede per sua figlia, ne e’ innamorato pazzo, ma non e’ la stessa cosa…l’unica forse che potrebbe curarla esattemente come se facessi io e’ mia madre…ma cmq non sono io…
    conosciamo una bimba che non ha piu’ la mamma, e’ morta che aveva meno di 1 anno…non vi dico lo strazio e lo squarcio che mi si apre nel cuore ogni volta che la vedo…e’ indescrivibile,. suo padre e’ eccezionale, e’ sempre con lei, non la molla mai un minuto, e’ presente in tutto e per tutto, ma non e’ la mamma. nei loro occhi si legge una tristezza che non so spiegare, che c’e’ latente sempre…mi spiace cosi’ tanto anche per lui, rimasto solo a crescere una figlia.
    mi trovo spesso a pensare a loro e a sperare che trovino una persona che possa in parte alleviare il loro dolore (e forse l’hanno trovata). mi auguro sia cosi’, lo squarcio che mi si apre nel cuore e’ piu’ piccolo ora che li vedo…

  4. Anche io, se prima avevo paura di stare male solo ed unicamente per me stessa, adesso il primo pensiero è il terrore di non esserci per i miei figli. La loro fragilità mi porta a pensare che senza la mamma sarebbero perduti o quantomeno credo che nessuno al mondo potrebbe avere per loro la stessa cura, lo stesso amore incondizionato, la stessa attenzione ogni minuto, ogni secondo della loro esistenza….cerco di eliminare questo pensiero, ma credo sia natura e torna sempre….
    Anche nel mio caso la sensibilità verso i bambini è nettamente cambiata da quando ci sono i miei cuccioli….

  5. Hai ragione rosa77, vivo con l’ansia costante che possa succedere qualcosa al mio bambino o anche a noi stessi genitori. Perchè se succede qualcosa a noi lui rimane solo… non so ho un pò di fissazioni ultimamente, se ho un mal di testa, mi convinco di essere malata e subito il mio pensiero va a mattia. Se poi pensi a quei bimbi abbandonati a loro stessi, senza nessuno… mi sento morire.

  6. per Ale10: anche per me è la stessa cosa. Da quando sono diventata mamma sono più sensibile su quello che riguarda i bambini ma anche su scene commoventi di un film e via dicendo….mi basta solo vedere un bambino che piange per strada, magari solo per un capriccio, che mi si stringe il cuore e con tutta sincerità accelero il passo perchè il pianto mi entra oltre che nel cuore anche nel cervello…..
    Mi dispiace per tutti quei poveri piccoli che purtroppo soffrono ma la penso come Emanuela.
    Noi abbiamo adottato un bambino haitiano a distanza ma tante volte mi domando se veramente i soldi sia destinati a questo bimbo o invece vengono intascati da qualcun’altro.

  7. Per Ale10: si anke x me è cosi, gia prima ero sensibile ora quando leggo cose che riguardano i bambini mi si stringe il cuore, e non ti dico le notizie degli ultimi mesi al telegiornale su quelli uccisi, mamma mia essere mamma è bellissimo ma devastante nel cuore! perchè ti metti (almeno io) sempre nei panni delle altre mamme.m 🙁

  8. E’ così triste sapere che ci sono delle realtà nel mondo così lontane da noi, noi che abbiamo la fortuna di poter curare, sfamare, vestire, ecc i nostri bimbi..
    Non riesco a non piangere ogni volta che vedo o leggo queste cose, la maternità ha fatto anche questo, rendermi molto ma molto più sensibile fino a piangere anche leggendo un libro con storie di maltrattamenti o altro su bambini inventate. E’ così anche per voi?

  9. Maria a leggere questo post, sopratutto, la salute è dei bambini. Non lavartene le mani! Mi sento male, però ti voglio dire che secondo me i grandi del mondo potrebbero fare tanto, ma non lo fanno, perchè non so a chi, ma fa comodo che ci siano ancora paesi dove si muore x un raffreddore.
    Qui siamo tutte mamme e/o genitori, che parliamo e ci confrontiamo su problemi che forse messi a confronto con quelli sembrano sciocchezze, però ti dico ogni sms, ogni piccola offerta fatta da “noi” secondo me nn serve a nulla. So che forse molti nn la penseranno così.

  10. Secondo me i problemi sono diversi:
    1) ci si fida poco delle associazioni a cui dare in gestione dei soldi per l’adozione a distanza di bambini bisognosi. Purtroppo non si ha nessuna certezza o se ne hanno poche, che i fondi erogati finiscano effettivamente nelle tasche di chi ne ha bisogno e non dispersi quà e là
    2) Nei Paesi più “benestanti” c’è un dilagare di superficialità impressionante, per cui un problema non esiste finchè non tocca da vicino le persone. E questo succede anche tra vicini di casa, figuriamoci con esseri viventi presenti a chilometri e chilometri di distanza!
    3) La nostra vita è così frenetica e senza sosta che anche solo trovare il tempo per pensare diventa problematico.

    Queste ovviamente non sono scuse. Bisognerebbe rieducare le persone all’umanità, all’empatia, alla solidarietà e al buon senso, prima ancora di chiedere fondi. Se non c’è la sensibilità di pensare che, anche se lontani, esistono bambini piccoli e innocenti da curare e difendere, che non si rendono conto del perchè non possono mangiare, del perchè soffrono e non possono essere curati, non c’è nessuna speranza di cambiare le cose.

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