In casa? Facciamo aiutare dai bambini!

cameriereQuesto è un altro di quegli argomenti “evergreen”: l’ordine in casa.

La mia è una battaglia quotidiana.
Con tre maschi in casa, potete ben immaginare che quando abbasso la guardia è la disfatta: il disordine impera.
O meglio, impera quello che per me è il disordine. Secondo il loro punto di vista è la giusta collocazione delle cose.
Un esempio: scopiazzando il papà, anche i figli avevano preso la brutta abitudine di abbandonare le scarpe all’ingresso, quindi praticamente nel soggiorno.
“Mettete le scarpe a posto”. Ormai era diventato un mantra pomeridiano.
Mio marito: “Bisognerebbe mettere una piccola scarpiera proprio all’ingresso, così appena entriamo in casa togliamo le scarpe e mettiamo le ciabatte”
Io: “Scusami caro, e fino a che questa fantastica idea non si materializza io devo vedere tre paia di scarpe buttate lì?”
Esito: ogni tanto le mettono a posto e ogni tanto le lasciano all’ingresso!
La mia battaglia per l’ordine, quindi, è ancora più difficile perché oltre ad educare i figli devo tentare l’impresa ardua di mettere in riga anche il marito.
Ma come si può insegnare ai bambini, fin da piccoli, a collaborare?
Ce lo spiega la nostra Psicologa Amica: la dottoressa Francesca Santarelli.
Ecco cosa ci consiglia: Continua a leggere

Se tuo figlio chiede un fratellino

Oggi la Psicologa Amica, la dottoressa Francesca Santarelli, ci propone un tema particolare: “Se tuo figlio chiede un fratellino”.
Come ci dobbiamo comportare noi genitori? Cosa possiamo rispondere per non ferirli?
Sono sincera: Marco non mi ha mai chiesto un fratellino. Forse era troppo piccolo, forse non lo desiderava o non ne sentiva la necessità. Io con lui ho avuto esattamente il problema contrario, ossia quello della gelosia.

Ricordo, però, che da piccola, intorno ai sei anni, desideravo tanto avere un fratellino o una sorellina più piccola. Un fratellone più grande lo avevo già, ma era troppo grande, non giocava con me. Ne volevo uno piccolo con cui condividere giochi e tempo. Mia madre mi concesse un gatto!

Per non sbagliare, però, forse sarebbe meglio seguire i consigli della dottoressa Santarelli:

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