Il momento dei pasti sembra fatta apposta per scatenare i capricci.
Ma è davvero colpa del cibo o dietro questa guerra si nasconde un problema diverso?
A questa domanda risponde la nostra psicologa amica, la dottoressa Francesca Santarelli:
“Molte ricerche psicodinamiche hanno dato come risposta l’ansia della mamma rispetto al cibo. Un’ansia che presuppone, la mancanza di fiducia dei genitori nei confronti della capacità del figlio di valutare la sua fame e la sua sete. Fin dall’allattamento, al seno al biberon, tra madre e figlio si stabilisce la relazione affettiva: l’offerta di cibo soddisfa nel bambino anche il bisogno di essere riconosciuto, amato e desiderato. Mangiare deve riempire prima il cuore -è fatto di sguardi, di voce, di contatto- è il segno della devozione della madre nei suoi confronti. Nel piatto c’è cibo per l’anima!
Ma ripercorriamo insieme le tappe più importanti della conoscenza del cibo. Continua a leggere