Oggi, tanto per cominciare bene la giornata, vi propongo un pezzo auto-celebrativo. Ci sta, vero? Nel giorno della festa delle donne non potevo non scrivere un pezzo su “quanto siamo brave e quanto siamo in gamba!”.
Ieri vi ho parlato di quanto sia difficile nel nostro Paese per una donna continuare a lavorare anche dopo la maternità. Oggi, invece, di quanto siano orbe le aziende a lasciarsi scappare un capitale umano come quello “in rosa” ad alto, anzi, altissimo potenziale.
Una perdita di inestimabile valore!
Numeri alla mano, in Italia le imprese che hanno il 30% di donne nei Consigli di amministrazione sono meno del 12%. Un numero irrisorio, altro che quote rosa.
Eppure i dati dimostrano che le società con il Cda al femminile sono quelle che vanno meglio, decisamente meglio delle altre e che falliscono meno. Continua a leggere
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La nonna-mamma: partorisce il proprio nipote
Arrivo con un filo di ritardo, lo so, e torno su un tema abbastanza delicato e dibattuto: la madre surrogata. Però questa volta non chiamo in causa nessun vip. Ma vi sottopongo una notizia che mi ha colpito parecchio e che volevo condividere con voi: in America una nonna ha partorito suo nipote, ossia ha dato alla luce il figlio di sua figlia.
Sembra incredibile vero? Continua a leggere
Anche le Vip in bilico tra lavoro e carriera
Tante Vip per amore della carriera hanno rinunciato a diventare madri. Poi si sono svegliate quando ormai era troppo tardi, ossia quando l’orologio biologico aveva già detto “stop” e hanno dovuto rinunciare per sempre al sogno di essere chiamate “mamma”.
Un esempio per tutti: Raffaella Carrà che ora ammette e rimpiange di non aver avuto un figlio.
Ma nel fantastico mondo delle celebrità si possono annoverare tanti altri casi: Valeria Golino, Antonella Elia, Cameron Diaz, eccetera, eccetera.
Ma è così difficile conciliare carriera e lavoro per le star? Continua a leggere
Adozioni anche per i single, è giusto?
E’ il tema del giorno. E’ l’apertura di tutti i giornali e di quasi tutti i siti e riguarda un tema piuttosto scottante che è ormai sul banco da diversi anni e che da sempre divide l’Italia: “Adozioni anche per i single”, sia pur con limitazioni, di bimbi soli o abbandonati. E’ giusto?
Per la Cassazione i tempi sono maturi. Sia pur con tanti paletti si potrebbe aprire la strada delle adozioni anche ai tanti aspiranti papà e mamme. Continua a leggere
La mia serata quasi free e quasi “Sex and the City”
Ieri sera un miracolo: alle nove e mezza dormivano tutti e due i nani! Nonostante fossi febbricitante e piuttosto malconcia non ho saputo resistere al richiamo della “serata libera” e così mi sono alzata dal letto e mi sono piazzata con il mio bellissimo e pesantissimo plaid sul divano. Telecomando in mano e via a strapazzarmi di tv.
Ero quasi inebriata. Quanto mi mancano le serate free! E non l’avrei mai detto, ma a volte mi mancano anche quelle noiosissime giornate trascorse a fare zapping da un canale all’altro! Continua a leggere
Via libera al sesso in gravidanza!
“Si può fare sesso in gravidanza? E’ sicuro? Può far male al bambino?”. Ho fatto queste domande a tante mie amiche, anche con figli. E ho ricevuto le risposte più disparate. In parte giuste, in parte no, in parte bufale clamorose. Tipo: “Sì, ma solo in alcune posizioni”, “Assolutamente no, può causare aborti”, “Fa venire mal di testa al bambino”, “Sì, e al nono mese è addirittura consigliato”.
E allora affrontiamo questo “godurioso” tema!
