I gemelli si cercano già nella pancia della mamma

Quello dei gemelli, si sa, è un mondo a parte. Uniti da un legame strettissimo sin dai primi gemiti, sono inseparabili compagni di giochi, amici e confidenti. Tutto rose e fiori? Per niente.
In realtà, in tante circostanze, sono anche grandi rivali. Si contendono l’affetto dei genitori, le attenzioni dei parenti. Per non parlare poi delle cose materiali: il gioco dell’altro è sempre il più bello e interessante. Proprio per questo motivo, per evitare baruffe e capricci, i genitori tendono a comperare tutto doppio (o triplo…): dal vestitino, al cavalluccio, al trenino.

Ma il loro legame in realtà non inizia il giorno della nascita, ma ben prima. I primi contatti sociali hanno luogo già nell’utero materno. A 14 settimane di gestazione si possono osservare i movimenti specificamente diretti verso il gemello. Continua a leggere



Il pannolino di notte: una certezza
per i bimbi o per i genitori?

Togliere il pannolino di giorno è già un’avventura. C’è chi ci arriva prima, chi dopo. Ma in  genere quasi tutti i bambini tra i due e i tre anni riescono a liberarsi di quello scomodo ingombro tra le gambine e conquistare il fatidico water. Un trionfo.

Bisogna dotarsi di tanta pazienza e di un numero sufficiente di ricambi. Tenere duro per due settimane, tre al massimo. E il grosso è fatto.
Certo, poi ci sarà da gestire “lo strascico”. Bisognerà portarsi dietro sempre e in ogni circostanza la borsa con i ricambi. Per i nostri cuccioli qualsiasi posto e qualsiasi momento sarà quello giusto per farsi la pipì addosso. Ma sarà il meno opportuno per noi! Continua a leggere



Il latte materno cambia “ingredienti”
a seconda delle ore della poppata

Il latte materno, si sa, è il nutrimento migliore per i neonati. E avere la possibilità di allattare è una grande fortuna: per il rapporto madre-figlio che si crea, per il contatto, perché rafforza le difese immunitarie del piccolo, e per mille altre ragioni. E poi, diciamocelo, è anche una grande comodità. E’ come avere la pappa pronta sempre a disposizione. Basta la tetta e il bimbo è felice e soddisfatto.

Ma lo sapete perché? La risposta più immediata è: “Perché è sazio”.

Giusto. Ma anche perché il latte materno contiene ‘ingredienti’ diversi a seconda dell’ora della poppata. Continua a leggere



Siamo o no delle “eco-mamme”?

Dite la verità, quasi tutte voi, in attesa del primo bambino, avete dato un’occhiata a qualche sito sui pannolini lavabili.
Ma poi, quante hanno messo in pratica il buon proposito?

I vantaggi sarebbero molteplici:
– per il sederino del bambino (a contatto con il tessuto piuttosto che con la plastica)
– per il portafoglio (un risparmio di circa 800 € in tre anni)
– per l’ambiente (una tonnellata di rifiuti in meno per ogni bambino).

Continua a leggere il pezzo su “Mammeamilano”.



Siamo le mamme più vecchie d’Europa

Noi italiane abbiamo uno strano primato in Europa: siamo, come direbbe il mio ginecologo, le “primipere più attempate”. Insomma, per farla breve, siamo le mamme più vecchie del Vecchio Continente. In media, ci decidiamo a mettere al mondo il primo bambino alla veneranda età di 31,1 anni.

Ma consoliamoci, non siamo le uniche. Come noi anche le donne irlandesi e lussemburghesi. Sul fronte opposto della classifica, invece, ci sono le donne bulgare, che partoriscono il primo figlio a 26,8 anni, e le olandesi a 27,7 anni. Lo rivela l’Annuario statistico italiano 2010 dell’Istat.

Io nel mio piccolo ho contribuito ad alzare la media: primo bebè a 35 anni, il secondo a 37, ma confido nel detto: “Gallina vecchia fa buon brodo”.
Lo so, mi sto dando della “gallina” da sola! Ma fintanto che lo faccio io… me lo posso perdonare. :o) Continua a leggere



Un compleanno molto speciale

Qualche giorno fa siamo stati invitati da una coppia di amici a festeggiare il primo compleanno della loro figlioletta. Una bambina davvero speciale nata prematuramente alle 27esima settimana di gravidanza.

Quando è venuta alla luce era un piccolo e fragile esserino che superava a malapena il mezzo chilo di peso. Ma si vedeva già che era tenace. Ha lottato con tutte le sue forze per rimanere legata alla vita. E insieme a lei hanno lottato tenacemente anche i suoi genitori.

Mesi e mesi di sacrifici, di andirivieni dall’ospedale. Ore e ore passate ogni giorno a controllare l’incubatrice, i monitor, i battiti cardiaci. Con l’ansia e la speranza che a turno si facevano posto nel cuore. Continua a leggere



Negli asili è giusto mettere le telecamere?

Negli asili è giusto mettere le telecamere? O bisogna fidarsi del proprio istinto e dell’impressione che abbiamo avuto delle insegnanti?

Ne hanno discusso nel salotto di Federica Panicucci, a “Mattino 5”, Paolo Liguori (direttore del Tgcom), Samantha De Grenet, alcuni esperti come Massimiliano Frassi (presidente dell’Associazione Prometeo onlus ) e Maurizio Bossi (medico andrologo), e anche due delle mamme che hanno mandato i loro bambini all’asilo Cip e Ciop di Pistoia, il nido degli orrori.

Vi propongo tre video che riprendono i momenti salienti della discussione. Inutile dirvi che la maggior parte delle mamme ha detto di essere favorevole alle telecamere. Continua a leggere



In ufficio le neomamme sono più produttive

Le donne con figli sul posto di lavoro sono più produttive. Riescono a gestire situazioni difficili e complesse in minor tempo e reagiscono con più tenacia allo stress. Tutto questo per l’azienda si traduce in un aumento del rendimento del 20%. Il dato arriva da una ricerca svolta dalla Kelly Service.
Posso sembrare ripetitiva, visto che sull’argomento ho scritto già altri post, ma è un concetto che mi piace sottolineare: noi mamme abbiamo una marcia in più. Continua a leggere



La serata “sex and the city”

Qualche giorno fa sono andata a pranzo con due mie amiche, due splendide mamme. Ovviamente si parlava di ciò che combinano i nostri cuccioletti alla scuola materna, a casa, ecc. Insomma soliti, ma sempre divertenti discorsi tra “colleghe”. Ad un certo punto una di loro ci ha detto che in serata aveva un impegno con delle sue amiche. La serata libera “Sex and the city” (non per quello che Carrie Bradshaw and company combinano nella modaiola Manhattan del serial televisivo, ma perché era un’uscita per sole donne!)

L’ho guardata con occhi pieni di ammirazione. Cavolo, brava, lei ce l’ha fatta!

Una volta al mese si riuniscono e trascorrono una allegra e serena serata tra amiche. “E’ un modo per staccare la spina e ricaricarsi un po’, respirare aria diversa”. “Non è impossibile, basta organizzarsi un po’, mettere a letto i bambini e poi andare via. Non se ne accorgono neppure!” ci ha detto.

Mi sono complimentata di cuore con lei. A me mancano le forze pure per pensarci! Continua a leggere