Cominciamo col dire che fare sesso in gravidanza è “generalmente sicuro” e presenta “poche complicanze”. Quindi via libera alla sessualità anche per le mamme in attesa. C’è comunque da segnalare che, benché siano davvero rari, fra i possibili rischi legati ai rapporti sessuali col pancione ci sono: parto prematuro, infiammazione pelvica, emorragia (nel caso di placenta previa) e trombi. Continua a leggere
Una vacanza… che sogno!
“Vorrei una vacanza” mi ha detto mio marito stamattina, mentre facevamo colazione.
E io: “Una vacanza? Dal lavoro o dalla famiglia?”
“Dal lavoro”, mi ha risposto sicuro.
“Beh, menomale, pensavo volessi un break dall’intera famiglia!”.
Una vacanza… che sogno! Anche solo a pensarci, accarezzare l’idea.
Non ricordo nemmeno l’ultima volta che sono andata in vacanza.
Anzi sì, 18 mesi fa esatti esatti!
Perché ne sono certa? Non ho il calendario a portata di mano, ma il calcolo è facile facile: 18 mesi fa lasciai Marco a mia mamma per tre giorni, nove mesi dopo è arrivato Luca… che oggi ha compiuto nove mesi!
Matematico no? Continua a leggere
La filosofia del riuso, una manna per il portafoglio!
Lettini, culle, seggiolini auto, ma anche, girelli, fasciatoi, sdraiette e box, per non parlare dei piumini e paracolpi. Sono tutti oggetti che quando aspettiamo il primo bambino non vediamo l’ora di comprare e portare a casa. Tutto deve essere pronto, perfetto e coordinato.
Per lo shopping del bebè visitiamo i migliori negozi, selezioniamo le migliori marche.
Ebbene sì, per il futuro erede tutto deve essere al top e così spendiamo anche i “migliori euro”. Ma per lui…, si sa, non si bada a spese!
Ovviamente da belle inesperte ci facciamo consigliare dalle sapienti negozianti, che ci rifilano un sacco di cose non dico inutili, ma quantomeno “evitabili”. Continua a leggere
Fashion victim, l’innocenza dei sette anni dov’è?
Non ho avuto il coraggio di commentarle subito, sono troppo impulsiva e avrei rischiato di andare giù in maniera molto dura. Allora ho aspettato tempi migliori.
Ma oggi prendo spunto da un bellissimo articolo scritto da “Mamme a Milano” dal titolo Fashion Victims per riprendere il tema delle baby-modelle fotografate in pose sensuali e provocanti pubblicate su una rivista di moda lo scorso mese.
L’oggetto di questo servizio (perché si tratta di oggetti e non di soggetti!) sono bambine di circa sette anni truccate di tutto punto, acconciate e agghindate come delle adulte e riprese con il faccino imbronciato e pieno di torbide promesse. Vestite in oro e sdraiate, con fare ammiccante, su un letto adornato di cuscini leopardati. Ci mancava solo la sigaretta in mano…
E quale sarebbe il messaggio di questa pubblicità? E rivolto a chi? Ai genitori? Ai figli? Continua a leggere
Mamme e lavoro: i figli fanno da ostacolo …
ma solo nei primi due anni di vita
In Italia meno di una donna su due ha un posto lavoro, ma secondo Bankitalia questo dato non dipende dall’essere madri. Al contrario, secondo Palazzo Koch, e questa è una grande novità, anche in Italia si possono fare bambini senza problemi e senza rischiare di abbandonare l’ufficio. Ma c’è una prova del fuoco da superare: i primi due anni del piccolo. In questo frangente infatti si riducono le possibilità di avere un impiego. Dopo i 24 mesi, invece, avere un figlio può fare addirittura da sprone.
Sempre dalle analisi di Via Nazionale, c’è un altro dato importante, anzi importantissimo, che emerge: le mamme, per essere tali, spesso pagano un prezzo carissimo che è la carriera. Continua a leggere